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IL CANAVESE ALL'OMBRA DELLA SERRA
Tra via Francigena e strada del vino
Se, come sosteneva Giuseppe Maria Musso, profondo conoscitore del Canavese e amante di questa terra, "Scoprire una regione significa ricrearla", noi abbiamo ricreato, scoprendolo, un angolo talora sconosciuto di una terra bellissima. Per realizzare questo primo Quaderno del Territorio, che la Provincia di Torino ha voluto dedicare al "Canavese all'ombra della Serra", abbiamo scorso in tutta la sua lunghezza quella morena che non ha uguali in tutta Europa - lunga venticinque chilometri e larga in certi punti più di sette - sulla quale da tempo immemorabile sono sorti villaggi che nel tempo sono cresciuti acquistando dimensione e popolarità.
Come gli antichi pellegrini provenienti dal nord Europa, che si avviavano lungo la Via Francigena verso i luoghi santi del cristianesimo, il nostro viaggio inizia a Carema, in mezzo ai suoi inconfondibili vigneti, poi passa a Settimo Vittone, "riviera del Canavese" per il suo clima mite, e giunge a Borgofranco d'Ivrea, paese ricco di storia di cui sono noti i celebri Balmetti e i carnevali.
La strada sale quindi lungo i crinali della Serra per una prima sosta a Nomaglio, piccolo centro conosciuto soprattutto per il suo bel mulino e, salendo ancora, giunge ad Andrate, "balcone del Canavese" e nido di falco sullo sperone del Mombarone.
Riscendendo a valle, il viaggio porta a Montalto Dora, all'ombra di uno dei più spettacolari castelli della terra canavesana, e di qui a Cascinette e al piccolo lago di Campagna. Poco più in alto Chiaverano, con la sua ricca storia e la splendida chiesetta di Santo Stefano. Ancora un tuffo in discesa ed eccoci a Burolo, ormai quasi legata a Bollengo dagli sviluppi che entrambi i paesi hanno conosciuto negli anni recenti.
La lunga passeggiata volge al termine, ed ecco Palazzo e Piverone, anch'essi legati dalla storia e fisicamente coerenti: sostando in mezzo a una vigna, ci si potrà riposare ammirando il panorama del vicino lago di Viverone, massime se il viaggio si concludesse in periodo autunnale, quando i toni dei colori variano dai bruni ai rossi, dai gialli all'ocra, perché - come scrisse Libero Bigiaretti - è in autunno che si può capire l'anima della nostra regione, così complessa e chiusa, e intenderne lo spirito grave e solenne.

Al Canavese - terra d'incanti per dirla come Giuseppe Giacosa - è dedicato questo primo "quaderno del territorio della provincia di Torino". Un progetto ambizioso, che rispecchia gli indirizzi del "piano strategico del Canavese" cui abbiamo lavorato negli ultimi due anni, con l'obiettivo di proiettare questa terra e la sua economia in ambito nazionale e internazionale.
Per quanto riguarda il turismo, c'è ancora una polverizzazione delle promozioni sul territorio, mentre il patrimonio - in termini museali e ambientali - è decisamente consistente. Per questo, le tre Aziende turistiche locali (una per la città di Torino e la cintura, la seconda per le montagne olimpiche e la terza per il Canavese e Valli di Lanzo) sono state fuse in un unico soggetto destinato a occuparsi dell'intero territorio, dalle regge sabaude alle passeggiate in montagna, dai laghi ai musei. Anche in questo, mi piace vedere un richiamo alla storia del Canavese, al motto Tucc un, tutti uno, tutti uniti, nato dal Tuchinaggio, la famosa ribellione avviata nel 1386 da popolani e contadini canavesani contro l'oppressione nobiliare, nella consapevolezza che, con l'unione e una certa organizzazione, fosse possibile ottenere vantaggi per tutti.
Quello che era valido nella prima metà del XIV secolo lo è ancora in quest'alba del terzo Millennio: unendoci, infatti si diventa più forti e sarà più facile presentare un'offerta articolata che attiri più turisti in queste valli dal passato glorioso, ma non sempre adeguate ai tempi moderni.
E' stata una decisione importante, forte, che apre la strada a una nuova stagione.

Antonio Saitta
Presidente della Provincia di Torino
INDICE

Prefazioni

Filosofia della collana

Dall'origine ai giorni nostri

La Via Francigena

Viaggio per immagini nel Canavese all'ombra della Serra

I dodici paesi all'ombra della Serra

Carema

Settimo Vittone

Borgofranco d'Ivrea

Nomaglio

Andrate

Montalto Dora

Chiaverano

Cascinette

Burolo

Bollengo

Palazzo

Piverone

Passeggiando intorno all'acqua

Sulle strade del vino

I personaggi che hanno fatto la storia

Bibliografia




Rolando Argentero - Enrico Formica - Michele Basanese

IL CANAVESE ALL'OMBRA DELLA SERRA

editore HEVER EDIZIONI
edizione 2007
pagine 184
formato 24x30
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

25.00 €
25.00 €

ISBN : 88-900931-6-1
EAN : 9788890093166

 
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