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| IL PITTORE E L'INGEGNERE disegni per una biografia |
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Nota del curatore Il pittore e il committente scrittore, ecco il significato più autentico di questo volume, che ripropone in termini di "racconto illustrato" i disegni che Massimo Quaglino realizzò su ordinazione dell'ingegner Bonadé Bottino per le sue pagine di memorie. Via via che i suoi ricordi si fissavano sulla pagina dattiloscritta, l'ingegnere, figlio di un epoca che stava scoprendo l'importanza dell'immagine con l'avvento del cinema e della fotografia, sentiva l'esigenza di affidare il tratto sapiente di Quaglino la testimonianza visiva dei momenti salienti della sua vicenda biografica. Ecco, allora, nascere dalla matita del pittore l'intreccio narrativo che lega la cascina dell'infanzia di Rivalba, ai riti della Torino dal primo Novecento, ai luoghi deputati delle buone e meno buone frequentazioni torinesi al momento della giovinezza, fino agli anni della prima guerra mondiale e a quelli seguenti del farsi uomo nell'epoca della nuova imprenditoria industriale e di epiche lotte sociali. In altre pagine di questo volume Marco Vallora parla del valore artistico di questi disegni e Diego Novelli del fascino di queste memorie. In questa breve nota si vuole presentare al lettore il senso preciso di questo libro di immagini e didascalie tratte dalla narrazione di Vittorio Bonadé Bottino, nella sua autobiografia appena pubblicata da Bompiani con il titolo Memorie di un borghese del Novecento a cura di Laura Lepri. I due volumi sono strettamente legati l'uno all'altro. Siamo nell'epoca della "Domenica del Corriere", dei giornali illustrati, di quando i fatti della cronaca nera, venivano affidati alla matita e ai colori vivi dei vari Molino, Boccasile, Novello, e anche la pubblicità, la propaganda, e i "quadri" del cinema, riproducevano "scene", volti di attori, oggetti di consumo, con tecniche di "realismo pittorico", creavano la comunicazione, e quindi le prime mitologie per il grande pubblico, di massa, come si dirà dopo poco tempo. In modo rigoroso e colto, unendo arte e letteratura, le intenzioni del pittore e dell'ingegnere furono appunto quelle di stabilire con il lettore una duplice comunicazione che, con la visualizzazione della pagina, lo mettesse al centro dei fatti di cui si narrava. [..] |
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