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La badia
Le badie o abbadie sono associazioni, gruppi di giovani, che avevano
il compito, a volte riconosciuto ufficialmente, di organizzare e gestire
il tempo festivo tradizionale, preindustriale, che per tanta parte fa
riferimento al mondo rurale. Si tratta di un fenomeno sociale molto diffuso
non solo in Italia ma in tutta Europa.
La badia può essere considerata come una sorta di metafora rituale popolare
delle tre più importanti istituzioni che caratterizzano la società: quella
religiosa, quella militare e quella politica.
I nomi che identificano la badia e i suoi ruoli sono mutati dalla struttura
organizzativa dei conventi che popolavano il territorio rurale. Badia,
abbadia o abbazia, deriva infatti da abbatia, comunità autonoma
di religiosi, mentre il termine abbà, il capo dell'associazione, deriva
dal latino abbas che vuol dire abate, il superiore del monastero.
In alcuni casi tutti i soci dell'associazione sono detti abati ma,
generalmente, il termine abbà, abate, ricorre per definire il capo
mentre gli uomini della gerarchia rivestono piuttosto ruoli mutuati
del gergo militare, quali portabandiera, alfiere, tenente, sergente
ed altre figure di graduati che danno vita ad una sorta di milizia
armata.
La funzione di queste associazioni è soprattutto quella di organizzare,
gestire e controllare lo svolgimento delle pratiche festive e cerimoniali.
Come i monaci "officiano" il tempo eccezionale, come il potere politico
e civile fa rispettare le norme che regolano il delicato periodo della
pratica festiva collettiva, come i corpi militari ne governano lo svolgimento,
così, simbolicamente armati, questi gruppi hanno il compito di controllare
che la festa abbia luogo senza violazioni dell'ordine pubblico e senza
incidenti che ne turbino il normale svolgimento. In alcuni casi le
autorità riconoscono alle associazioni virili una vera e propria funzione
di milizia armata, seppur con compiti definiti nello spazio e nel tempo,
che generalmente non travalicano quello festivo. A volte tale impegno
civile e militare si estende a rilevanti e delicati aspetti della vita
sociale della comunità; le badie ad esempio hanno l'onere del controllo
dei confini del paese e dell'osservanza degli statuti che regolano
la vita collettiva.
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INDICE
CAPITOLO I
Le Associazioni Giovanili, loro attività ed entrate: Tasse di Barriera
agli sposi; riscatto dalle scampanate ai vedovi che ripassavano a nozze;
obblighi del trasporto del Maggio
Abadia degli Stolti a Torino - Abadia a Rivoli - Villarbasse -
Chivasso -
Carignano - Frossasco - Fossano - Giaveno, Savigliano, Sommariva Bosco
- Vische - Crescentino - Bossolasco - Caramagna - Entraque (Cuneo) -
S. Maurizio Canavese - Ciriè - Saluzzo, Cuneo, Barge, Verzuolo
Sambuco, Celle e Preit - Polonghera - Sanpeyre - Ormea - Andorno Biellese
- Montanaro - Casalborgone - S. Giorgio Canavese - Lombardore -
Feletto - San Benigno - Valperga - Pont Canavese - Sparone - Locana - Cuorgnè
- Castellamonte - Settimo Rottaro - Foglizzo - Oglianico - Ciconio - Agliè
- Salassa - Rivarolo Canavese - Barbania - Caravino |
G.C. Pola Falletti - Villafalletto
LE GAIE COMPAGNIE DEI GIOVANI DEL VECCHIO PIEMONTE
editore OMEGA
edizione 1995
pagine 414
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
30.00 €
30.00 €
ISBN : 88-7241-266-4
EAN :
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