| Nella serie dei romanzi storici di Luigi Gramegna questo « Occhio di Gazzella », per cronologia della materia illustrata, segue « La Sibilla del Re » (1494-95) e precede immediatamente «Il Tesoriere del Duca» (1536): con quest'ultimo ha addirittura in comune uno dei protagonisti principali, cioè proprio quel Catello Brocchieri, simpatico nelle sue stranezze e nel suo spirito avventuroso, studente da anni fuori corso e burattinaio per vocazione, che finì per diventare sul serio Tesoriere dello squattrinato Duca di Savoia. Nel 1923, quando Arrigo Cajumi scrisse sul romanziere piemontese il breve ma lucidissimo saggio apparso nelle colonne della « Stampa », « Occhio di Gazzella » non era ancora pubblicato, sebbene avesse già ben chiaro il suo posto nel quadro generale della serie di romanzi in corso di completamento.
 Apparve qualche tempo dopo, in due volumi, per i tipi di Alberto Giani, si esaurì ma tardò la seconda edizione fino al 1947, nella nostra serie finalmente completa dei romanzi gramegnani. Questa di oggi, riveduta ed annotata, è quindi la terza edizione.
 La truce storia della bellissima Bianca di Challant, dallo sguardo languido e maliardo,
 ma arida d'affetti
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 | INDICE 
 AVVERTENZA	dell'Editore
 
 CAP. I.	- I favoriti di Francesco I re di Francia
 e	l'odio	contro	l'Italiana
 »	II.	- Nel quale si fa conoscenza col Cavaliere senza macchia e senza paura
 »	III.	- Non compiangere chi muore per la 
sua	Patria
 »	IV.	- Quello che (allora) accadeva ai falsificatori di derrate
 »	V.	- Come Cristoforo fosse ricevuto nel palazzo Balbo
 »	VI.	- Dove Catello conduce Cristoforo fra le sue conoscenze del Ghetto e dello Studio
 »	VII.	- In cui Cristoforo compie gli estremi
 desideri del buon Cavaliere
 »	VIII.	- Che cosa sarebbe il mondo se non esistesse la donna
 »	IX.	- Come Cristoforo s'accorge che la contessa Challant è infelice
 »	X.	- Occhi di gazzella
 »	XI.	- Come gli Imperiali, dopo spolpata la provincia, si proposero di scorticare la
 »	XII.	In qual modo la contessa di Challant
 provocasse un duello e come lo evitasse
 »	XIII.	Come e perché gli Imperiali abbando-
 nassero Torino e il Piemonte
 » XIV.	Nel quale Catello espone i propri titoli
 di nobiltà
 »	XV.	Come Catello dimostrasse che nessuno
 è utile se non dopo morto
 »	XVI.	Da cui si conosce per qual ragione la
 Certosa di Pavia non era ancora terminata.
 »	XVII. Come Rina 
cadesse da 
una grande speranza nella più disperata angoscia
 »	XVIII.	Dove si vede Catello suscitare e spegnere una rivoluzione
 »	XIX.	Mentre Golia va in cerca del gelso,
 Catello parte in cerca del cadavere di Cristoforo
 »	XX.	 Catello alla tomba di Cristoforo
 » XXI.	 Nel quale si assiste ad una gara di
 canto e suono fra Catello ed il celebre
 Aretino
 »	XXII.	- In cui il Re di Francia confronta il
 vino di Strevi con quello di Cahors
 »	XXIII.	- Come un Capo tedesco trovasse la morte nel proprio bicchiere
 »	XXIV.	Quali informazioni avesse Catello da
 Arduino Valperga intorno alla contessa
 Challant
 »	XXV.	Catello giunge a Milano e scende al
 Peperone Rosso
 »	XXVI.	Un asino muto, un nido di calabroni e
 la bella armorara di Via Santa Maria Segreta
 »	XXVII.	Come Cristoforo accogliesse la proposta della contessa di Challant
 »	XXVIII.	Catello manda un biglietto al senatore Balbo, poi se ne pente
 »	XXIX.	Nel quale Catello giura che strozzerà
 Cristoforo colle proprie mani
 »	XXX.	- Mongioia! San Dionigi! Savoial
 »	XXXI.	- In cui Catello assume l'ufficio di infermiere del Re di Francia
 »	XXXII.	Nel quale Catello rivede la contessa
 di	Challant
 XXXIII.	Dove Catello proclama Cristoforo il
 più fortunato dei bricconi
 
 EPILOGO
 PROTAGONISTI E NOTE STORICHE
 NOTE ICONOGRAFICHE
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            | Luigi Gramegna 
 OCCHIO DI GAZZELLA
 
 editore VIGLONGO
 edizione 1974
 pagine 382
 formato 15x22
 rilegato con sovracoperta colori
 tempo medio evasione ordine
 ESAURITO
 
 
 17.00 €17.00 €
 
 ISBN :
 EAN  :
 
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