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CINEMA E ROCK
Cinquant'anni di contaminazioni tra musica e immagini
...Perché il bello del "cinema rock" - che non può vantare un suo Psyco o un suo Quarto potere, che non ha opere davvero granitiche e intoccabili - il bello sta proprio nella lunga scia dei pezzi minori, delle notazioni a margine, delle fioriture improvvise ed effimere nelle più diverse forme. Una sorta di natura fragile e precaria che, a ben pensarci, è rimasta nella civiltà del videoclip o, forse, chissà, l'ha proprio generata...
Riccardo Bertoncelli


Introduzione al Rock & Roll Circus

Questo libro si propone l'obiettivo inverosimile di tracciare una mappa di un territorio che non è ben chiaro nemmeno se sia reale. Esiste infatti un "cinema rock"? Le storie ufficiali al riguardo tacciono o dedicano poche pagine frettolose, lasciando l'argomento nel vago come in certe carte medioevali ("Hic sunt leones") o colorandolo di fantasie come in un capitolo del Manuale di geografia fantastica di Jorge Luis Borges. E qualcuno ha mai visto questi mitologici "film rock"? Non dico i Woodstock o Tommy o Monterey Pop che ormai non se ne può più, sciupate reliquie dell'Età dell'Oro, e neanche certi Blow Up o Zabriskie Point che i tiratardi ogni tanto incontrano nei loro malati zapping a notte fonda; dico la miriade di pellicole maggiori e minori, di squisiti "film d'autore" e documentaracci "sul campo", di pellicole con curiosi cameo e stranezze entrate/uscite dalle sale in sette-giorni-sette che per le più svariate ragioni si sono intrecciate con la storia rock, l'hanno segnata o ne son state condizionate, e oggi dormono dormono sulla collina, sepolte in qualche Spoon River della nostra civiltà. Materia vaga, incoerente, ineguale, ed è forse per questo che solo di rado si è provato a mapparla. Se Elvis avesse in repertorio un film, uno solo, per spiegarlo e consegnarlo ai posteri; se il punk o la psichedelia poggiassero su punti fermi cinematografici come in fondo accade su disco; se i Warhol o i Godard o gli Scorsese avessero lavorato più a fondo sulla materia anziché lasciare folgoranti appunti epperò appunti; allora sarebbe tutto più semplice. Invece un catalogo sterminato di frammenti, prove imprecise, approssimazioni, intuizioni geniali e stecche. Tanto, tantissimo, con il sospetto e il dispetto di avere però eluso il bersaglio; i conti non tornano, in questa storia. Rimane comunque la storia, nella sua articolazione e complessità; ed è appunto in questa giungla, con tutte le insidie che si possono immaginare, che si addentrano i nostri esploratori nelle pagine che seguono.
Io non sono un cinefilo accanito però sono affascinato da questa materia. Sono affascinato dal suo esotismo, dal suo mistero. Una delle poche foreste vergini rimaste, ora che un violento spot (peraltro benedetto) ha illuminato quasi tutte le zone oscure della discogafia scendendo nine feet underground, come dicevano i Caravan, fino agli archivi più nascosti. Qui, invece, silenzio e buio, poche informazioni e smemoratezza. Chi mai organizzerà esoterici cineforum via satellite con Chappaqua o Psych-Out o quelle favolose pellicole del Free Cinema britannico che nutrirono Richard Lester e gli stessi Beatles come latte e miele? E in quale onirica edicola troverò mai a quattordicimila e nove You're A Big Boy Now (in italiano, un impagabile Buttati Bernardo!), opera prima di Francis Ford Coppola con la colonna sonora dei Lovin' Spoonful nei loro giorni più dolci e spensierati? Perché il bello del "cinema rock", che non può vantare un suo Pyscho o un suo Quarto Potere, che non ha opere davvero granitiche e storiche e intoccabili, il bello sta proprio nella lunga scia dei pezzi minori, delle notazioni a margine, delle fioriture improvvise ed effimere nelle più diverse forme. Una sorta di natura fragile e precaria che, a ben pensarci, è rimasta nella civiltà del videoclip: o forse, chissà, l'ha proprio generata.
Butto li un sogno. Che un giorno tutta questa materia complicata e sterminata, questo colorato risonante nodo audio/video si possa comporre in un unico, grande disegno multimediale. Morti avvocati e manager, oh che bello, scaduti per sempre i copyright, una pattuglia di intraprendenti tris-tris-nipoti metterà mano a un'antologia della storia rock capace di passare per suoni e immagini; cento ore, the definitive work, nello splendore di un dischetto di 5 centimetri di diametro. Un fantastico Big Bang alla rovescia, un attimo prima di venir risucchiati tutti, Ultimi Valzer e Sottomarini Gialli, protagonisti e spettatori, Sid e Nancy e Renaldo e Clara, in un buco nero grande come la capocchia di uno spillo.
Nella (utopica) attesa, godetevi questo libro.

