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APPELLO MORTALE
Sfida dal passato
Ugo e Andrea, un insegnante di matematica e un disoccupato cronico, sono due personaggi per nulla simili ma accomunati da una forte amicizia iniziata tra i banchi di scuola. A causa di un tragico destino devono trasformarsi in due investigatori "per caso” quando scoprono che la loro classe pare vittima di un'oscura maledizione, di un gioco ad eliminazione condotto da una sopraffina mente criminosa.
Per risolvere l'enigma dovranno però confrontarsi con drammatici frammenti del loro passato che pensavano di aver rimosso e che riemergono con rinnovato vigore.
Spetta a loro il compito di fermare un calcolo diabolico e risolvere il mistero prima che avvenga la totale estinzione dei sopravvissuti all'appello mortale.

13/11/2007 ORE 3,00

"HANNO UCCISO GIOVANNI!".
Quella frase terribile mi buttò, in piena notte, giù dal letto.
"Giovanni chi? E poi tu chi accidenti saresti?". "Scusa Andrea ma ho dovuto chiamarti subito, appena ho saputo la notizia".
Dopo quel secondo intervento iniziai, molto lentamente, a collegare le parole che sentivo al volto di quel molestatore.
"Ugo?".
"Si, sono io. Non dirmi che non mi hai riconosciuto?".
"Certo, ma non pensavo fossi così deficiente da chiamarmi alle tre di notte per parlarmi di... chi?".
"Della morte di Giovanni Corsi, non ti dice niente
questo nome?".
"Allora non ci siamo capiti: è notte fonda, domani mi devo alzare alle sette per andare a lavorare. Mi attende una classe di venti disperati pronti ad approfittare di ogni mio calo di attenzione e tu mi rompi i coglioni con la storia di questo Giovanni Corsi".
Strinsi tra le braccia il cuscino per attenuare la dirompente rabbia che stava prendendo in ostaggio ogni centimetro del mio corpo.
"Hai ragione ma è morto Giovanni. Sono sconvolto".
Erano trascorsi ormai un paio di minuti da quel brusco risveglio e il mio sistema nervoso stava cominciando a mettersi in moto. Anche quel Giovanni Corsi iniziava ad assumere dolorose sembianze umane.
"Ma Giovanni Corsi il nostro compagno di classe? Il figlio dell'orefice di corso Galileo?".
"Bingo. Proprio lui. Ce ne hai messo di tempo per capire!".
Ugo era così: incapace di rendersi conto della gravità del suo comportamento, sempre rinchiuso nel suo inaccessibile mondo sin dai tempi della scuola. Lo sapevo ma ogni tanto non riuscivo a non arrabbiarmi per quelle sue uscite spesso fuori luogo.
"Sei ancora lì, Andrea?".
"No, sono a fare acquisiti in via Garibaldi".
"Scusa, ma non mi sembra sia accaduto davvero!".
Non riuscivo a condividere la tensione emotiva che traspariva dalla voce sismica di Ugo forse perché non avevo ancora sconfitto il sonno, o, più probabilmente, perché Giovanni Corsi rappresentava per me la somma di alcuni ricordi sbiaditi: una corporatura esile, un paio di occhiali neri, le solite scarpe da ginnastica ed una difficoltà cronica in matematica. Poteva apparire incredibile ma riuscivo a ricordare il rendimento di tutti i miei compagni delle medie in quella materia. Si trattava certamente di una specie di deformazione professionale di un ex alunno diventato insegnante proprio in quella disciplina.
"Mi spiace Ugo, davvero. Ma quando è accaduto?". "Ieri sera. Gli hanno sparato due colpi in testa. Si è trattato di una vera e propria esecuzione".
"Ma per strada?".

[..]





Rocco Ballacchino

APPELLO MORTALE

editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2010
pagine 192
formato 11x17
brossura
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

7.00 €
7.00 €

ISBN : 978-88-88552-66-8
EAN : 9788888552668

 
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