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CERCHI CONCENTRICI
il ritrovarsi della prima onda con l'ultima
Alla varcata soglia dei quarant'anni il protagonista ripercorre la sua vita affollata e solitaria, e si accorge che, pur avendo a lungo navigato, non è mai uscito in mare aperto. Giacomo getta sassi nel suo stagno risvegliando cerchi concentrici. Perché finché c'è acqua c'è vita.
Ma il prezzo della libertà sale, quando si paga per i propri errori, e cresce insieme alla consapevolezza del suo valore. Almeno così vorremmo credere nel nostro elogio del disimpegno, mistica di (in)sostenibile leggerezza.


«Il mio assistito, signori della Corte, signor Giudice, non ha mai voluto portare a termine alcuna delle sue escursioni amorose perché il portare a termine già di per sé è concetto non opportuno in vicende d'amore...»

PREFAZIONE
di Piero Burzio

In un universo di amori desiderati, ardenti, problematici, sbagliati, teneri, impetuosi, sovrapponibili o sovrapposti (concentrici appunto), Torino è lo sfondo ideale. È la città delle grandi promesse e delle piccole e altrettanto concentriche delusioni. Una città enigmatica, ammiccante e capricciosa, adolescente mai cresciuta, per generazioni che non riescono, forse non possono farci i conti. Per orgoglio, eccessiva sensibilità, solitudine, sospetto, indifferenza: o per tutto questo insieme.
È passato molto tempo da quel primo idillico incontro, quando Nietzsche scriveva che Torino è «l'unica città dove io sono possibile». Altri ci hanno riprovato, da Gozzano a Pavese, ma anche quando l'idillio sembrava sul punto di ripetersi, e spezzare così l'incantesimo del tempo, c'era di nuovo che qualcosa sfuggiva, una malinconia, un tradimento.
Così è di questo romanzo: Pescetto narra di incontri amorosi che costellano una vita, quella del protagonista e io narrante, ma amori tutti segna ti dal sigillo di una impossibilità finale, a tratti fatale. E anche quando l'azione si svolge lontano, altrove, a Urbino, per esempio, o a Rimini, a fare da sfondo, quasi da controcanto, è sempre lei, Torino, come a ricordare che il simile si conosce col simile.
Così Torino è quasi il punto dell'universo a cui sta agganciata e sospesa questa storia, fatta di storie minori che si inanellano le une alle altre. Non è più la Torino ottocentesca e nietzschiana di piazza Castello, di piazza Carignano e di via Po; è la Torino globalizzata, multietnica e planetaria di Porta Palazzo, del Quadrilatero, dei Murazzi e dei Docks Dora. E, come gli amori del protagonista del romanzo, questa diversa Torino sembra perdere in corso d'opera la sua stessa anima, sembra fuggire eternamente: come un luogo che moltiplica le possibilità (amori, incontri, situazioni e personaggi), perché ogni cosa è diventata impossibile.
In questo senso, quello di Pescetto non è essenzialmente un romanzo di «formazione», né un romanzo «erotico», d'amore o d'avventure (le avventure dell'anima) . È, un romanzo «sociologico». A patto che si sappia andare al di là della lettera del testo e, dietro l'incapacità del personaggio a gestire la propria sfera emotiva
[..]

INDICE

Prefazione
di Piero Burzio

Lettera a mio figlio
( Marzo 2002)

CERCHI CONCENTRICI

Le emozioni hanno un nome, i ricordi un'età a Yvonne
(Agosto 1970-71-72)

Il sopravviveur
(Inizio 2003)

A Giada, senza ritorno
(Febbraio 2003)

A Emanuela, il risveglio
(Maggio 2002)

A Kelly, il cane per sempre
(Agosto 2002)

A Nanà, perché gli angeli ritornano
(Ottobre 2002)

Castelli di carte, il teatro dei giochi urbinati (1987-1992)

Kelly, i primi giorni

A Roberta, l'amore da proteggere, il rimpianto
(Ottobre 1991)

Nanà ... il mio cane custode
(Ottobre 2002)

Clara, l'amicizia

Alexandre, lo sciamano, la giostra delle coincidenze
(Novembre 2002)

Parole offese

L'allegro autunno di Torino Guido e Patrizia
(Gennaio 2003)

Clara e Antonio

Alexandre lo sciamano, Parigi
(Dicembre 2002)

Mio figlio
(Primavera 2003)

La casa degli ospiti
(Estate 2003)

L'amare in francese

Valérie, il riposo
(Inverno 2004)

Cerchi Concentrici

Isabelle: la tempesta, il viaggio
(Ottobre 2005)

Yvonne, l'ultimo e il primo cerchio
(Agosto 2007)

Le vacanze
(Agosto 2007)




Giacomo Pescetto

CERCHI CONCENTRICI

editore ANGOLO MANZONI
edizione 2010
pagine 352
formato 15x21
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine
2 giorni

15.00 €
9.90 €

ISBN : 978-88-6204-073-0
EAN : 9788862040730

 
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