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GRAMMATICA DELLA LINGUA PIEMONTESE
Nozioni di grafia e morfologia
LA LINGUA PIEMONTESE
Definizione preliminare


Il Piemontese fa parte della branca occidentale delle lingue neolatine; l'italiano, invece, appartiene alla branca orientale.
Il Piemontese si parla quasi ovunque nella regione dello Stato italiano denominata Piemonte. In qualche vallata occidentale la nostra lingua è parlata a fianco dell'occitano e del franco-provenzale.
Il dominio Piemontese può essere suddiviso in due grandi aree dialettali: quella occidentale, molto omogenea, e quella orientale, più frammentata.
Per lingua Piemontese si intende il linguaggio emerso verso la metà del Seicento, e che affonda le sue radici negli idiomi del Piemonte occidentale – che sono quelli più lontani dall'italiano – per quanto concerne la morfologia; questo tipo linguistico, arricchito nel lessico da parole provenienti dai quattro angoli del Piemonte, ha preso piede abbastanza velocemente, diffondendosi innanzitutto come idioma di scambio commerciale e di qualunque rapporto fra i cittadini del nostro Paese – senza dimenticare che, almeno come lingua dell'esercito, si era diffuso anche in Val d'Aosta (dove è ancora parlato), arrivando addirittura a penetrare in Savoia e a Nizza Marittima.
Fino al secolo XVII la pur abbondante letteratura Piemontese si presentava alquanto slegata, poiché era espressa nei vari idiomi locali; con la nascita della lingua comune assistiamo allo sviluppo di una letteratura unitaria a carattere nazionale: a partire dalla fine del Seicento, cominciando da G.B. Tana (1649-1713), il Piemontese diviene il mezzo di espressione di una splendida produzione che conosce la propria età dell'oro nel secolo XVIII, con le opere di I. Isler (1702- 1788), Ventura Cartiermetre (1733-1777) e soprattutto con E.I. Calvo (17731804).
Nel 1783 si stampa la prima grammatica Piemontese, grazie agli sforzi del medico M. Pipino; le norme grafiche descritte in quell'opera e perfezionate nel 1784 da G. Gaschi (1727-1804) sono ancora in uso oggi, con poche variazioni.
Si può dunque affermare che sul finire del XVIII secolo il Piemontese si presenta come una lingua matura e dinamica, e l'Ottocento vede una crescita incredibile del numero degli autori che la adoperano; fra i più celebri possono essere ricordati A. Brofferio (1802-1866) e N. Rosa (1803-1862).
Quel secolo segna inoltre la nascita del romanzo in Piemontese; infine ricordiamo che nel 1834 i Valdesi stampano a Londra il Nuovo Testamento e i Salmi di Davide tradotti in lingua Piemontese.
Dopo alcuni decenni di decadenza in seguito alla cosiddetta unità d'Italia, la nostra letteratura, che pareva destinata a una decadenza inarrestabile, rinasce; pietra miliare di questa risurrezione è la fondazione della Companìa dij Brandé (1927), movimento letterario animato da Pinin Pacòt (1899-1964) che realizza l'unità grafica della lingua sulla base della tradizione secentesca e che avvia una fioritura assai efficace di poesia e di prosa.
Oggi il Piemontese ha raggiunto un grado di elaborazione piuttosto alto per una lingua minoritaria, e una delle prove di ciò è l'esistenza di una prosa non solo critica e giornalistica, ma anche scientifica, dal momento che diversi studiosi hanno fatto e fanno uso della nostra lingua per comunicare i risultati delle loro ricerche.
Una letteratura in Piemontese si è svegliata anche in Argentina, dove i figli e i nipoti degli immigrati del nostro Paese parlano e scrivono - seguendo la stessa grafia generalizzatasi in Piemonte.
Infine occorre sottolineare che i Piemontesi possiedono in generale una coscienza piena e profonda di parlare una lingua assai diversa dall'idioma di Stato, tant'è vero che è popolarmente diffusa l'opinione che il Piemontese sia più vicino al francese che all'italiano (convinzione non errata, almeno sotto certi aspetti).
Tutti gli studiosi più importanti, seri e famosi non hanno alcuna difficoltà a riconoscere che il Piemontese è una lingua totalmente indipendente dall'italiano e dai suoi dialetti, e che in virtù della sua originalità e vitalità certamente merita di sopravvivere.
INDICE

