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IL DUOMO DI TORINO
trasformazioni e restauri
PRESENTAZIONE

Gli interventi di trasformazione e di restauro che influiscono sulle vicende temporali di un monumento sono da considerare irrinunciabili per il loro significato di documento che si integra con altre testimonianze storiche concorrenti ad evidenziare la complessità delle valenze dell'edificio. In modo particolare, il significato critico del restauro, inteso come intervento non sempre manifesto, entra a pieno titolo nell'articolato ed esteso giudizio storico che, scientificamente, soddisfa la ricerca di quegli elementi concorrenti alla conoscenza oggettiva del monumento.
L'architettura, allorché si presenta come insieme di parti o di elementi autentici, di integrazione e di trasformazione realizzate nel tempo, non può essere analiticamente considerata senza che di essa non siano state valutate le ragioni delle sue mutazioni.
Studiare il monumento nella vastità degli elementi che lo costituiscono, significa superare l'idea di una sua valutazione su basi di esclusiva considerazione estranea a quell'insieme di fattori che si legano ad un processo costruttivo di adattamento temporale alle variazioni di uso e di forma, di cui l'architettura del passato non è priva.
Tutto ciò che del costruito è estraneo a considerazioni di prevalente riferimento formale e di non facile lettura e interpretazione materiale, spesso si connette ad interventi di restauro, la cui evidenza e importanza si valuta solo attraverso una attenta analisi critica. Riferita al monumento, l'analisi si manifesta come un processo di conoscenza, svolto nella specificità disciplinare del restauro, il quale si avvale di esperienze tecniche e tecnologiche che danno ulteriore certezza a quelle più propriamente teoriche e storiche, sulle quali, in modo unitario, si fonda l'architettura.
Tale processo è quindi la somma di conoscenze scientifiche, che coniugano specificità disciplinari differenti, le quali, se non oggettivamente intese, difficilmente portano alla formulazione di giudizi utili alla comprensione della complessità del costruito. Al processo si collegano anche le trasformazioni o le innovazioni temporali del monumento, che al di là degli esiti interpretativi, aiutano e completano la conoscenza dell'opera nella sua espressività e consistenza. Attraverso la cronologia degli accadimenti, con l'aiuto dell'analisi diretta della fisicità del costruito e con le letture dei testi e delle documentazioni, il restauro, infine, raggiunge quegli obiettivi di conoscenza storica, altrimenti non conseguibili. Ma, nel contempo, al restauro si richiede la consapevolezza degli ambiti e delle modalità entro i quali la ricerca storica deve essere mantenuta, per non sovrapporsi o approssimativamente sostituirsi a quelle metodologie che comportano la conoscenza dei molti settori storiografici che non competono alle esigenze della conservazione e alle finalità del restauro e quindi tali da risultare prive di significato disciplinare.
Dalle pagine che seguono, si apprende la presenza di tale consapevolezza. La "storia della fabbrica" della Cattedrale di San Giovanni Battista a Torino viene presentata come un processo critico che distintamente comprende i valori di autenticità, le integrazioni, le trasformazioni e i restauri in successione logica. Insieme all'opera guariniana della Cappella della Sindone, che introduce nell'appendice presbiteriale dell'edificio basilicale una nuova idea di spazio illusionistico e dinamico, vengono riportati gli interventi restaurativi che maggiormente hanno coinvolto l'intero edificio. In tal modo, attribuendo ad essi un contributo nuovo alla storiografia della cattedrale, viene dato al restauro un particolare significato, non solo per valutare l'importanza che assume nella storia del monumento e per giudicarne la compatibilità o meno con le preesistenze costruttive, ma per approfondire ed evidenziare presenze e connessioni particolarmente determinanti per la comprensione dei diversi momenti costruttivi dell'edificio.

Mario Dalla Costa
Presentazione di Mario Dalla Costa
Premessa

L'ARCHITETTURA DEL DUOMO RINASCIMENTALE
Lo stato attuale
Il cardinale Domenico della Rovere e il Duomo di Torino
Meo del Caprina architetto e «magister fabrice» del Duomo
Il cantiere del Duomo nuovo
L'impianto rinascimentale
Le murature e i pilastri, la struttura portante
Le finestre
Il sistema voltato, peducci e centrivolta
L'architettura delle cappelle
La facciata
Le fronti laterali, il transetto e il coro

LA COSTRUZIONE DELLA CAPPELLA DELLA SINDONE
Il Duomo a cavallo fra Cinquecento e Seicento
Il trasporto a Torino della Sindone e la costruzione del ciborio nel presbiterio del Duomo
Il Duomo e il progetto incompiuto della Cappella ellissoidale di Vittozzi e Carlo di Castellamonte
Il degrado della chiesa nella prima metà del Seicento e il crollo della volta della navata centrale
La costruzione della nuova cappella della Sindone su progetto di Quadri e le trasformazioni
dell'area absidale: coro, sacrestie e scalinate della cappella
Le demolizioni e la costruzione della fondazione della cappella di Quadri
La demolizione e la ricostruzione della Sacrestia
La demolizione del coro e l'apertura della grande arcata sulla testata del presbiterio
La costruzione della scalinata destra e della parte inferiore della cappella
La sospensione dei lavori, l'intervento risolutivo di Guarini e le implicazioni sul Duomo

I RESTAURI E LE TRASFORMAZIONI DOPO L'ASSEDIO DEL 1706
I restauri dopo l'assedio del 1706
L'atrio di ingresso sulla fronte sud e il locale dell'archivio
L'abside della cappella del Crocifisso e lo sfondamento della testata del transetto

LA DECORAZIONE DELL'INTERNO
La vetrata tra il Duomo e la cappella della Sindone
La pulitura dei pilastri
La decorazione neo rinascimentale della chiesa
La modifica del presbiterio e la sostituzione del pavimento

LA DEMOLIZIONE E LA RICOSTRUZIONE DELLA SCALINATA
La vicenda progettuale di Reviglio della Venaria
La demolizione e la ricostruzione ad opera di Melchiorre Pulciano

I RESTAURI DEL 1926 - 28
Premessa
La prima relazione sullo stato di conservazione della Cattedrale
I rilievi e i saggi per la redazione del progetto di restauro, la costituzione dell'ufficio tecnico
La relazione sui saggi e la relazione del progetto di restauro
Le operazioni preliminari all'appalto e il reperimento dei materiali lapidei
L'appalto e la conduzione dei lavori
La documentazione storica e il periodico «Il Duomo di Torino»
La documentazione fotografica
Il restauro delle orditure dei tetti e del manto di copertura
Il restauro del cupolino
L'occhio della cupola e il lucernario
Il restauro della volta della navata centrale
Il "restauro" della balaustra
Il restauro degli elementi lapidei dell'interno
Il restauro delle opere in pietra esterne
Il restauro dell'interno. Gli intonaci
Gli intonaci esterni e la ricomposizione della fronte sud: la demolizione dell'edificio
dell'archivio, il nuovo archivio e il restauro dell'atrio sud di ingresso
Il restauro della sacrestia e dell'ingresso laterale destro
Conclusione dei lavori e giudizi sul restauro

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI




Maurizio Momo

IL DUOMO DI TORINO

editore CELID
edizione 1997
pagine 272
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine
6 giorni

21.00 €
15.80 €

ISBN : 88-7661-295-5
EAN : 9788876612954

 
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