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GIUSEPPE LAVINI
all'ombra di notabili ed eroi
(1857-1928)
PREFAZIONE

È essenziale considerare la carriera di Giuseppe Lavini e il suo impegno di critico e direttore di rivista all'interno della più vasta ricerca di un'architettura italiana moderna successiva all'unificazione dell'Italia alla fine del diciannovesimo secolo. Anche se l'Art Nouveau non raggiunse mai risultati altamente significativi nel paese di Vitruvio, Palladio e Piranesi, Lavini contribuì al successo dell'Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa, nota anche come il « Primo festival del nuovo stile », organizzata a Torino, sua città natale, nel 1902. Dal punto di vista intellettuale, questo evento rappresentò la nascita di un indirizzo artistico nuovo e universale, libero dagli stili storici e teso a sviluppare un'identità riconoscibile. E fu proprio l'ideologia sottesa alla Esposizione concepita dai circoli artistici torinesi e da Lavini, ad aprire la strada al movimento razionalista italiano che, oltre a lasciare un marchio indelebile in Italia, dov'era cresciuto, superò le frontiere influenzando il Movimento Moderno. Non deve quindi sorprendere che «L'Architettura Italiana» abbia passato il ruolo di rivista di punta del settore a «Architettura e Arti Decorative», diretta dai più giovani Marcello Piacentini e Gustavo Giovannoni, entrambi fautori della scuola razionalista italiana.
L'attiva partecipazione di Lavini, in qualità di giornalista e di consigliere comunale, alla pianificazione urbana in difesa della necessità di rispettare criteri estetici, funzionali e ambientali lo rende di per sé una figura degna di studio, come dimostra questo lodevole lavoro a lui dedicato, condotto in modo esauriente e perspicace da Giulia Ajmone Marsan.
Il rilevante ruolo di leader intellettuali svolto ai giorni nostri da critici come Kenneth Frampton e Joseph Rykwert, mette in evidenza quanto simili personaggi continuino a essere importanti per la nostra professione.

Londra, marzo 2014
DAVID CHIPPERFIELD
Architetto
INDICE

Prefazione di David Chipperfield
Prologo
Premessa

TRA SERIETÀ PROFESSIONALE E ASPIRAZIONI ARTISTICHE

ORIGINI

INFANZIA E FORMAZIONE

DA INSEGNANTE DI DISEGNO A PIONIERE DELL'URBANISTICA MODERNA
Insegnante, pittore e critico
All'Accademia Albertina
Al Circolo degli Artisti
Immobiliarista e pubblicista
Consigliere comunale
Direttore dell'«Architettura Italiana»
Rappresentante della Società Italiana degli Autori
Epilogo

PASSIONI E BATTAGLIE

BELLE ARTI E ANTICHITÀ
L'arte di fine secolo
La tutela delle Antichità e delle Belle Arti L'insegnamento artistico

ARCHITETTURA
«Il mio grande amore»
L'insegnamento architettonico
I concorsi

URBANISTICA
Lo sviluppo urbanistico di Torino
Lo sbocco della diagonale di via Pietro Micca
Il ponte di corso Vittorio Emanuele II
Il piano regolatore e le stazioni ferroviarie
La destinazione della neo-vecchia Piazza d'Armi e lo Stadium
L'allargamento di via Roma
Altre questioni urbanistiche
Questione ospedaliera
Monte dei Cappuccini e Giardini Reali
La questione ferroviaria: l'aspetto internazionale

«ANIMA DI ARTISTA E MENTE ORGANIZZATRICE»

Indice dei nomi, dei luoghi e delle riviste citate




Giulia Ajmone Marsan

GIUSEPPE LAVINI

editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2014
pagine 224
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine
2 giorni

20.00 €
17.90 €

ISBN : 978-88-8262-212-1
EAN : 9788882622121

 
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