Riccardo Bertoncelli




INDICE

introduzione al Rock & Roll Circus

Introduzione

Alcuni cenni
Verso una definizione del film rock
Evoluzione e evoluzioni
Disinteresse
Breve guida al libro

Gli anni '50
Scheda: Elvis Presley
Scheda: Sam Katzman

British invasion
Steele e Richard
Free Cinema
Pre Beatles
Swinging London e Pop Film
I successori
Documenti
Avanguardia
Scheda: Swingin London

Back in the USA
Rock e cinema tra accettazione e rifiuto
Hollywood e l'underground
Quattro paradigmi
1 - Normalizzazione del rock attraverso il cinema
2 - II rifiuto del "selvaggio"
3 - Cinema sotterraneo
4 - British Invasion
Easy Rider e la New Hollywood
Il mito americano rivisitato in chiave rock
Vietnam
American Graffiti
Scheda: Beach Movie
Scheda: Bikers-movie
Scheda: Roger Corman
Scheda: Andy Warhol
Scheda: Country and Folk

Documentare il rock
Lo spettacolo delle immagini
Woodstock e il fascino dell'incongruenza
Montery Pop Festival, Don't LookBack
The Last Waltz: l'elegia in forma di Valzer
Video Killed The Radio Stars
Lezioni di stile
Ai posteri

Il Musical Rock
Sondaggi critici
Giudizi sul passato
Gli annni '60 e '70
Cinque film: Jesus Christ Superstar, Tommy, Rocky Horror
Picture Show, Listzomania, Hair
Gli anni '80 e '90

We people who are darker than blue: riflessioni sul farsi della visibilità dell'immagine afroamericana tra cinema e musica
Intro. A Parliafunkadelicment thang
Questioni di scenari e messinscena
Shadows & Originai gangstats
How Isaac, Curtis (and many others) got their groove back
Questioni di desideri/o e di mondi/o
Get on the bus!
Questioni di territorio
Outro: the mysteries of shadowboxin'
Questioni di mitologie
Scheda: Disco Music
Scheda: Reggae

Il Punk Film
Londra brucia
I punk-movies in America

Dietro le quinte del rock: i biopic
«La cerimonia sta per cominciare»
"È solo un sogno»

Cinema e Rock negli anni Ottanta e Novanta
Storie Rock
Attori Rock
Registi Rock
Colonne sonore
Ritorno al passato
I documentari: tributi alle rockstar
Videoclip
Scheda: sociologia del rock
Scheda: la musica nel cinema di Jim Jarmusch
Scheda: rock all'estero
Scheda: cinema e canto pop
Scheda: rock, pop, cartoons

Breve storia del cinema rock italiano
L'epopea del musicarello
La scen(eggiat)a napoletana
Due casi esemplari: registi che amano il rock
Dalla contestazione rock al cinema commerciale
Nuovo cinema e nuova musica
Lo stato delle cose
Scheda: Adriano Celentano. Un caso esemplare:
la rock-star cine-televisiva

Due o tre cose sulla colonna sonora rock
Bibliografia
Filmografia







Simone Arcagni - Domenico De Gaetano

CINEMA E ROCK

editore GS EDITRICE
edizione 1999
pagine 286
formato 16x23
brossura
tempo medio evasione ordine
2 giorni

15.00 €
12.70 €

ISBN : 88-87374-27-9
EAN : 9788887374278

 
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