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NON INTENTIONAL DESIGN

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Il design deve riconoscere gli equivoci, l'uso improprio e gli errori delle persone quali fonte d'innovazione e per il miglioramento della molteplicità culturale (tratto da:prima dichiarazione al Summit sul Design di St. Moritz).

NID – LA TRASFORMAZIONE QUOTIDIANA DEL DISEGNO

Non Intentional Design (NID) è un concetto da noi inventato e non ancora entrato nel linguaggio comune (forse lo farà dopo la pubblicazione di questo libro). La denominazione NID indica la trasformazione quotidiana dell'esistente: il NID si occupa di norme che vengono trasformate ab-norma: quotidianamente, ovunque e per qualsiasi cosa. Si tratta dell'impiego, dell'utilizzo di oggetti già esistenti: la sedia si trasforma (anche) in guardaroba, in una superficie portaoggetti, in una scala o - ad esempio con dei libri impilati sulla seduta - in una sedia per bambini; i fermagli ben si prestano per la pulizia delle unghie così come per estrarre CD dal computer; grazie ai magneti, il frigorifero si trasforma in una bacheca; le scale non esistono solo per superare dislivelli, ma allo stesso tempo sono anche panchine e rampe per lo skateboard; i vasetti di marmellata e di senape ospitano matite e penne; le scatole di cartone si trasformano in mensole, il sentiero battuto accorcia la strada... Gli esempi si potrebbero protrarre all'infinito: provate voi stessi a guardare il vostro salotto, la cucina o la vostra scrivania in base a questa prospettiva; non sarete certo un'eccezione: anche voi siete un „tipo NID", come noi tutti.
Il Non Intentional Design conferisce alle cose apparentemente univoche un'essenza multiforme, implica una trasformazione, abbina nuove funzioni grazie ad argute invenzioni. Il NID nasce da situazioni di carenza, dal desiderio di comodità, dalla voglia di giocare; spesso è reversibile, a volte viene conferito al prodotto anche uno scopo nuovo, definitivo. Il NID non vuole creare forme nuove, e neanche un nuovo design; viene solo utilizzato, è utile, produce il nuovo o sostituisce il vecchio. Il NID potrebbe farci risparmiare soldi e arrabbiature facendo aprire gli occhi ai professionisti del design e offrendo loro una percezione più sensibile dei desideri della loro clientela.
Nell'utilizzo si rivela infatti la molteplicità culturale del mondo dei prodotti, altrimenti globalmente organizzato e sempre disponibile. Sarebbe proprio ora di prendere atto di tutte le nuove invenzioni in tutto il mondo di oggetti comuni, ma allo stesso tempo così avvincenti: allora il NID restituirebbe alle persone la possibilità di disporre, consapevolmente e autonomamente, del mondo degli oggetti.

Non Intentional Design defies all standards, is subversivley and beautiful and part of all cultures. The book shows, how people can modify very banal things due to creative use. NID deals with norms which are "abnormally" transformed - every day, everywhere, by everyone. It is about the use and the exploitation of objects already designed. Amazing, funny and inspiring things arise, and a totally new point of view on well known workaday things evolves.





Uta Brandes - Michael Erlhoff

NON INTENTIONAL DESIGN

editore DAAB
edizione 2006
pagine 0
formato 16x18
hardcover
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

14.95 €
14.95 €

ISBN : 3-937718-93-1
EAN : 9783937718934

 
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