Le celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia hanno portato la Fondazione Cosso a sviluppare un progetto
teso a riscoprire il ruolo e la presenza delle donne
piemontesi nel percorso storico che ha portato
all'unificazione.
Questo testo vuole mettere in luce, attraverso
approfondimenti storici oltre che artistici, figure
femminili di rilievo che furono presenti nell'Ottocento
in una prodigiosa varietà di atteggiamenti e di scelte alcune delle quali così coraggiose e innovatrici da segnare una decisa maturazione culturale e spirituale,
testimoniando una dimensione civile del vivere.
SOMMARIO
Donne a Torino negli anni del Risorgimento
Silvia Cavicchioli
L'iconografia di un racconto.
Dal ritratto alla pittura di genere, figure femminili nella pittura piemontese dell'Ottocento
Daniela Magnetti
Scrittura al femminile
nel Piemonte risorgimentale
Rosanna Roccia
Diodata Saluzzo Roero
Mauro Carrero
Carlotta Marchionni, prima attrice della Compagnia Reale Sarda
Pietro Crivellaro
Adelaide Ristori, una vita per l'Arte,
per la Famiglia e per la Patria
Teresa Viziano
In cuore generosi sentimenti
Albina Malerba
La contessa di Castiglione
Daniela Magnetti
Giovanna Berne Mathiew La Marmora e la guerra di Crimea
Elena Gallo
Rosalie Montmasson
Daniela Adorni
Benefattrici, educatrici, insegnanti:
donne nello spazio pubblico
Ester De Fort
Costanza d'Azeglio, testimone del tempo e cofondatrice del Ricovero delle povere figlie Stefania Taranto
L'esperienza giornalistica
di Giovanna Bertola.
"La Voce delle donne"
Chiara Puleo
Tra Miradolo e l'Italia:
Giulia Molino Colombini
Rosellina Grosso
La maestra valdese
Bruna Peyrot
Lidia Poét:
una moderna donna d'altri tempi!
Clara Bounous
Nicotina Dolce Buniva
Gabriella Ballesio
Le società femminili
Maria Bellocchio
Il lavoro delle donne
nel Piemonte ottocentesco
Stefano Musso
La documentazione del lavoro femminile nelle collezioni fotografiche
della Fondazione Sella
Andrea Pivotto
Note
Referenze fotografiche |
Da sempre, nella vicende del nostro paese, numerose donne hanno avuto un ruolo fondamentale. A parte rari casi, però, la storiografia non ne ha riportato le gesta, lasciando di difficile accesso ai posteri storie di vita che avrebbero potuto essere esempi per molti. Al tempo della loro attività, queste donne sono state il perno di molte dinamiche e hanno contribuito fattivamente alla costruzione di una società diversa, ricca di nuovi valori. Non si tratta di casi sporadici, ma di una moltitudine di vite che, dietro un'apparente normalità, celano l'eccezionalità di un pensiero o di un'azione.
L'idea di ridar voce a queste "protagoniste dimenticate" nasce dalla lettura, forse non casuale, di un libro sulla vita della poetessa e pedagoga Giulia Molino Colombini. Una storia esemplare, che ci ha spinte a immaginare un progetto che potesse far riaffiorare il suo operato e con esso quello di tante altre figure femminili.
L'Ottocento piemontese si è così rivelato colmo di interessanti vicende. La storia dell'epoca si intreccia con queste donne, vissute con un grande rispetto per il proprio paese al quale hanno via via dedicato anni della loro vita e molte energie. Madri affettuose ma anche argute tessitrici di relazioni internazionali; abili scrittrici che hanno adoperato le loro capacità per dar voce a sentimenti civili profondi; educatrici e benefattrici per missione di vita, che hanno colto nel profondo l'importanza di quella formazione, di quella cultura che allora era ancora troppo spesso appannaggio di pochi. Su questi esempi di grande valore abbiamo sviluppato il nostro progetto, partecipando a diffonderne la conoscenza in occasione delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia.
Questa mostra ci ha insegnato a lavorare in modo diverso, ad approfondire le ricerche in biblioteche ed archivi, per far emergere quello che pochi sanno. Ci siamo appassionate ed è nostro desiderio proseguire questa strada sviluppando nuove conoscenze. Con gioia vediamo crescere attorno a noi talenti, giovani che nella musica, nel canto, nell'attività multimediale e nella cultura in genere esprimono la loro capacità con forza e determinazione. Un forte filo lega il passato al presente: la volontà di impegnarsi per difendere il valore della cultura, per indicare vie dimenticate dai media e dai politici. Su questa, che è una delle principali finalità della nostra Fondazione, continueremo a lavorare, nella speranza di vedere crescere ogni giorno in qualità e quantità l'interesse e l'impegno.
Grazie a tutti quelli che vorranno essere con noi.
Maria Luisa Cosso
Presidente
Fondazione Cosso
Paola Eynard
VicePresidente
Fondazione Cosso |


aa.vv.
PROTAGONISTE DIMENTICATE
editore DANIELA PIAZZA
edizione 2011
pagine 176
formato 23x28
brossura con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
33.00 €
33.00 €
ISBN : 978-88-7889-256-9
EAN : 9788878892569
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