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MASSIMO D'AZEGLIO - EPISTOLARIO
I - (1819-1840)
AL LETTORE

Sono trascorsi 121 anni dal giorno (15 gennaio 1866) in cui Massimo d'Azeglio si spegneva. Era stato artista, scrittore, patriota, uomo di Stato, s'era anch'egli un poco spiemontesizzato ma senza il corruccio di Alfieri, lieto solo d'ampliare il campo delle conoscenze, di toccare nuovi lidi e nuovi ambienti e di ritrarre il tutto in quella sua cordiale, generosa opera pittorica, letteraria, politica. Fu l'uomo cui toccò il meno dei biasimi e delle polemiche del Risorgimento, l'uomo che nei Ricordi lasciò tanta parte d'un mondo che ci fa, al pari di lui, nostalgici.
Neppure i Ricordi, tuttavia, esauriscono il variopinto intreccio della sua vita pubblica e privata: ne sta fuori ad esempio l'epistolario, 4.500 lettere circa, che subito dopo la morte i familiari s'erano proposti di pubblicare ma che, per diverse traversie, non poté essere dato alle stampe. E ciò che è stato pubblicato ha subito la revisione di censori non tanto del pensiero quanto dell'immagine, desiderosi che essa riuscisse paludata e non feriale, con ciò però spogliandola dei suoi molteplici colori e sapori, dalla parlata trilingue (italiano, piemontese, francese) alla spontaneità del dire, conforme a quella del fare.
Alla ricostituzione globale del carteggio s'è dedicato lo studioso Georges Virlogeux che, con spirito «alla grande» come Massimo, ha preventivato un'opera in dieci volumi, da scalare uno per anno.
A tale coraggioso impegno il Centro Studi Piemontesi non poteva corrispondere che positivamente, conforme ai suoi principi costitutivi e alle proprie finalità. Ma dire Centro significa dire Renzo Gandolfo, il Professore che ci ha lasciati da pochissimo e che fino all'ultimo ha seguito l'opera, antivedendone la serie intera già collocata nei palchetti della biblioteca della Ca dé Studi.
Del suo vivissimo interesse e della costante attenzione dà atto il Curatore rilevandone «la sorridente cordialità» e disponibilità. Il Centro vuole qui testimoniarne la indomita energia nell'affrontare, ai limiti di un'esistenza intensissima, un così vasto cimento e il fervore giovanile nel tradurlo in atto. Sarebbe toccato a Lui stendere questa premessa, anche se per temperamento l'avrebbe schivata.
Il Centro, che non ne sente affievolita la presenza, dedica la monumentale e ineccepibile opera alla Sua memoria e Gliene riconosce con caldo alletto il merito.

IL CENTRO STUDI PIEMONTESI

INTRODUZIONE

Massimo d'Azeglio morì il 15 gennaio 1866. Due settimane dopo, nella «Gazzetta del Popolo» si leggeva il seguente annuncio: «Raccolta di lettere di Massimo d'Azeglio. La marchesa Alessandrina Ricci, nata d'Azeglio, unica figlia del fu cav. Massimo d'Azeglio, per onorare in tutti i modi possibili la memoria paterna, soddisfare al desiderio da tante degne persone manifestatole, e contribuire all'incremento delle lettere italiane, si è determinata di adunare essa medesima e dare alle stampe una scelta Raccolta di Lettere del suo amatissimo Padre. Quindi si volge fidente a tutti coloro che ne possiedono di tal natura da poter essere convenientemente stampate, con preghiera di fargliele avere sollecitamente col seguente indirizzo: Marchesa Alessandrina Ricci D'Azeglio, Torino, Borgonuovo, 27. Sarà poi sua principalissima cura di affidare la compilazione del Carteggio paterno a persone di sua piena fiducia; le quali certamente non risparmieranno studio né diligenza perché la Raccolta riesca pienamente degna dell'Autore delle Lettere, e sia fatta con tutto il discernimento e la discrezione richiesta in sì delicata materia. Gli originali si restituiranno a coloro che desiderassero conservarli».
Discretamente numerosi furono i corrispondenti dell'A., o chi per loro, i quali risposero favorevolmente mandando lettere, autografe o in copia, contribuendo così a costituire una parte del fondo che, donato al Museo Centrale del Risorgimento di Roma nell'ottobre 1937, prese allora il nome di raccolta azegliana. Alcune testimonianze della solerzia con cui fu risposto all'appello di Alessandrina Ricci si possono del resto spigolare nelle annotazioni portate sui documenti consegnati.
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INDICE GENERALE

Al lettore

Introduzione

Regesto dei luoghi in cui si conservano i manoscritti autografi delle lettere azegliane

Abbreviazioni biblíografiche

Abbreviazioni archivistiche

Avvertenze

Lettere

Indice cronologico delle lettere

Indice dei destinatari

Indice delle opere artistiche azegliane citate

Indice dei nomi di luogo

Indice dei nomi di persona, delle principali opere citate e dei personaggi

Indice generale




a cura di Georges Virlogeux

MASSIMO D'AZEGLIO - EPISTOLARIO (1819-1866) - I

editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 1987
pagine 534
formato 18x25
rilegato con sovracoperta in b/n
tempo medio evasione ordine
2 giorni

31.00 €
27.90 €

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