PRESENTAZIONE
Il catalogo dei vetri del Museo di Asti segue la pubblicazione di quello
della collezione egizia in un tentativo di dare ampia informazione, attraverso
la catalogazione scientifica, sulle raccolte archeologiche di proprietà
degli enti locali.
Nel caso astigiano in particolare, dove manca per lo più un riferimento
certo alla provenienza degli oggetti, la scelta della classificazione tipologica
si è rivelata come l'unica possibile. D'altra parte, poichè
la maggior parte dei vetri è entrata nel Museo già come collezione
(Ottolenghi, Maggiora Vergano, Fantaguzzi), si è ritenuto utile ampliare
il discorso specifico della classificazione dei reperti con ampi saggi,
a cura di Vittoria Villani e di Gianluca Kannès, sulla formazione
del museo astigiano e sull'origine delle collezioni tra fine Ottocento ed
inizio Novecento, tra "accentramento" ed iniziative locali, nel
periodo compreso tra l'istituzione della Direzione degli Scavi e Musei del
regno (1875) e l'entrata in vigore della prima legge di tutela (1909).
Un ampio saggio di Alberto Crosetto illustra inoltre i vetri della collezione
Maggiora Vergano, in gran parte purtroppo dispersi, come la preziosa coppa
di Ennione da Refrancore. I materiali archeologici rinvenuti presso Asti,
nella necropoli della Torretta, confluirono invece al Museo di Antichità
di Torino, dove tutt'ora sono conservati e quindi la schedatura a cura di
Emanuela Zanda illustra i vetri di certa provenienza astigiana.
Infine, Domenica Lissia ha studiato l'eterogenea collezione dei vetri del
Museo di Asti, con riferimento alla funzione ed alle caratteristiche morfologiche
dei contenitori.
Un così approfondito lavoro di esame di tutte le problematiche connesse
alla collezione dei vetri di Asti ha richiesto l'impegno dei funzionari
della Regione Piemonte, dell'Amministrazione comunale di Asti e della Soprintendenza
Archeologica e si è quindi tradotto in questa pubblicazione, punto
di partenza per lo studio scientifico delle altre raccolte archeologiche
del Museo di Asti e, più in generale, dei ritrovamenti confluiti
nei musei locali.
Si confidam pertanto che l'impegno assunto in questa meritoria attività
di promozione trovi seguito nella pubblicazione di altre collezioni o nuclei
museali della nostra regione, anche a seguito dei numerosi progetti di riallestimento
ora in corso di redazione.
LILIANA MERCANDO
Soprintendente pei i Beni Archeologici del Piemonte
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SOMMARIO
V. Villani:
Il Museo Archeologico di Asti: cenni di inquadramento storico generale
G. Kannès:
Accentramento ed iniziative locali: le origini delle collezioni astigiane
nel contesto dei musei italiani tra Ottocento e primo Novecento
A. Crosetto:
"Di alcuni oggetti antichi..." il notaio Maggiora Vergano ed i
vetri della sua collezione
E. Zanda:
Vetri romani dalle necropoli di Asti
D. Lissia:
Catalogo della collezione dei vetri del Museo di Asti: introduzione
Vetri romani e alto medievali (schede)
Patere
Bicchieri
Coppe
Lagoenae
Olle
Unguentari olliformi
Bottiglie ansate
Bottiglie
Unguentari
Bastoncini in vetro pieno
Piedi di varie forme
Vetri post-medievali (schede)
Steli di calici
Cammei
Concordanze
Bibliografia
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aa.vv.
LA COLLEZIONE DEI VETRI
editore COMUNE DI ASTI
edizione 1994
pagine 160
formato 22x24
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
15.00 €
15.00 €
ISBN :
EAN :
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