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IL PORTARCHIBUGIO
Romanzo storico (1610)
«Con Il portarchibugio [apparso nel 1910] il sorriso scherzoso sale all'ironia pungente, lo stile diviene più sobrio e adeguato, la parte fatta alle classi inferiori più equa. Il soggiorno torinese del Cavalier Marino è pretesto ad amorose e buffe rivalità di anziane damigelle, e un giovanissimo idillio accompagna in sordina le schermaglie politiche franco-ispane di Carlo Emanuele I, culmin(mti nel trattato del 1610 con Enrico IV, patto che il pugna'e di Ra:aillac rese inutile (le pagine in cui il Duca è costretto 3 rimetter la maschera sono tra le più animate e felici del Gramegna). Compaiono le belle dame, i gentiluomini, e lo spunto ridevole si raffina. («Egli si persuase subito che, se voleva essere felice, doveva obbedire ciecamente alla moglie, — e fu felice »).
Così Arrigo Cajumi parla del presente romanzo nel breve saggio dedicato, nel 1923, al «romanziere piemontese » Luigi Gramegna di cui già erano progressivamente apparse numerose opere letterarie: Monsù Pingon e I dragoni azzurri nel 1906, Il Tesoriere del Duca nel 1908, i tre romanzi scritti prima de Il portarchibugio; cui seguirono Il Castello di Rouvres nel 1911, Il cicisbeo e Fides nel 1912, Corte gioconda nel 1913. Al momento in cui l'illustre critico scriveva era appena uscito Epidemia d'amore ed erano ancora inediti: La strega, La sibilla del Re, Occhio di gazzella, Il barbiere di Sua Altezza, I due droghieri
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INDICE

AVVERTENZE

CAP. I — Il telescopio di don Tognino Parentani
» II - Come fosse Piazza Castello nel 1610
» III - Nel quale un superuomo dà preziosi consigli d'arte e d'amore
» IV Quali gravi conseguenze producesse la distrazione del Cavaliere
» V - La giornata di Carlo Emanuele I
» VI - Il Parco -- Il popolo di Torino — Pane, vino e tamburino
» VII -- In cui don Alonso riconosce l'intelligenza del suo portarchibugio
» VIII Come don Alonso, a prezzo del proprio sangue, arrestasse un assassino
» IX -- Dove don Alonso, versando ancora il proprio sangue, salva senza saperlo la vittima del Murtola
» X — Pentimento del reo e magnanimità della vittima
» XI — Il duca di Savoia chiede un convegno al re di Francia
» XII -- Quali inconvenienti possano nascere dallo spegnersi di una candela
» XIII In cui trionfa la diplomazia di Tino e fa fiasco quella di don Alonso
» XIV -- Le delizie di Millefonti ed i sospetti della marchesina
» XV -- Dove si prova che, contro la comune opinione, l'amore divide e l'odio unisce
» XVI — Perchè don Cisco si decidesse a disturbare Bagatto
» XVII — Miraflores e Villa Diana
» XVIII La grande rivista del 26 aprile 1610
» XIX -- Come don Cisco, giunto a Villa Diana su Bagatto, ne salva senza saperlo la vittima del Murtola
» XX - I pellegrini al Santuario di Bruzolo
» XXI --- Volpe di Piemonte e volpe di Guascogna
» XXII -- Nel quale Tino conosce di qual sete soffrisse il Duca e riceve il meritato guiderdone
» XXIII Dove zia Gonda sorprende un gatto che stava divorando un topolino
» XXIV - Il Gran Priore a Madrid, le Infanti in convento ed altri in altri siti
» XXV - Le delusioni di donna Sarocchi, il granchio di don Tognino e lo scacco di nonna Gonda
» XXVI - Come Carlo Emanuele gettasse la maschera e dovesse subito rimetterla

Epilogo
Protagonisti e note storiche
Note topografiche
Note iconografiche
Note bibliografiche




Luigi Gramegna

IL PORT ARCHIBUGIO

editore VIGLONGO
edizione 1965
pagine 400
formato 15x22
brossura con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

15.00 €
15.00 €

ISBN :
EAN :

 
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