IL FUOCO NEL VICOLO DELLA MISERICORDIA

Quando udirono il rumore, come di qualcosa fatto scorrere sulle sbarre della ringhiera delle scale, seguito dal tonfo, i due bambini erano già scappati al secondo piano.
Stavano cercando di trattenere le risate per lo scherzo riuscito.
Poi, quando dopo il tonfo non sentirono più nulla, passò loro di colpo la voglia di ridere, e stettero con gli orecchi tesi.
Ma nella tromba delle scale c'era un silenzio tale che i loro stessi respiri parevano un fragore. Cercarono di non respirare, per ascoltare meglio.
Niente.
Uno dei due rimase rasente al muro, dove nessuno poteva vederlo. L'altro si avvicinò alla ringhiera e guardò giù.
A metà della prima rampa, pochi gradini sopra il piano terreno, si vedeva un piede.
Il bambino si sporse di più. Il piede era infilato in una di quelle scarpe da donna con la punta così stretta che ti chiedi come facciano a starci cinque dita. Il piede era attaccato ad una gamba che si vedeva fino al ginocchio, il pianerottolo impediva di vedere il resto.
La proprietaria di quella gamba era evidentemente sdraiata sulle scale, e non si muoveva.