PREMESSA
Valerio Zanone
Il sette settembre 1706 la storia d'Europa passò per i campi fra la Stura e la Dora. La liberazione di Torino segnò, con la svolta nella guerra di successione spagnola, un punto fermo nel disegno delle potenze europee.
L'invasione delle armate francesi aveva ridotto il ducato sabaudo allo stremo. Ma quel giorno l'attacco portato dal principe Eugenio sul terreno lasciato sguarnito da La Feuillade; la manovra della cavalleria guidata da Vittorio Amedeo; infine la sortita della guarnigione urbana comandata da Von Daun, sbaragliarono in poche ore gli assedianti.
Negli studi sull'assedio raccolti dal Centro di Studi Piemontesi 1 si legge che qualche giorno prima il duca d'Orléans aveva chiesto a Luigi XIV di poter levare l'assedio per affrontare i prìncipi sabaudi in campo aperto. Ma l'autorizzazione, firmata il 6 settembre dal Re, arrivò soltanto il 13, quando d'Orléans era ormai in fuga verso la Francia.
Rovesciate le sorti della guerra si apriva per la sovranità sabauda la scalata alla corona regia. Con il Trattato di Utrecht Vittorio Amedeo avrebbe ottenuto il titolo di Re di Sicilia, rispondente agli interessi inglesi dell'equilibrio mediterraneo più che ai disegni del duca. Per suo conto Vittorio Amedeo avrebbe di gran lunga preferito alla Sicilia la Lombardia, che aveva sperato di conquistare negoziando in segreto l'inversione di alleanza. Viceversa la spartizione fra i vincitori della guerra avrebbe posto le basi della dominazione asburgica in Italia, e del conflitto che un secolo dopo sarebbe esploso nelle guerre di indipendenza.
Nel terzo centenario della battaglia, i17 settembre 2006, quella pagina di storia europea è stata rievocata dall'Accademia delle Scienze di Torino presieduta da Pietro Rossi e dalla Fondazione Filippo Burzio, nella splendida Sala dei Mappamondi dell'Accademia.
La storia del Settecento piemontese dispone di uno specialista anche in California, e dunque gli atti del convegno ora pubblicati si aprono con la relazione di Geoffrey Symcox. La relazione esplora il contesto internazionale del successo militare e diplomatico di Vittorio Amedeo, quantificando anche le sovvenzioni finanziarie soprattutto inglesi che sostennero il pericolante governo del duca: è da notare, come si vedrà appresso dalla relazione di Walter Barberis, che tutte le risorse del Piemonte erano state consumate dalle spese militari, arrivate alla fine della guerra al 57,7 per cento del bilancio dello Stato.
La relazione di apertura di Symcox si chiude con l'incoronazione in Sicilia, dove Vittorio Amedeo ed il suo seguito erano approdati grazie nuovamente all'aiuto inglese. Il contesto internazionale è ripreso in chiusura del convegno con la relazione di Paola Bianchi che inizia richiamando la classica indagine di Luigi Einaudi sulla finanza sabauda nella guerra di successione spagnola, e ripercorre poi la cronistoria dell'assedio e della battaglia inquadrandola nelle tecniche militari del tempo.
Al centro del convegno sono collocate le relazioni di Giuseppe Ricuperati, Piero Del Negro e Walter Barberis, rispettivamente dedicate ai tre protagonisti della vittoria: Vittorio Amedeo II, Eugenio di Savoia e la città di Torino.
[..] |
INDICE
Programma del Convegno
VALERIO ZANONE
Premessa
GEOFFREY SYMCOX
From the battle of Turin to the throne of Sicily: an international perspective
GIUSEPPE RICUPERATI
Vittorio Amedeo II e la costruzione dello Stato sabaudo settecentesco: storia e storiografia
PIERO DEL NEGRO
Eugenio di Savoia: la fortuna italiana
del principe tra Sei e Settecento
WALTER BARBER'S
Torino 1706. I meccanismi della solidarietà
PAOLA BIANCHI
Riflessioni sul significato internazionale
dell'assedio del 1706
Indice dei nomi |

Fondazione "Filippo Burzio"
1706 L'ASCESA DEL PIEMONTE VERSO IL REGNO
editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2007
pagine 120
formato 15x21
brossura con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
10.00 €
10.00 €
ISBN : 978-88-8262-110-0
EAN : 9788882621100
|
|