PREMESSA
Non sarà inutile ricordare la genesi della giornata di studi di cui
questo volume pubblica gli atti.
Nel quadro delle collezioni d'arte piemontesi, il Museo civico di Casa Cavassa
figura da tempo come un problema irrisolto. La sede, un edificio che risulta
da uno stratificarsi di interventi fra Quattro e Cinquecento in una delle
città d'arte più importanti e frequentate dal punto di vista
turistico della regione, è di straordinaria attrazione, di per sé
stessa e per i cicli pittorici che la arricchiscono. Spiccano, nella cosiddetta
"Sala del volto", una suggestiva eco della "Camera degli
sposi" del Mantegna databile al primo quarto del Cinquecento e, nella
facciata verso il cortile, le celebri grisaglie di Hans Clemer con le Fatiche
di Ercole, un testo fondamentale per lo studio dei rapporti fra primo
Rinascimento italiano e area franco-provenzale. La recente crescita di interesse
attorno alla storia del collezionismo ottocentesco e al Borgo medioevale
di Torino ha contribuito ad addensare, attorno alla trasformazione dell'edificio
in museo, attuata tra 1880 e 1887 da Emanuele Tapparelli d'Azeglio, Vittorio
Avondo e Melchiorre Pulciano, un ulteriore alone di fascino e potenzialità
inespresse. L'operazione, infatti, è coeva a quell'opera di rilancio
dell'ex capitale sabauda che culmina nella due esposizioni nazionali del
1880 e 1884. Come il Borgo medioevale la si può in parte considerare
una testimonianza delle discussioni in corso per la riorganizzazione dei
musei civici cittadini ed un riflesso in Piemonte del nuovo favore che l'uso
didattico di ricostruzioni storiche in stile, diffuso, da oltre un ventennio,
nel quadro delle esposizioni universali e del gusto delle grandi aristocrazie
internazionali, stava conoscendo in quel momento a Parigi e Londra grazie
all'attività dell'Ucla e delle "Gazette des Beaux Arts"
ed a seguito del crescere delle polemiche attorno all'ordinamento del Victoria
and Albert Museum. des Beaux Arts" ed a seguito del crescere delle
polemiche attorno all'ordinamento del Victoria and Albert Museum.
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INDICE
PRESENTAZIONI
Giampiero Leo
Gianni Rabbia
Carlenrica Spantigati
PREMESSA
Gianluca Kannès
PRIMA GIORNATA: TEMI E PROBLEMI IN DIBATTITO
Case-museo intoccabili: istruzioni per l'uso
Alessandra Mottola Molfino
Case-museo e loro trasformazioni tra Ottocento e primo Novecento
Gianluca Kannès
SECONDA GIORNATA: ISTITUZIONI E CASI EMBLEMATICI
Saluzzo: Museo civico Casa Cavassa
Elena Pianea
Firenze: Museo Stibbert
Susanne E. L. Probst
Issogne: Castello Challant
Sandra Barberi
Torino: Castello e Borgo medioevale
Giulia Carpignano
Milano: Palazzo Bagatti Valsecchi
Rosanna Pavoni
Genova: Castello D'Albertis
Maria Camilla De Palma
Varese: Museo Lodovico Pogliaghi
Giorgio Invernici - Alberto Ferrari
Trieste Museo storico del Castello di Miramare
Rossella Fabiani
Trieste: Palazzo Revoltella
Maria Masau Dan
Trieste: Museo civico Sartorio e Appartamento Morpurgo
Grazia Bravar
Vercelli: Museo civico Francesco Borgogna
Lavinia M. Galli - Filippo Morgantini
Napoli: Museo nazionale della Ceramica Duca di Martina
Paola Giusti
Reggio Emilia: Galleria Anna e Luigi Parmeggiani
Elisabetta Farioli
Gardone Riviera: Vittoriale degli Italiani
Annamaria Andreoli
Parigi: Museo Jacquemart-André
Nicolas Sainte Fare Garnot
Londra: The Wallace Collection
Hannah Obee
Madrid: Museo Cerralbo
Pilar De Navascués Benlloch
Amsterdam: Museo Willet-Holthuysen
Gusta Reichwein
Beaulien-sur-Mer: Villa greca "Kérylos"
Regis Vian Des Rives
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a cura di Gianluca Kann
CASE MUSEO ED ALLESTIMENTI D'EPOCA
editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2003
pagine 298
formato 21x30
rilegato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
25.00 €
25.00 €
ISBN : 88-7678-131-5
EAN :
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