Alla
luce di un materiale bibliografico settecentesco ormai ingente e sempre
meno propenso alle scelte agiografiche ed agli inni celebrativi, si scopre,
oggi, che la
concezione della propria epoca come età radiosa che disperde e
fa svanire le nubi
e le ombre dell'ignoranza e del fanatismo, è un'invenzione degli
stessi illuministi i
quali per primi, mettendo se stessi su un piedistallo, hanno contribuito
al discredito
definitivo della parte avversa. Per pigrizia, e per una sorta di timore
reverenziale,
le generazioni successive hanno accettato questo schema storiografico,
un po' come era accaduto tré secoli prima, quando gli umanisti,
vantando le conquiste culturali della loro epoca, avevano contribuito
a creare quello schema negativo del Medio Evo
come età di tenebre, che poi è stato così duro a
morire, e di cui anzi si può dire che
solo la storiografia otto-novecentesca ha saputo dimostrare l'inanità.
Questo volume intende costituire un contributo, certo non esauriente,
e tuttavia indicativo e stimolante, a una migliore conoscenza della battaglia
culturale settecen tesca, alla ricostruzione dei termini esatti di quel
dibattito, a una visione dell'età dei
Lumi non mitica ma oggettiva, non celebrativa ma attenta alle sfumature,
alle contraddizioni, alle ambiguità, ai trapassi, alle gradazioni.
È su questo terreno che le argomentazioni anti-illuministiche sembrano
meritare
una nuova attenzione da parte di una storiografia che intenda proporsi
come non agiografica.
L'anti-illuminismo, se a volte è rimpianto di un passato già
cancellato dalla sto-
ria, altre volte è annuncio di tempi nuovi, e spia di nuove esigenze,
e presagio di future utopie.
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a cura di Lionello Sozzi
RAGIONI DELL'ANTI-ILLUMINISMO
editore DELL'ORSO
edizione 1992
pagine 446
formato 17x24
brossura con alette
tempo medio evasione ordine a richiesta
24.00 €
24.00 €
ISBN : 88-7694-100-2
EAN :
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