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| DON ENRICO CARANDINO Un sacerdote, una famiglia, un territorio |
| Breve antologia di testi relativi a don Enrico Carandino, degli Oblati di San Giuseppe d'Asti, nel 150° della nascita (Patro, 1860 - Asti, 1929), con riferimento ai luoghi legati alla sua famiglia (Tonco, Ponzano, Patro e Portacomaro) PRESENTAZIONE Il ricordo di padre Enrico Carandino, uno dei primi quattro sacerdoti della Congregazione degli Oblati di San Giuseppe, viene rievocato in queste pagine dal suo nipote don Ugo Carandino, che ha nelle sue espressioni, anche esterne, le caratteristiche dello zio, come vennero delineate dal santo Fondatore Giuseppe Marello, in una lettera del 23 novembre 1889: "L'Eminentissimo Don Carandino colle sue lunghe braccia sia l'aiutante universale secondo il consueto". Padre Enrico aveva l'incarico di segretario generale e degli studi, essendo "eminentissimo" non solo di statura, ma ben più in cultura classica generale, unita ad una fedeltà indiscussa ai suoi doveri sacerdotali e ad un'arte pedagogica da vero educatore. Come segretario, partecipò a tutti i consigli generali della Congregazione fino al 1918, anno in cui si trasferì a Roma primo procuratore generale della stessa Congregazione. Fu anche insegnante di lettere classiche per molti anni, prima in santa Chiara ad Asti e poi nel seminario di Fossano (Cuneo). Alla sua scuola si formò il grande latinista Michele Pellegrino, che fu per molti anni professore di letteratura cristiana all'Università di Torino, prima di diventarne arcivescovo. La sua vita, vista in prospettiva dopo tanti anni di silenzio, si può dividere in periodi distinti e tutti interessanti: da giovane come seminarista ad Asti dov'era chiamato il "Cicerone" del seminario, da Oblato nella casa madre degli Oblati di San Giusppe in Asti dal 1884 al 1901 e dal 1914 al 1918, da primo superiore della casa di Alba dal 1902 al 1903, da direttore del seminario di Fossano dal 1903 per 11 anni, da direttore della Casa della Procura a Roma dal 1918 al 1924. In ognuno di questi periodi, risalta la sua personalità e la stima che si era procurata dappertutto, diventato amico di confratelli, vescovi e cardinali. Sempre attento e partecipe alla vita della Chiesa e ai bisogni del prossimo. È merito di don Ugo levare dal silenzio questo "grande" della Chiesa e della Congregazione e farlo conoscere ai sacerdoti e alla gente, particolarmente ai suoi conterranei del Monferrato, ricorrendo quest'anno i 150 anni della sua nascita avvenuta a Penango [Patro] (Asti) il 14 maggio 1860. Nel Necrologio della Congregazione è ricordato con queste parole: "Uno dei più grandi costruttori della nostra Congregazione. Fu sempre un grande studioso, specialmente versato nella lingua latina e greca, che insegnò per molti anni. Fu soprattutto un ricostruttore fedele della storia e del carisma della congregazione": per la quale scrisse, nel 1901, le prime Costituzioni. Che vennero approvate dal vescovo di Asti, mons. Giacinto Arcangeli. Grazie, don Ugo, di questo regalo che fa a tutti noi, e un augurio: che il suo impegno a far conoscere una figura così fulgida di religioso, di sacerdote, e di apostolo, ci sia di esempio a vivere con gli stessi sentimenti di fede che contraddistinsero il suo santo Zio. Roma, 10 Luglio 2010 Padre Severino Dalmaso OSJ, Superiore Generale Emerito |
INDICE PRESENTAZIONE, di padre Severino Dalmaso, osj CRONOLOGIA DELLA VITA DI DON ENRICO CARANDINO NECROLOGIO DEGLI OBLATI DI SAN GIUSEPPE DIARIO MANOSCRITTO, di don Enrico Carandino, osj VITA DI DON ENRICO CARANDINO (1860 - 1929), di padre Luigi Mori, osj LA FAMIGLIA CARANDINO, di don Ugo Carandino |
 
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