Nel
duemila il Politeama compirà cento anni. Un secolo, a ben pensarci,
è un periodo di tempo abbastanza breve: nonostante ciò, i
cento anni di questo Teatro sono stati importanti per la nostra città.
Basta esplorare la memoria storica braidese - con il rigore e con la passione
di Cetta Bernardo, in questo libro - per comprendere come il Politeama Boglione
sia stato una componente vitale della comunità e uno strumento indispensabile
per la sua crescita culturale.
In un secolo, infatti, molte sono state le rappresentazioni di opere liriche
e di prosa, molti grandi artisti hanno calcato le sue scene: Salvo Randone,
Tino Buazzelli, Giulio Boselli, Tino Carraro, Gianni Santuccio, solo per
fare dei nomi. E non va dimenticata la vocazione locale di questo teatro,
che ha ospitato le recite di tante compagnie teatrali dialettali, a Bra
sempre numerose e vivaci.
Anche la diffusione del cinema è passata attraverso questa sala:
qui sono nate le rassegne cinematografiche cittadine, che nel tempo si sono
affermate per la qualità ed intelligenza di proposte e che qui devono
tornare a svolgersi.
Certo la storia del Politeama Boglione è anche storia di polemiche
(fin dall'inizio della sua costruzione), di interventi discussi, di radicali
trasformazioni delle sue strutture interne. Purtroppo è anche la
storia di una forzata chiusura che si protrae da oltre un decennio, imposta
dallainadeguatezza di alcune parti dell'edificio e degli impianti alle norme
di sicurezza.
L'Amministrazione Comunale sa quando i braidesi siano legati al loro teatro
e ravvisa nell'inizio dei lavoratori di restauro uno dei suoi obbiettivi
più ambiziosi.
Per questa ragione, ho accolto con sollecitudine la proposta del Comitato
per il restauro del Politeama di bandire un concorso di idee per un progetto
di ripristino ed è pronta a passare dalle parole ai fatti. Ma è
evidente che un'operazione così impegnativa renderà necessario
l'intervento di altri enti, pubblici e privati, e dovrà consultare
sulla partecipazione attiva della cittadinanza, che già per altre
iniziative ha dato prova di sapersi mobilitare.
La pubblicazione del libro di Cetta Bernardo ha anche lo scopo di far nascere
attorno a questa avventura il sostegno della città che, attraverso
il completo recupero del Teatro, confermerà la propria, originale
vocazione culturale.
Possa dunque il ricordo della gloria passata del Politeama incitare i braidesi
a fare sì che per il loro Teatro, compiuti i cento anni, alla svolta
di un nuovo secolo, sia riservato un futuro altrettanto glorioso.
FRANCESCO GUIDA
sindaco di BRA |
INDICE
La donna è mobile, qual piuma al vento...
Storia di unteatro mancato
Theatra Sabaudiae
Un teatro fallito: il Medoni-Sorba
Preludi alla scena: caffè e teatrini
Un lascito "rivoluzionario"
Vicissitudini di un progetto
"Il paese dei campanelli": l'opera e l'operetta
"Balli in maschera"
Carnevali d'antan: bianchi, rossi e gialli
Un repertorio "variatissimo": drammi, farse, commedie in italiano
e dialetto
Maschere di regime: il ventennio fascista
La "gloriosa"
Filodrammatica braidese
Antonio Gandino ed Eugenio Scalarandis: poeti prestati al teatro
Ripresa e metamorfosi: il dopoguerra
Fra ricordi e speranze
APPENDICE
La vertenza Comune-Sorba
Circolo filodrammatico e filarmonico braidese
Il teatro secondo le intenzioni del progettista, arch. Achille Sfondrini
Schema Regolamento Politeama
Perizia di stima di oggetti
Possibile sistemazione del teatro
La Filodrammatica
Bibliografia
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Cetta Bernardo
PALCOSCENICO DI RICORDI
editore L'ARTISTICA
edizione 1996
pagine 254
formato 17x24
legatura in brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
21.00 €
21.00 €
ISBN :
EAN :
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