| Questo 
          è un libro di storia.Scritto dalle fotografie.
 E Mario Tible non è uno storico, un professore, un letterato; 
          ma è un uomo che viaggia, guarda e capisce. E scrive fotografando: 
          ecco la storia.
 Quella di ieri e quella - molto simile - di oggi.
 La storia del continente più difficile da comprendere tanto da 
          essere, per noi, ancora misterioso da cinque secoli; ed il più 
          sconosciuto anche se frugato, visto, analizzato, occupato, usato, sfruttato, 
          banalizzato, travisato. Contiene di cui si ignora la storia e in cui, 
          paradossalmente, essa nasce, perchè vi nasce l'uomo.
 Libro fotografico; apparentemente il più facile dei libri. In 
          realtà il più arduo da interpretare perchè ogni 
          pagina non ha un tempo di lettura. Può essere sufficiente un'occhiata; 
          può non bastare un'ora. Occorre guardare, fissare, pensare.
 Per Mario Tible è stato il tempo di un "clic", a volte 
          fuggevole, nascosto, improvviso. Per chi guarda (o legge!) lo stesso 
          tempo lievita, gonfia, si ferma: e si fa storia, l'ignota, imperscrutabile, 
          perenne storia dell'Africa.
 
 
 ccccccccccccc***
 
 Perchè a me l'onore, di questa prefazione?
 Per una consonanza di pensiero e di nostalgia, di ricordi e di ricerca 
          che mi accomuna all'autore per scelta e ansia di conoscenza e di comprensione.
 Eppure, pur anelando, non riusciremo mai a concludere: anche noi, come 
          da secoli migliaia di europei, sfioriamo l'Africa senza penetrarla, 
          ne siamo affascinati ed attratti senza possederla, ne intuiamo la profondità 
          senza discendervi.
 Cosa mi abilita a scriverne, oltre l'amicizia e la stima per Mario Tible? 
          Le mille giornate tra savana e deserto, l'infinità delle piste 
          percorse, la fuga della polvere nel vento e la inesausta sete di spazio. 
          Ognuno per conto proprio, entrambi con gli stessi sentimenti.
 E poi la possibilità di misurarsi, come solo in Africa accade: 
          dove l'uomo è piccolo, infinitesimo, trascurabile essere tra 
          gli altri esseri, tipo di animale tra tanti animali, nulla più 
          che un'esistenza tra infinite esistenze, passaggio senza traccia nè 
          impronta.
 La nostra importanza, o ritenuta tale, svanisce. Ci si misura con l'ambiente: 
          e si percepisce la propria irrilevanza.
 Questo il "mal d'Africa"? Forse, una cura depressiva, un monito 
          a non ritenersi nulla più di un nulla.
 E, forse, un inconscio ricordo della nostra partenza: tra australopiteco 
          ed ominide, un po' di carponi ed un po' eretti, iniziavamo il cammino 
          verso il pensiero e le scoperte e i cieli stellati sopra di noi e l'autocoscienza.
 Di là prese avvio la strada della logica, la meditazione, l'elaborazione, 
          ogni volta commistione di grandezza e di ferine ricadute nella violenza, 
          nella presunzione, nella simulazione. Storia dell'uomo, unico animale 
          che si è armato e che ha teorizzato l'uccisione. Nasce là 
          in Africa.
 [..]
 
 GIANNI VERCELLOTTI
 
 
 
 
 | INDICE
 Il mare, le barche, i pescatori
 
 La vita lungo i fiumi
 
 Deserti, savane, montagne
 
 Nei villaggi, ul quotidiano, le feste
 
 La religione, le moschee, le chiese, la preghiera
 
 Il lavoro degli artigiani, il mercato
 
 La maternità, i bambini, le donne
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            | Mario Tible 
 OCCHI NERI
 
 editore L'ARTISTICA
 edizione 2003
 pagine 238
 formato 25x33
 cartonato con sovracoperta
 tempo medio evasione ordine
 2 giorni
 
 
 50.00 €39.90 €
 
 ISBN : 88-7320-074-5
 EAN  :
 
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