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TRADITIONAL HENNA DESIGNS
Disegni tradizionali all'henné

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INTRODUCTION

Lawsonia inermis, hina, and mehndi are the Latin, Arabic and Hindi names for a fairly large plant with white flowers that grows in North Africa, the Middle East, India and Southeast Asia. Several medicinal properties are attributed to this plant, including its powers against bruises, headaches, sore throats and skin diseases such as ringworm. The leaves have a cooling effect on the skin and have long been added as an ingredient to perfumed oils and ointments. However, its most familiar role is as the source of a reddish-brown natural dye. For centuries this plant has been used as a colourant for cotton, wool and silk and it continues to be very popular as hair dye and body paint, mostly on the hands and feet. Today this plant is best known by its Arabic name, henna.
It is not known for certain when and where the use of henna for skin decoration originated, but there is ampie evidence that it is an ancient practice. In Egypt, traces of henna have been found on five-thousand-year-old mummies and in India cave paintings have been discovered depicting a princess with henna designs on her hands and feet. The prevailing theory is that the decorative application of henna began in Egypt. From there the custom is thought to have spread to the West as far as Morocco, and to the East as far as the Middle East, India and Southeast Asia.
Henna body decoration is generally practised on festive occasions, religious ceremonies and, most notably, weddings. In ali cultures that practise henna painting it is the hands and feet that are commonly decorated; for weddings the designs can extend onto the arms and legs. For Islamic, Sephardic Jewish and Hindu marriages, brides, and sometimes also grooms, are adorned with patterns which are thought to bring good fortune. In some places it is believed that the deeper the hue of the henna, the happier the newly married couple will be.
Design motifs vary from culture to culture. For instance, in line with generai Islamic doctrine, which excludes the depiction of people and animals, North African henna designs tend to be geometric or composed from highly stylized flowers. In the Middle East fiorai compositions also prevail. In some parts of Saudi Arabia large areas of the hands and feet are simply coloured with henna without any decorative motif.
Lawsonia inermis, hina e mehndi sono rispettivamente il nome latino, arabo e indi per una pianta di media grandezza dai fiori bianchi che cresce in Nord Africa, in Medio Oriente, in India e nel Sud Est Asiatico. A questa pianta sono attribuite molte proprietà medicinali, come ad esempio contro malattie della pelle, contusioni, tricotizia, mal di testa e mal di gola. Le sue foglie hanno un effetto rinfrescante sulla pelle e sono spesso usate come ingrediente in olii profumati e pomate. La sua applicazione piú nota è però probabilmente quella di tintura naturale di colore rosso-bruno. Per secoli questa pianta è stata impiegata per la tintura di cotone, lana e seta e continua ad essere molto popolare come tinta per capelli e come colore per decorazioni sul corpo, soprattutto su mani e piedi. Questa pianta è attualmente meglio conosciuta con il suo nome arabo, henné.
Non si hanno notizie certe su quando e da dove sia originato l'utilizzo dell'henné per decorazioni corporee ma è evidente che si tratta di una pratica molto antica. In Egitto ne sono state trovate tracce su mummie vecchie di cinquemila anni ed in India sono state scoperte pitture rupestri raffiguranti una principessa con all'henné su mani e piedi. Si dice che il profeta Maometto avesse la barba tinta con l'henné. La teoria piú comune è che l'applicazione dei disegni con l'henné sia originaria dell'Egitto e che da lì l'uso si sia diffuso raggiungendo il Marocco ad ovest ed il Medio Oriente, l'India ed il Sud Est Asiatico ad est.
Generalmente le decorazioni sul corpo eseguite con l'henné vengono appl icate in occasioni festive come le cerimonie religiose, le feste in genere e specialmente i matrimoni. In tutte le culture che conoscono i disegni all'henné, sono generalmente le mani ed i piedi ad essere decorati, tuttavia per i matrimoni possono esser applicati anche sulle braccia e sulle gambe. Nei matrimoni islamici, ebrei spagnoli ed indú le spose e a volte anche gli sposi sono decorati con disegni di buon auspicio. In alcuni luoghi è credenza che la maggiore profondità del colore dell'henné determini la maggiore felicità della nuova unione.
I disegni applicati variano molto da cultura a cultura. Ad esempio, in linea con i comuni ornamenti islamici dove si esclude la rappresentazione di persone e animali, i disegni all'henné del Nord Africa tendono ad essere geometrici o composti da fiori estremamente stilizzati. Anche in Medio Oriente prevalgono le intricate composizioni floreali. In qualche zona dell'Arabia, d'altra parte, ampie aree delle mani e dei piedi sono colorate con henné senza uso di veri disegni. I disegni indiani tendonoo ad avere un tema centrale solitamente disegnato all'interno di un rettangolo, un quadrato o un cerchio a loro volta circondati da una miriade di minuscoli disegni che coprono completamente le mani, i polsi, i piedi e le caviglie. I motivi sono presi da tutto il vasto vocabolario ornamentale indiano: fiori Moghul, decori Paisley, complicati viticci, stelle, rampicanti, spirali, foglie, quadretti, gocce d'acqua, onde ecc.. Molto spesso questi disegni molto dettagliati danno l'impressione di guanti merlettati. Oltre a questi piccoli disegni ripetitivi vengono spesso usati anche motivi e figure piú grandi come ad esempio: fiori di loto, manghi acerbi, ventagli, elefanti, farfalle, pesci, pappagalli, pavoni, caramelle e strumenti musicali tradizionali. Altri disegni invece vengono eseguiti come imitazione di gioielli indiani. Addirittura gli orologi sembrano essere inclusi in questa tipologia di disegni.
Le dita sono ricoperte con speciali motivi lineari (pagine 50-7, 179-83) e le punte e dita possono essere immerse nell'henné, anche le unghie sono colorate. Motivi orlati (pagine 58-9) sono applicati intorno ai polsi, alle caviglie e sotto la pianta dei piedi. Disegni dipinti sulle mani destra e sinistra a volte possono essere complementari nel senso che entrambe le mani formano un'unica immagine (pagine 24-5). In qualche caso i disegni possono specchiarsi a formare un uccello o un cuore o, in altri casi, diversi disegni possono essere usati sulla mano destra e sinistra (pagine 25 e pagina 14 (a destra)). Vengono dati anche esempi di disegni per le mani che accompagnano disegni per i piedi (pagine 140-53, 197-201).
Per le cerimonie nuziali vengono utilizzati disegni specifici e possono essere simboli tradizionali come la portantina dove la sposa è portata dalla sua casa alla casa del suo sposo (pagine 48, 132), la brocca contenente l'acqua santa usata in cerimonie nunziali (pagine 12-3, 133), immagini della sposa e testimone (pagine 49, 134-9), il pavone , simbolo d'amore, o la svastica, simbolo di prosperità . Sebbene sia piú frentemente solo la mano della sposa ad essere decorata con l'henné, in certe regioni del Bangladesh e del Kashmir anche le mani dello sposo sono decorate con motivi riservati agli uomini.







HENNA DESIGNS

editore PEPIN
edizione 2002
pagine 232
formato 22x22
brossura
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

17.50 €
17.50 €

ISBN : 90-5496-068-X
EAN : 9789054960683

 
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