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| 70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE |
| Vol. I - MARZO 1943 ORE 10 Gli scioperi del marzo 1943, che costituiscono l'episodio più grandioso e significativo della lotta antifascista, hanno una grande importanza nella storia del nostro Paese non solo per la loro ampiezza e per le forme avanzate di lotta che li caratterizzarono, ma anche per le ripercussioni e gli effetti decisivi che produssero nella vita politica italiana. A ragione questi scioperi furono e sono considerati come uno dei fattori determinanti della crisi del 25 luglio. Gli italiani che in quei giorni drammatici non erano a Torino e a Milano ne ebbero un'eco sbiadita e lontana: la stampa ufficiale dell'epoca non ne fece parola. Umberto Massola, che degli scioperi del marzo fu l'animatore e l'organizzatore, ci fa rivivere in queste pagine le vicende drammatiche di quei giorni dandocene la cronaca particolareggiata e precisa. INDICE Prefazione di Claudio Dellavalle Prefazione di Luigi Longo Le conseguenze della politica fascista L'intensificarsi della lotta antifascista L'organizzazione dell'unità antifascista Attività e sviluppo del Partito Comunista Marzo 1943: ore 10 Gli scioperi si estendono La funzione degli scioperi nel crollo del fascismo Vol. II - IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO A ventitrè anni Italo Calvino sa già che per raccontare non è necessario «creare i personaggi», bensì trasformare i fatti in parole. Lo sa in un modo quasi allegro, scanzonato, monellesco. A lui le parole non fanno paura ma nemmeno gli fanno girare la testa: fin che hanno un senso, fin che servono a qualcosa le dice, le snocciola, le butta magari, come si buttano i rami sul fuoco, ma lo scopo è la fiamma, il calore, la pentola (...) Calvino è nato al raccontare in mezzo alla guerra civile. Questi i suoi fatti, le cose di cui fa parole. Se diciamo che questo Sentiero dei nidi di ragno (Einaudi, 1947), bocciato al concorso Mondadori e vincitore di quello di Riccione, è il più bel racconto che abbiamo sinora sull'esperienza partigiana, nessuno sarà troppo commosso. Non ce ne sono stati altri. (dalla postfazione di Cesare Pavese) INDICE Presentazione Cronologia Bibliografia essenziale IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO Postfazione di Cesare Pavese Vol. III - STORIA DELLA RESISTENZA IN ITALIA Tra l'autunno del '43 e la primavera del '45 un'avventura lunga soltanto venti mesi cambia per sempre il destino del nostro Paese. Dall'armistizio dell'8 settembre 1943, allo sviluppo delle prime bande armate, alla crisi dell'inverno 1944-45, all'insurrezione finale: in questo libro, chiaro ed essenziale, Santo Peli ci offre una sintesi accurata della Resistenza che spiega e distingue le varie fasi del processo di formazione della lotta partigiana contro il regime fascista, senza però dimenticare il contesto nazionale e internazionale, politico e sociale, nel quale si è combattuta la piú feroce guerra italiana. Un saggio obiettivo e necessario in cui si alternano luci e ombre, grandezza e limiti, unicità e contraddizioni di urto dei momenti decisivi della nostra storia. INDICE I confini del discorso I fase: le origini (dall'8 settembre alla fine del '43) 1. La dissoluzione dell'esercito 2. I militari e le prime bande 3. Resistenza politica 3.1. I partiti politici 3.2. I Comitati di liberazione nazionale II fase: gennaio-giugno 1944 1. L'andamento delle operazioni belliche 2. Tentativi di sradicare le bande 3. Classe operaia e sciopero generale (I°-8 marzo 1944) 4. Rsi: politica sociale e bandi 5. Lo sviluppo delle bande partigiane 6. Dalla svolta di Salerno al Comando generale del Corpo volontari della libertà III fase: giugno-agosto 1944 1. Espansione e nuove strutture della Resistenza 2. Zone libere e repubbliche partigiane IV fase: i grandi rastrellamenti e la crisi (autunno-inverno 1944) 1. I rastrellamenti agosto-dicembre 1944 2. La crisi 3. La prima missione al Sud V fase: l'insurrezione [..] |
CONTENUTI Umberto Massola MARZO 1943 ORE 10 Italo Calvino IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO Santo Peli STORIA DELLA RESISTENZA IN ITALIA in omaggio: CD CANTI PARTIGIANI interpretati dalle Primule Rosse DVD GIORNI DI FURORE a cura dell'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza PER CONOSCERE LA STORIA Nel 70° Anniversario della Liberazione (1943-1945/2013-2015) il Coordinamento delle Associazioni della Resistenza del Piemonte ha promosso unitariamente una serie di iniziative per celebrare, nel ricordo dei Caduti, la ricorrenza e per fare rivivere, senza toni reducistici, la storia della Guerra Partigiana, condotta nei confronti del regime fascista e dei nazisti, per restituire all'Italia la Libertà e la Democrazia. Questo cofanetto, contenente tre importanti libri relativi a quel periodo storico, un film-documentario e una raccolta di canti partigiani, è dedicato in modo particolare alle giovani generazioni che non hanno vissuto quegli anni. Vuole essere uno strumento per l'arricchimento della conoscenza, per meglio capire ciò che realmente è accaduto e per respingere, nello spirito della nostra Costituzione, ogni forma di insorgenza nazifascista. Quest'opera sarà inviata gratuitamente a tutte le biblioteche degli Istituti scolastici del Piemonte che ne fararanno richiesta. CD CANTI PARTIGIANI 01. I ribelli della montagna 02. Il bersagliere ha cento penne 03. la bagoglieide 04. Pietà l'è morta 05. Oltre il ponte 06. Bella ciao DVD Il film è una storia della Resistenza italiana, con riferimenti a quella di altri paesi europei. Le principali tappe della Lotta di liberazione e le sue premesse storiche sono illustrate con immagini cinematografiche d'epoca. La versione originale fu pensata e sceneggiata in occasione del ventennale della Resistenza da due partigiani, Isacco Nahoum ("Milan") e Gianni Dolino, e il commento predisposto dallo scrittore Italo Calvino e dallo storico Paolo Spriano. Il suo carattere di sintesi di facile accesso, ma completa e rigorosa, e la ricchezza di documenti visivi inducono a riproporre il film oggi, a cinquant'anni dalla sua realizzazione, con la piena convinzione che possa ancora rivelarsi molto utile. L'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza ha restaurato il film e, senza toccarne la struttura, ha preparato questa versione ridotta, intervenendo con il solo scopo di avvicinare alla sensibilità odierna quello che è ormai un classico della documentaristica sulla Resistenza. |
 
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