| PREMESSA 
 Gli scritti sui ponti di Torino hanno accompagnato l'estendersi della città  oltre il Po e la Dora dall'Ottocento a oggi. L'attenzione per la storia, il  paesaggio, i beni culturali, e la loro stessa attualità di metafore, positive e  propositive, sollecitano la curiosità per questa sorta di costruzioni,  rilevanti in sé e determinanti per gli insediamenti e la formazione del  territorio. Quotidianamente attraversati e familiarmente sconosciuti,  esistenti, esistiti, o proposti, sintesi di esperta tecnica e non effimero  gusto nel contesto della cultura europea, alcuni fra i ponti torinesi  afferiscono a buon titolo alla storia dell'architettura e alla storia del  costruire per qualità intrinseche, e tutti si rapportano con la città in  relazioni tuttora in divenire. Le loro presenze testimoniano le esperienze, le  attese, le risorse dei loro tempi, documentate da due secoli di guide,  monografie, cronache, che ne illustrano immagini, date, aneddotica. Gli  strumenti tecnici di cui disponiamo oggi possono saggiare la loro consistenza e  verificare la loro rispondenza a sollecitazioni sovente molto maggiori di  quelle prevedibili ai tempi della loro costruzione, delinearne la conservazione  e il restauro, verificarne la compatibilità con esperienze e normative, ma ciò  che può restituirli parimenti al loro tempo e al nostro quali beni culturali e  prospettarli meritatamente al confronto con l'arte, nel suo patrimonio e nel  suo divenire di là dall'ambito localistico, è l'attenzione alla loro storia e  alle loro motivazioni.
Si tratta inoltre di rendere il dovuto merito alle opere di ingegneri  che, di là dalle imprese di "guerrieri e poeti" , hanno avuto  "come primo obiettivo il progresso delle arti e la prosperità della loro  patria e il far partecipi le classi inferiori degli agi e delle comodità della  vita" (ClaudeLouis Navier, Éloge historique de M.Gauthey, 1809). Si tratta  di partecipare al loro apprezzamento e all'assicurare la durata di architetture  esemplari, tuttora efficienti nelle funzioni loro compatibili e talora oltre  quelle prevedibili ai loro tempi, salvaguardandole dall'oblio di saperi talora  estranei alla pratica corrente e riconoscendo quella prova dei secoli, che le  ha temprate per virtù e per fortuna.
 | INDICE 
 Premessa
     
        I ponti del territorio torinese
        L'antico ponte sul Po 
        Il ponte per la Capitale del Regno di Sardegna 
        Le innovazioni dell'arte
        Turin ville impériale
        Il ponte napoleonico .
      Caratteri storico-costruttivi, tipologici, compositivi  del ponte
        Il ponte nell'innovazione dell'arte e del territorio
 Dal progetto alla realizzazione
        Il ponte,  il fiume, l'integrazione alla città del paesaggio collinare
        Integrazioni  e trasformazioni
        La  diga Michelotti
        Il ponte  sulla Dora Baltea presso Rondissone
        Valicare la  Dora: dall'Impero alla Restaurazione
        Il ponte  Mosca
      Il primo progetto per il ponte  sospeso sul Po (1825)
             I ponti  delle strade ferrate
        Il ponte  sospeso Maria Teresa al Valentino (1840)
        I ponti  della I cinta daziaria .
        La  sostituzione del ponte sospeso: proposte e concorsi
        Il ponte  Umberto I
        Valicare la  Dora: i ponti Hennebique-Porcheddu
        I ponti in  calcestruzzo armato sul Po per il decennale della Vittoria (1928).
        Alcuni  ponti del secondo Novecento
        La memoria  e la conservazione
 
 Bibliografia
 
 TAVOLE
 Indice dei nomi
 
 Indice dei luoghi e dei nomi geografici
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            | Luciano Re 
 PONTI A TORINO
 
 editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
 edizione 2019
 pagine 120
 formato 17x24
 brossura
 tempo medio evasione ordine
 2 giorni
 
 
 15.00 €14.00 €
 
 ISBN : 978-88-8262-299-2
 EAN  : 9788882622992
 
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