"...pregate pure che non venga in Italia tanto presto, altrimenti
ne avrete dinuovo per voi a sgridarmi quando verrei a dormire il giorno
dopo essere stato come era mio solito a girovagare da un postodove si beve..
all'altro, e voi al giorno seguente a gridare a più non posso, ma
inutilmente.
Non credete che il paradiso Sovietico mi faccia cambiare.
Ora termino, e attendo da voi buone e tante notizie. Con affetto vi bacio
tutti."
Così si chiude l'ultimo messaggio inviato a casa da Lorenzo Giuliano,
uno dei tanti giovani alpini che non faranno ritorno dal fronte russo.
Questo volume raccoglie tutte le lettere che Giuliano dal "bel fiume
Don" spedì giorno dopo giorno alla famiglia: un "diario"
singolare, in cui prevalgono le pagine dedicate al paese lontano e la tragica
guerra di Russia - quasi che l'autore volesse rassicurare se stesso e i
familiari - viene descritta come una sorta di faticosa "scampagnata".
INTRODUZIONE
Nella primavera del 1942 il Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR)
è ridotto allo stremo. Inviato nell'estate precedente da Mussolini
per affiancare l'esercito tedesco poco dopo l'attacco di Hitler all'URSS,
è composto dalle divisioni Pasubio, Torino e 3° Celere.
Le battaglie dell'autunno e dell'inizio dell'inverno gli hanno inflitto
pesanti perdite, il freddo polare ha completato l'opera e le nostre unità
si trovano in condizioni pietose, mentre appare sempre più chiaro
che il pericolo delle guerre-lampo è terminato.
Così Mussolini decide di potenziare e ristrutturare il CSIR con nuove
divisioni: la Sforzesca, la Cosseria, la Vicenza e la Ravenna. A queste
unità è aggiunto il Corpo di Armata Alpino composto dalla
Julia, dalla Cuneense e dalla Tridentina che, nelle intenzioni iniziali,
dovrebbe essere impegnato sulle montagne del Caucaso. E' nata l'VIII Armata,
meglio nota come ARMIR. In tutto circa 230.000 uomini, guidati dal generale
Gariboldi, ma sotto gli ordini della XIV Armata germanica.
Alla fine del luglio 1942 gli alpini della Cuneense partono dall'Italia
per raggiungere il lontano fronte su lunghe tradotte di carri merci, i famosi
"cavalli 8, uomini 40", ed attraversano l'Austria, parte della
Germania, la Polonia prima di arrivare in terra nemica: la Russia, come
tutti la chiamano, anche se la loro destinazione è l'Ucraina, una
delle repubbliche che costituiscono l'Unione Sovietica. [..]
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INDICE
INTRODUZIONE
LA MARCIA VERSO IL FRONTE
LA VITTORIA E' VICINA
NON UN COLPO SI SENTE
COME LE TALPE
EPILOGO |
Lorenzo Giuliano
IL BEL FIUME DON
editore BLU Edizioni
edizione 1998
pagine 80
formato 17x24
copertina plastificata con alette
tempo medio evasione ordine 4 giorni
9.30 €
9.30 €
ISBN : 88-87417-02-4
EAN :
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