INTRODUZIONE
di Anna Peyron
E' praticamente impossibile parlare di Verde a Torino e prescindere dalla sua collina che, con splendida coreografia, fa da fondale alla città abbracciandola da Superga a Moncalieri, per considerare solo il tratto strettamente urbano, e appare, per chi la guarda dando le spalle alla città, come "un paesaggio compatto ed omogeneo tra le le leggere brume che s'alzano dal Po, in realtà vario e frastagliato con lunghi contrafforti che scendono paralleli verso la piana".
Così ce la descrive Elisa Gribaudi Rossi nelle pagine iniziali del suo encomiabile ed appassionato studio sulle "Ville e Vigne della Collina Torinese",
e la storia di questo grande patrimonio che costituisce una fonte inesauribile di dati, citazioni e aneddoti su personaggi e la storia di questo grande patrimonio verde torinese.
E' unica la collina di Torino: un vero e proprio sistema montuoso a se stante, con le sue vette che toccano i 715 metri, con le sue giogaie, i valloncelli, i suoi rii, le foreste, i suoi passi, i "bric", i poggi, i suoi speroni e contrafforti.
Ad una assai breve distanza dall'agglomerato urbano, si offre come zona naturale vasta e selvaggia così che in pochi minuti dal centro è possibile raggiungere un bosco, un prato, una vigna, un angolo dove trovare silenzio e quiete o refrigerio dalla calura estiva.
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SOMMARIO
Introduzione
di Anna Peyron
Il giardino immaginato
di Anna Regge
Le considerazioni dei fotografi
di Max Tomasinelli e Filippo Valfrè di Bonzo
Le immagini
di Max Tomasinelli e Filippo Valfrè di Bonzo
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I GIARDINI NASCOSTI DI TORINO
editore VALENTINA EDIZIONI
edizione 2002
pagine 192
formato 30x30
rilegato con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
60.00 €
60.00 €
ISBN :
EAN :
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