PRESENTAZIONE
Aveva ragione papà Ignazio: "Michele, basta di fare 'u puparo!".
E aveva ragione pure papà Nicola, che sarebbe il mio: " Bruno,
basta di giocare coi giornali!". Pensa a laurearti, diceva Ignazio.
E Nicola gli andava dietro. Michele ed io, che siamo quasi coetanei, abbiamo
finito con laurearci sul serio. Tutti e due in legge. Lui ha fatto in tempo
a fare (e con successo) l'avvocato: non vorrei averlo contro in udienza.
Con quegli occhi che da soli valgono un'arringa e con quel cervello. Anch'io
avrei voluto indossare la toga, magari affiancando al processo penale (la
mia passione, tuttora) una modesta attività publicistica di provincia.
Il destino ha deciso diversamente, per lui e per me.
Avrei pagato molto per assistere al primo incontro tra Michele Guardì,
siciliano sconosciuto, e Pippo Baudo, siciliano di successo. Michele sapeva
chi aveva di fronte. Pippo no. Non aveva ritto in piedi un aspirante autore
brillante. Aveva il Comitato. Ne avrebbe capito presto il significato dirompente.
Nell'83, quando Michele Guardì aveva mietuto i primi successi con
Giochiamo al varietè, fui invitato dal Dipartimento di Stato
americano a visitare le televisioni USA. Al ritorno dissi ai miei direttori:
"Mi sono tolto i complessi. Con i soldi che hanno loro, forse faremmo
perfino di meglio. Una cosa dobbiamo però imitare subito: la televisione
del mattino e la night-line". Sul secondo punto la sperimentazione
è ancora in corso, al primo provvide Guardì dall'86 con Unomattina.
Fu un successo diverso dagli altri. Michele aveva scoperto una cosa che
era passata inosservata sotto gli occhi di tutti: la vita quotidiana, cioè
la fiction più straordinaria.
Da allora il Comitato è diventato una macchina da guerra. I carri
armati della Werhmacht (vendemmia '39) al confronto sono di latta.
Questo libro vi racconterà com'è proseguita la storia: I
fatti vostri, Scommtiamo che...?, In famiglia e tutto
il resto.
A me basta aggiungere che nell'Italia del telecomando impazzito, quando
c'è un suo prodotto difficilmente la gente cambia canale. Potrebbe
farlo soltanto se andasse in porto l'unica idea balzana che Michele Guardì
ha avuto negli ultimi anni: quella di convincermi a fare il varietà
con lui. Ma gliela perdono volentieri.
BRUNO VESPA |
Michele
Guardì, il re degli ascolti Tv e autore del seguitissimo programma
"I fatti vostri" ha portato alla ribalta un un ruolo, quello
dell'autore televisivo, fino ad oggi conosciuto solo dagli addetti
ai lavori. Il pubblico ha sicuramente dimostrato di apprezzare e affezionarsi
alla fortunata trasmissione del mezzogiorno, un prodotto costruito
in diretta dalla viva voce del Comitato, appassionandosi alle conduzioni
di Frizzi, Castagna, Giletti e seguendo il loro modo di vivere Piazza
Italia e di animare la comunità televisiva. |
INDICE
Presentazione
di Bruno Vespa
Introduzione
L'autore
Michele Guardì
San Tarcisio
La radio
Esercizi critici
L'università di Palermo
Enzo di Pisa e gli anni del cabaret
Baudo e la Rai
Il varietà questo sconosciuto
L'autore, gli autori
Michele Guardì: autore, demiurgo o cos'altro?
Guardì visto dagli altri
L'idea: I fatti vostri
La piazza di Casteltermini e i suoi elementi di connotazione: da piazza
Duomo a Piazza Italia nello studio 1 di via Teulada
Il comitato
Fabrizio Frizzi, Alberto Castagna, Giancarlo Magalli, Massimo Giletti
e il loro diverso modo di vivere la piazza
Giustizie e ingiustizie, malattie e guarigioni, cronaca nera e cronaca
rosa: l'Italia mette in piazza i fatti suoi
Glossario
Trasmissioni [...]
Personaggi [...]
Attraversando la piazza
di Chiara Valmachino
Tutte le strade portano in piazza
Dieci anni: come si cambia?
Il tempo di un pigro mezzogiorno
Stessa piazza, stesso bar
Il paradosso di confessarsi in piazza
Vicini per giocare
I valori della piazza
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Tiziana Lupi - Lucia Macale
IL COMITATO SAI CHE FA?
editore GS EDITRICE
edizione 1999
pagine 120
formato 16x23
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
13.00 €
13.00 €
ISBN : 88-87374-32-5
EAN : 9788887374322
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