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| DUE NOTTI DI GHIACCIO Nel Parco del Gran Paradiso |
| Spesso i libri di montagna trattano di avvenimenti eclatanti o di scalate estreme dove emergono individualità che non conoscono limiti nella abusata «sfida con se stessi». La realtà invece è fatta di persone che hanno vissuto e vivono a contatto della natura e della montagna per scelta o per l’inevitabile fuire del loro destino. È fra queste esistenze vissute un po’ «ai margini» che si svolge la storia tracciata in questo racconto. Attraverso la descrizione di avvenimenti accaduti all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, l’autore ha voluto raccontare la non facile vita dei guardaparco di un tempo e gli aspetti di un lavoro duro ma pieno di fascino e di valore sociale. Se noi tutti oggi, costretti a vivere in luoghi sempre più poveri di natura, possiamo godere delle bellezze di un ambiente naturale ricco di animali come il Parco del Gran Paradiso, lo dobbiamo principalmente a quelle generazioni di valligiani che dagli anni del dopoguerra in poi decisero di diventare guardaparco e garantire la protezione della fauna selvatica e del territorio. Su questa linea conduttrice si innesta l’esperienza personale dell’autore, coinvolto alla fne degli anni ’80, in una operazione di soccorso sul ghiacciaio del Money nell’alta valle di Cogne. |
 
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