Introduzione linguistica
Grafia e fonetica


Capitolo 1
1.1 Alfabeto
1.2. Vocali
1.3 Accento
1.4 Le consonanti
1.5 La sillaba "ai"
1.6 Dittonghi, iati e trittonghi
1.7 La "e" prostetica
1.8 I1 trattino
1.9 Conclusioni su grafia e fonetica Esercizio n. 1
Morfologia

Capitolo 2
L' ARTICOLO
2.1 L'articolo determinativo
2.2 L'articolo indeterminativo

Capitolo 3
LE PREPOSIZIONI
3.1 Le preposizioni semplici
3.2 Le preposizioni articolate
3.3 Esempi di uso delle preposizioni con l'articolo indeterminativo
Esercizio n. 2

Capitolo 4
IL SOSTANTIVO
4.1 II sostantivo
4.2 Formazione del femminile
4.3 Plurale di nomi e aggettivi
4.4 Nomi alterati
Esercizio n. 3

Capitolo 5
GLI AGGETTIVI
5.1 Aggettivi qualificativi
5.2 Aggettivi possessivi
5.3 Aggettivi dimostrativi
5.4 Aggettivi indefiniti
5.5 Aggettivi interrogativi
5.6 Aggettivi numerali
Esercizio n. 4

Capitolo 6
I PRONOMI
6.1 Pronomi personali soggetto
6.2 Pronomi verbali
6.3 Pronomi personali complemento
6.4 Pronomi riflessivi
6.5 Osservazioni sui pronomi personali
6.6 Gruppi pronominali
6.7 Pronomi verbali interrogativi
6.8 Pronomi dimostrativi
6.9 Pronomi possessivi
6.10 Pronomi relativi
6.11 Pronomi interrogativi
6.12 Pronomi indefiniti
Esercizio n. 5

Capitolo 7
IL VERBO
7.1 Le tre coniugazioni regolari
7.2 I verbi ausiliari
Esercizio n. 6
7.3 Verbi di prima coniugazione
7.4 Verbi di seconda coniugazione
7.5 Verbi di terza coniugazione
7.6 Forma passiva
7.7 Forma riflessiva
7.8 Osservazioni in generale sui verbi
7.9 Osservazioni sui verbi regolari della prima coniugazione
7.10 Osservazioni sui verbi regolari della seconda coniugazione
7.11 Verbi impersonali
7.12 Coniugazione interrogativa
7.13 Coniugazione negativa
7.14 Coniugazione interrogativo-negativa
Esercizio n. 7
7.15 Verbi irregolari della prima coniugazione
7.16 Verbi irregolari della seconda coniugazione
7.17 Irregolarità dei verb fosonant
7.18 Verbi irregolari della terza coniugazione
Esercizio n. 8

Capitolo 8
LE PARTI INVARIABILI DEL DISCORSO
8.1 La congiunzione
8.2 Gli avverbi
8.3 L'interiezione
Esercizio n. 9
8.4 Particolari locuzioni avverbiali ed espressioni idiomatiche e sintattiche proprie della lingua piemontese

Travaj
Breve glossario italiano-piemontese
Bibliografia




Michela Grosso

GRAMMATICA DELLA LINGUA PIEMONTESE - Grosso

editore LIBRERIA PIEMONTESE
edizione 2002
pagine 162
formato 15x21
brossura
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

10.00 €
10.00 €

ISBN :
EAN :

 
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