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ASTI AI TEMPI DELLA RIVOLUZIONE E DELL'IMPERO
Cronaca e Storia
Poiché del Cielo oscurano le stelle,
Non lumi son, ma fiaccole incendiarie
Agitate da critica ribelle.
G. MORESCO, poeta arcade, anno 1779


Il movimento illuministico si svolse nel giro di un secolo, fra due rivoluzioni: trovò infatti la sua culla in Inghilterra durante la rivoluzione del 1688, ed ebbe sanguinoso suggello nella rivoluzione francese del 1789.
Gli Illuministi francesi — che ai motivi culturali d'oltre Manica diedero un impeto più scapigliato e più violento — si proposero programmaticamente di emancipare gli spiriti dal peso del passato e di fugare l'oscurantismo medioevale con abbondanza di luci razionali e sperimentali.
Essi erano ingenuamente convinti di possedere il bandolo per dipanare la matassa della verità e per aggirarsi nel labirinto della realtà, solo perchè le grandi scoperte della fisica rinnovata stavano smantellando sotto i loro occhi la plurisecolare impalcatura della cosmologia aristotelica.
Essi, pur vagando senza bussola in un mare di idee contraddittorie e pur combattendosi con irose polemiche personali, erano in maggioranza concordi su numerosi capisaldi: fede dogmatica nella validità della ragione; fiducia ottimistica nel progresso umano; risoluto ostracismo dei valori tradizionali; in campo religioso, lotta implacabile contro la Chiesa, ritenuta rifugio dei residui del passato; in campo sociale, denunzia dell'ordinamento fondato sul principio della disuguaglianza essenziale fra gli uomini; in campo economico, libero corso alle leggi della natura (fisiocrazia), perchè le fonti della ricchezza sono nella natura; in campo morale, piena autonomia della coscienza, perchè l'uomo deve egoisticamente godere, in obbedienza a richiamo ineluttabile.
Questi e altri principi vecchi e nuovi, teorici e pratici, ricevevano fomento dagli scandali della corte, dalle sregolatezze della nobiltà e dagli spiriti secolareschi del clero che nei seminari riceveva istruzione ed educazione inadeguate.
Commisti a negazioni trucolente, a irrisioni beffarde e a incitamenti sovvertitori, essi vennero gettati in circolazione per tutte le vie e con tutti i mezzi: nelle scuole, nei teatri, nei salotti, nelle taverne, con discorsi che incendiavano e non illuminavano; con almanacchi di venditori ambulanti, con libelli scritti usando l'inchiostro dell'ironia, con libri dettati dalla lotta di classe e impregnati da fermenti di ribellione, e specialmente con quella formidabile macchina di guerra che fu l'Enciclopedia, la quale, benchè proibita dopo la pubblicazione del secondo volume con decreto del 9 febbraio 1752, continuò a essere stampata, protetta com'era dalla Pompadour e dal ministro Choiseul.
Sta però il fatto che la Rivoluzione francese, preparata negli spiriti dall'élite intellettuale illuminista, trasse origine, come tutte le rivoluzioni, da un urto tra le condizioni imposte dalle legislazioni vigenti e le aspirazioni universali, e che le sue cause più determinanti ebbero carattere politico, sociale ed economico. È sotto questo triplice aspetto che i risultati conseguiti, prescindendo dai mezzi esecrati per i molti errori e per i troppi orrori, furono altamente benefici [..]
INDICE DEI CAPITOLI

Cap. I - LA FRANCIA E IL PIEMONTE NEL SECOLO DEI LUMI
I capisaldi dell'Illuminismo - L'assolutismo illuminato - Danze sopra un vulcano - Nobiltà, clero e terzo stato - Assurdi feudali - Contrasti sociali in Francia - L'italia e il Piemonte nel 1789 - La corte di Torino - Il popolo, l'esercito, la scuola, l'amministrazione della giustizia - Trattamento iniquo degli Ebrei e dei falliti - Industria, commercio e agricoltura - Lavoratori famelici - Emigrazione di cittadini illustri - Giudizio del Baretti

Cap. II - ASTI ALLA VIGILIA DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE
La popolazione - Le Autorità provinciali - Il Sindaco e i Consiglieri - Le scuole - Anche una scuola di chirurgia - Il Vescovo e il Clero - Monasteri e Conventi - Opere Pie - La tabelle degli Officiali benefici - La religiosità - Le industrie - Sfruttamento del lavoro - Miseria e prostituzione - Condanne spietate - Teatro, ballo fuochi, palio, corsa degli asini, gioco dell'archibugio e del pallone elastico

