| Questo libro nasce dalla volontà e sopratto dal bisogno di ricordare un momento della nostra storia di italiani che ai più giovani può apparire 
      molto lontano. Di fascismo, di guerra di occupazione e di lotta partigiana s'è scritto e detto molto. Qualcuno può ritenere chiusa per sempre questa pagina, può provare noia 
    quando si ricordano ancora quei fatti, eppure la memoria è l'unica via per apprende dal nostro passato: quando si dimenticano gli errori, è più facile ripeterli. La voce narrante di questo libro non è quella di uno storico o di un giornalista, di un politologo o di un'altra persona esperta, è la voce di una vecchia maestra di un paese della provincia ligure come ce ne sono tanti. Lei ricorda ed i suoi ricordi, raccolti in forma di chiacchierata, dipingono un mondo di personaggi, di suggestioni perdute, di piccoli fatti qualche volta drammatici e qualche volta grotteschi. E' la vita della gente, quella vera, durante gli anni della guerra: le rinunce, la paura e, nonostante tutto, la voglia di vivere e di ricominciare. 
 Un bombardamento sbagliato
 
 "Quando vengon giù le bombe non puoi perdere un minuto, nemmeno per pensare. Se ti andrà di lusso, avrai tempo dopo per spaventarti, per farti delle domande, per stupirti o per imprecare: lì per lì hai una cosa sola da fare ed è nasconderti, cercando di salvare la pelle. Il frastuono delle esplosioni rende sordi e stupidi, tanti, tra quelli che muoiono, hanno esitato un attimo a pensare, a domandarsi, hanno voluto arraffare qualcosa in casa per non perderlo e hanno perso se stessi.
 Tutte le volte che racconto questa storia, mi sembra di esserci ancora, è come se non fossero passati sessant'anni, è come se stesse succedendo adesso, e mi creda, per quei pochi di allora che sono ancora vivi, è la stessa cosa, ma mi lasci andare con ordine.
 Come le ho detto all'inizio, non si è mai capito perché gli alleati abbiano bombardato Toirano. Non c'era niente, dal punto di vista militare, ma forse strategico è la parola giusta, che giustificasse la distruzione del paese. Sono state fatte tante ipotesi, ma secondo me una sola resta attendibile".
 "E quale?".
 "Si sono sbagliati!".
 A questo mondo si può sbagliare in tante occasioni, perché non nell'atto di bombardare un territorio nemico? È possibile... Mi rimane solo il dubbio se fosse più facile ai tempi della Seconda guerra mondiale, con le bombe 'inconsapevoli', o se sia più facile adesso, che le bombe sono diventate intelligenti.
 "Perché dice questo?".
 "Perché, e non soltanto secondo me, molti la pensano così e lo pensarono anche allora, i bombardieri fecero confusione nella scelta della vallata!".
 "E cosa avrebbero voluto o dovuto bombardare?".
 [..]
 | INDICE 
 Un bombardamento sbagliato
 L'inizio
 La minestra in classe
 Quand'ero piccola...
 Gente stramba
 Storia della Nina
 Storia della Gi gia
 Briciole del tempo andato
 La casa
 Storia di Werner, il crucco con la tosse
 Mi verrebbe da ridere, se non mi venisse da piangere
 Uno strano venditore di tessuti
 Il piano di Agnese
 Un eroe alla rovescia
 In marcia verso Nord
 In marcia verso Sud
 I morti innocenti
 Piccole storie, tristi e meno tristi
 Storia di Anton
 Il 25 aprile c'era bel tempo
 Un dottore di quelli di una volta
 Tutte a far ginnastica
 Tacchi alti e lacrime
 L'odissea per una pagnotta
 Sapor di Sud America
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            | Cristina Rava 
 I GIOVEDI' DI AGNESE
 
 editore FRILLI EDITORI
 edizione 2014
 pagine 160
 formato 15x21
 plastificato con alette
 tempo medio evasione ordine
 2 giorni
 
 
 14.50 €12.30 €
 
 ISBN : 88-7563-179-4
 EAN  : 9788875631796
 
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