| Gianrenzo P. Clivio (Torino 1942 – Toronto 2006) ci ha lasciati prematuramente. A chi ne rievoca l'imponente figura, la prorompente vitalità degli anni giovanili e di quelli maturi, riesce difficile convincersi che quella voce vigorosa sia spenta. Valente linguista, appassionato docente, efficace organizzatore: il suo curriculum accademico si snoda in tappe significative.
 Dopo il corso di studi universitari torinesi si è portato negli Stati Uniti, ove ha conseguito il titolo di M. A. presso la Brandeis University nel 1964, il Ph. D. in linguistica ad Harvard nel 1967.
 Ha insegnato in quelle stesse università e in quella di Boston, inoltre come «visiting Professor» nella University of North Carolina at Chapel Hill, nel Middlebury College e anche in Germania ad Heídelberg, in Italia nelle università di Napoli e di Calabria. L'attività più intensa, come autorevole Professore Ordinario, la ha svolta in Canada, nella Università di Toronto, Departement of Italian Studies, con la docenza pluridecennale di Filologia Romanza e di Linguistica Italiana, con particolare attenzione ai dialetti.
 Molti allievi sono stati da lui guidati nell'elaborazione di egrege tesi dottorali: su Bonvesin de la Riva, Uguccione da Lodi, Giacomino da Verona, sulla lingua di Giambattista Basile, sul passato prossimo nell'italiano letterario, sul passato remoto nell'uso dell'Italia del Sud, sui dialetti del Molise e su quelli calabresi della Sila Grande, sul dialetto di Fiume.
 Nel giudizio dell'attuale direttore del suo Dipartimento Gianrenzo «was an indefatigable scholar and an inspiring theacher» e ancora «his many publications ... have largely shaped the discipline of Italian dialectology in North America».
 Lingue in contatto e bilinguismo, in particolare quello infantile, nell'esperienza dei suoi figliuoli, sociolinguistica e storia delle lingue, nelle constatazioni dei fatti e nella discussione teoretica. L'orizzonte dei suoi interessi si apriva alle realtà più lontane: spaziava professionalmente non soltanto dal portoghese al romeno; meno di un anno fa mi diceva di aver sondato i problemi della lingua giapponese con l'ausilio di un allievo, divenuto per l'occasione maestro.
 Ma il tasto più profondo della sua sensibilità, la passione non segreta, vibrava al pensiero della sua terra d'origine. Gli si addice a pennello quanto dice Nino Costa nella chiusa di Cel piemontèis:
 E 'l Piemontèis, possà da sò travaj / l'ha bel giré la tera e védde 'd mond / ma 'l cel, sò cel, a lo désmentia mai!.
 Il cielo che tutto avvolge, l'intiera vita piemontese, nello specchio totalizzante della lingua e nelle rifrazioni delle innumeri frammentazioni dialetttali, è stato oggetto di contemplazione ammirata e della penetrazione di uno sguardo sagace, da lontano e da vicino, nei frequenti rientri in patria.
 Cerchiamo di dipanare il filo degli avvenimenti e delle opere.
 Nella nostra storia sociale Gianrenzo risulta il più giovane tra i socio promotor che si radunarono l'11 giugno 1969 a 9 ore 'd sèira an ca 'd M. Gandolfo an via Donati 27 a Turin pér costituì e déje vita a un Centro di Studi Piemontesi ... Ca dé Studi Piemontèis
 an arciamandse a la bon-a tradission piemontèisa con cheur sincer e franca volontà; di sua mano è la stesura del verbal éd costitussion, così come di quello della prima seduta del Consiglio direttivo, immediatamente seguito a 10 ore 'd sèira, nel quale risulta nominato diretor dle publicassion.
 Questo incarico era significativo delle speranze e della fiducia in lui riposte per lo sviluppo dell'attività culturale: si è tradotto nelle prime serie di «Collana di testi e studi piemontesi», di nove volumi, dal 1969 al 1978, in gran parte sostenuti in prima persona, e di «Collana di letteratura piemontese moderna», parimenti di nove volumi, dal 1969 al 1974.
 | INDICE 
 Programma del Convegno
 
 GIULIANO GASCA QUEIRAZZA Sj.
 Gianrenzo P. Clivio
 
 CENSIN PICH
 Ij Réscontr ant l'arcòrd éd Gianrens Clivio
 
 ENRICO ALLASINO
 Le lingue del Piemonte: diffusione e uso
 
 SERGIO M. GILARDINO
 Magister vitae atque sermonis
 
 VERINA R. JONES
 Tra Illuminismo e Giacobinismo: percorsi intertestuali da Cartiermetre a Calvo
 
 GIOVANNI TESIO
 Gianrenzo P Clivio direttore della Collana di
 Letteratura Piemontese Moderna del
 Centro Studi Piemontesi - Ca dé Studi Piemontèis
 
 CARLA MARCATO
 Gianrenzo Clivio e gli studi di linguistica italiana
 
 MARCO PICCAT
 Per la tradizione del "Gelindo" in Piemonte:
 un testimone in dialetto limonasco (1806)
 
 DARIO PASERO
 J'edission critiche dj'euvre
 d'Alfredo Nicola e Armando Mottura
 
 GIUSEPPE GORIA
 Piero Sansalvadore: pittore, poeta piemontese e voce di due guerre (Torino 1892-1955)
 
 ALDA ROSSEBASTIANO
 La "lingua della sopravvivenza" negli odonimi di Venda Nova do 'migrante (Spirito Santo – Brasile)
 
 MAIR PARRY
 Mutamento linguistico e grammaticalizzazione: uno sguardo sul piemontese
 
 FIORENZO TOSO
 L'occitanizzazione delle Alpi Liguri e il caso del brigasco: un episodio di glottofagia
 
 TESTIMONIANZE
 
 CLAUDIO GORLIER
 Per Gianrenzo Clivio, un piemontese a Toronto
 
 TULLIO TELMON
 Is tenroma an contat, malgré la distansa
 
 TAVO BURAT
 Pér Gianrens
 
 GIANFRANCO GRIBAUDO
 Gianrens Clivio, arcòrd éd gioventù
 
 GIOVANNA SPAGARINO VIGLONGO
 Una testimonianza
 
 ANNA FERRARI
 Ricordo di Gianrenzo P. Clivio
 
 ALBINA MALERBA
 Gianrenzo Clivio per la Ca dé Studi Piemontèis
 
 GIANRENZO CLIVIO IN CANADA
 
 DOMENICO PIETROPAOLO
 
 MARCELLO DANESI
 
 ALBERTO DI GIOVANNI
 
 AMEDEO CLIVIO JR
 
 INDICE DEI NOMI
 
 INDICE
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            | Albina Malerba 
 QUEM TU PROBE MEMINISTI
 
 editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
 edizione 2009
 pagine 306
 formato 17x24
 brossura con alette
 tempo medio evasione ordine
 2 giorni
 
 
 25.00 €22.50 €
 
 ISBN : 978-88-8262-150-6
 EAN  : 9788882621506
 
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