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ADELAIDE RISTORI
La marchesa del Grillo, un'attrice del Risorgimento
Partendo da umili origini, la vita
di Adelaide Ristori si snoda attraverso il teatro dell'Ottocento fino a giungere ai maggiori successi in Italia e all'estero.
A questa intensa attività teatrale, che ebbe inizio con la scrittura presso la Reale Compagnia Sarda e si
concluse con le recite fiorentine e torinesi al Teatro Cangnano. si aggiunse la conoscenza dei maggiori uomini del nostro Risorgimento: l'attrice ebbe buoni rapporti con Cavour, che la stimò come rappresentante di italianità, con Garibaldi, cui fece giungere sussidi in denaro, e con lo stesso Vittorio Emanuele II. Nata in una modesta famiglia di teatranti, divenuta, non senza contrasti e disavventure, la marchesa Capranica del Grillo, portò la propria arte in ogni paese: in Inghilterra, ove osò affrontare il teatro di Shakespeare in lingua originale, in Francia - celebre. a Parigi, il suo confronto con la Rachel - nelle Americhe, da cui riportò delle curiose annotazioni, e fino in Australia, allora un continente sconosciuto, o quasi. Ovunque portò la propria signorilità e la propria arte, ebbe rapporti di lavoro e d'amicizia con i maggiori attori, dal Rossi al Salvini, dal grande Gustavo Modena fino a Laura Bon e alla giovane Eleonora Duse, su cui i giudizi dell'attrice furono prudenti e discreti.
Soprattutto da queste scorrevoli pagine, scritte con lieve garbo e dense di affascinanti risvolti, traspare la recitazione dell'attrice che, rifuggendo dagli aspetti enfatici e declamatori, da un gestire drammatico e d'effetto, fu una recitazione partecipe, ma controllata, frutto di intensi studi e di una costante padronanza delle scene. Un'ultima annotazione: Adelaide Ristori seppe rivendicare i diritti delle donne nell'attività teatrale, non esitò a richiedere, lei che avrebbe potuto trarsi indietro una volta raggiunta la celebrità, nuove norme e regole a favore delle attrici e fu abilissima nel contrattarle con i vari capocomici.
I GUITTI

Nel secolo scorso il termine "guittalemme" era usato con ironia e commiserazione per denominare il paese immaginario da cui provenivano i guitti. Quei poveri comici, girovaghi, battevano i teatri delle città minori e, a volte, si accontentavano di esibirsi nei cortili o nelle piazze concesse da istituzioni o da privati, in cambio di poche monetine offerte da un modesto pubblico. Erano gli eredi minori dei Comici dell'Arte, quelli che avevano avuto meno fortuna, o meno talento e iniziativa, per arrivare a recitare nei teatri di città importanti, o nei teatri di Corte di principi, di duchi e vescovi che costellavano, ancora agli inizi dell'800, l'Italia e l'Europa. Le Compagnie italiane dell'Arte, nei secoli XVII e XVIII, avevano percorso i paesi europei facendo conoscere dappertutto questa espressione artistica, estrema fiamma della civiltà del Rinascimento.
La Commedia dell'Arte era nata nella seconda metà del '500, ma, all'inizio dell'800, la situazione del teatro italiano era tutt'altro che rosea, le compagnie dei comici trascorrevano anni di vita grama e miserabile. Giravano l'Italia con carri a panche su cui salivano donne e bambini, gli uomini andavano a piedi, i pochi bagagli seguivano su un altro misero carretto. I guadagni, minimi, non sempre davano la possibilità di sfamarsi. Da qualche parte i comici avevano una casa, vi tornavano nei mesi in cui i teatri erano chiusi, durante la Quaresima o nei mesi invernali, quando non si recitava all'aperto: in queste soste, si dedicavano a studiare, organizzare le tournées, fare progetti e istruire i più giovani. Per fare ciò occorreva saper leggere e scrivere. Insomma, quei poveri girovaghi non erano del tutto ignoranti e si distinguevano in mezzo ad una società costituita in gran parte da analfabeti o semianalfabeti. Formavano un mondo dal quale era difficile uscire, del resto sarebbe stato arduo farsi largo al di fuori di esso, esistendo ancora forti pregiudizi per la gente di teatro: chi nasceva in una famiglia di attori non concepiva e in fondo non desiderava altro che seguire la carriera di attore. Quanto agli alloggi, si può immaginare quali fossero, in quali povere locande quei guitti dovessero alloggiare.
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INDICE


I guitti

Una giovanissima "Maria Stuarda"

La Marchesa del Grillo

La Ristori e il Risorgimento

New York New York

Adelaide e Eleonora Duse

Bibliografia




Mirella Cassisa - Liliana Naldini

ADELAIDE RISTORI

editore ALZANI
edizione 2000
pagine 136
formato 17x24
brossura con alette
tempo medio evasione ordine
3 giorni

14.50 €
9.90 €

ISBN : 88-8170-137-5
EAN :

 
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