Cap. III - L'ARMATA FRANCESE PREME AI CONFINI
Pseudoprofezia avverata - Abbattimento della Bastiglia e sue ripercussioni - Passano personalità d'alto bordo - Sostano profughi della turba anonima - Asti ospitale - La guerra sulle Alpi - Psicosi di panico - L'argento delle Chiese alla zecca - La campagna del '93 - Epidemia di tifo fra i prigionieri francesi - Adunanza di medici Consulto di tre dottori torinesi - Torbidi popolari - Ritocchi al
volto della Città - Tentativo di illuminazione pubblica

Cap. IV - ARRIVANO I DRAGONI DI NAPOLEONE
Sinistri auspici - Inondazione del Borbore Infestazione di bruchi - Requisizione di oro, argento e campane - Brigantaggio - Sostano truppe austriache - Armamento generale - Astigiani cospiratori - La campagna del '95-6 - Contro il gen. De Vins - Concause di miseria - Il Prete del Vescovo - Moria di soldati austriaci - Bastonate e vergate - Napoleone! - L'armistizio di Cherasco - Arrivano i soldati francesi - Muore Vittorio Amedeo III

Cap. V - LA RIVOLUZIONE DI ASTI: LUGLIO 1797
Carlo Emanuele IV - Turbolenze - Come ai tempi del manzoniano Ferrer - Invasione del Municipio e del Castello - Decreti dell' Amministrazione - Falso allarme - Iniziative disgustose - Sedute tempestose - Il terrore Prestito forzato - Clero obbligato alle armi - Ventilato arresto di nobili - Armi gentilizie abbattute - Proclamazione della Repubblica - Lettere di fratellanza - Deputazioni a Milano e a Genova - Sintomi di reazione - Il marchese di Frinco - Caduta della repubblica - Fucilazione dei protagonisti

Cap. VI - DURANTE L'EFFIMERA REPUBBLICA PIEMONTESE
Predominio francese - Beni ecclesiastici all'asta - Il Corpo degli emigrati - Il re in esilio visitato dall'Alfieri - Il Governo Provvisorio - La nuova Municipalità - Il gen. Colli muta bandiera L'albero della Libertà - I paesani in armi - Arresti - Campane infrante - Il plebiscito per l'annessione alla Francia - Spogliazioni e contribuzioni - La seconda calata di paesani - L'orrenda carneficina - Guerriglia - Arrivano i cosacchi - Predominio austriaco -
Peggio di prima! - Arbitrii, arresti, fame

Cap. VII - IN BALIA' DEI FRANCESI
La vittoria di Marengo - Il ritorno dei Francesi - Impostazioni e precettazioni - Nazionalizzazione di beni ecclesiastici - Volantini satirici - Turbolenze a Moncalvo, Cuneo, Castagnole L. e Costigliole - Il trattato di Luneville - Riforme nell'amministrazione Nessuna riforma sociale - Prepotenze di repubblicani e reazioni di monarchici - Aristocrazia e Clero - Soppressione di Conventi Conseguenze in campo assistenziale - Il Vescovo rifiuta 900 giornate di terreno

Cap. VIII - PASSANO PAPA IMPERATORE E IMPERATRICE
Nuove strutture amministrative - Asti capoluogo del Dipartimento del Tanaro - Il primo prefetto - Prefetti, sindaci, consiglieri L'assemblea primaria - I trenta elettori più imposti - Il censimento del 1804 - La popolazione dei singoli comuni - Il collegio delle scuole - Suo regolamento - L'amministrazione della giustizia - Il trattamento dei carcerati - Pio VII passa e ripassa per Asti - L'incoronazione - Napoleone e Giuseppina sostano nel palazzo Mazzetti

Cap. IX - PROGRESSI E REGRESSI
Coscritti e disertori - Encomio ai combattenti del Dipartimento - Nessun progresso nell'industria - Migliorie alla viabilità - Fallimenti e svendite - Ricoveri per la mendicità - Ripassa Napoleone - Il brigantaggio - Majno della Spinetta - Furti sacrileghi - Illuminazione - Pastificio modello - Bagni pubblici - Un liquorista e uno stampatore - Il governatore principe Borghese

Cap. X - LA DIOCESI IN SUBBUGLIO
Ingerenze napoleoniche - Ingrandimento della Diocesi - Radiato S. Gregorio VII e inventato S. Napoleone - Il catechismo dell'imperatore - Muore il Vescovo - La Diocesi affidata all'abate francese Dejean - Passa il Papa deportato a Savona - Aspre controversie col Capitolo e col vicario capitolare Dani - Passano cardinali, vescovi e sacerdoti deportati - Deportazione a Fenestrelle del Dani e di tre canonici - L'antipatia di Napoleone per Asti - Favorevole al Dejean il lodo dell'arcivescovo - Dejean canta vittoria, ma invano attende le sacre infule

Cap. XI - LA CATASTROFE NAPOLEONICA
Feste per il neonato re di Roma - Regime di sottoalimentazione - Zucchero con more, uve, castagne e betterave - Distribuzione di minestre e depositi di mendicità - Decreti irritanti - Passa Pio VII deportato a Fontainbleau - La catastrofe alla Beresina - Nuove costrizioni ed esazioni - Si utilizzano gli stracci - Mobilitazione di sarti e di bovari - Asti centro ospedaliero - Convogli di feriti -
Napoleono all' Elba - Fine del regno d'Italia

Cap. XII - LA RESTAURAZIONE
Partono i francesi e arrivano gli austriaci - Soperchierie e vandalismi - Ritorna re Vittorio - Parte l'abate Dejean e arriva il vicario Dani - Alto elogio dei Vescovi da parte della Civica Amministrazione - Sospetti sui reduci - Decreti per la toponomastica e per la lingua italiana - La storia non è stata maestra - Ritorno alle buone usanze e ai codini - Insofferenze - Napoleone evade dall'isola d'Elba - I cento giorni - Waterloo - Emozioni e commenti in Asti - Per due volte in un mese passa da Asti Pio VII - Passa la Famiglia reale

Cap. XIII - RITORNO AL PASSATO
Un Astigiano al congresso di Vienna - Passano milizie rapaci - Le pannocchie, cibo prelibato - Emende e fucilazioni - Guarnigione militare - Meschino indirizzo governativo - Stile reazionario - Il regolamento dell'Ospedale - Per i militari infermi - Tentatio Dei - Cerimonie per i governatori e i comandanti della Città - Gli antesignani della Costituzione - Accenno ai moti del 21 - Ei fu!

Cap. XIV - I PIÙ ILLUSTRI ASTIGIANI DEL SECOLO XVIII
V. Alfieri, B. Alfieri, G. B. Aliberti, Asinari di S. Marzano, P. G. Boatteri, G. M. Bonzanígo, N. Brovardi, G. Camisola, F. Castelli, G. B. De Rolandis, G. F. Gardini, G. A. Giobert, S. C. Goltieri, S. Grassi, S. G. Incisa, G. B. Lovizzolo, G. A. Molina, G. Monticone, F. Morelli, G. B. Polledro, G. F. Ramelli, Amico, Auna, Cavalieri, Cavallo, Cocchis, De Canis, Gambini, Graziani, Lessona, Pittarelli, Provenzale, Porta, Roero, Riccio, Cirio, Forno, Anastasio, Schiara, Morone, Reggio, Laneri, Mezzera, Razeri, Barovero, Radicati, Donato, Cacherano, Carlevaris, Sotteri, Tessiero, Tadini, Incisa, Radicati, Alleri, Cauda, Gianduia

Cap. XV - TOCCHI E RITOCCHI SUL VOLTO DELLA CITTA
Prolungamento della Cattedrale - Le nuove parrocchiali di S. Martino, S. Caterina e S. Paolo - Le confraternite di S. Rocco, S. Michele e SS. Trinità - Abbellimenti per travaso - Palazzi restaurati da B. Alfieri - Il nuovo Seminario - Torri demolite o mozzate Porte abbattute - Nasce Piazza Alfieri - Il Cimitero sui bastioni Nuove sedi per l'Ospedale, l'Orfanotrofio e i macelli riuniti Il teatro di S. Bernardino - La viabilità - Strade e ponti - Le abitazioni - Superstite casa colonica ai Becchi - Napoleone e Don Bosco




Alfredo Bianco

ASTI AI TEMPI DELLA RIVOLUZIONE E DELL'IMPERO

editore CASSA DI RISPARMIO DI ASTI
edizione 1964
pagine 448
formato 24x34
rilegato con sovracoperta a colori - vintage
tempo medio evasione ordine
a richiesta

30.00 €
24.90 €

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