" L'INTERA SUA VITA E LA SUA OPERA SONO UNA LEZIONE DI FELICITA' "

Octave Mirabeau

A Renoir dipingere piaceva. Quando il celebre maestro Gleyre, con un pizzico di ironia gli disse: "voi dipingete per divertimento", Renoir, che aveva allora poco più di vent'anni, gli rispose: "vi assicuro signore che non lo farei se non mi divertisse". Un piccolo anedotto che aiuta a capire Renoir uomo e artista: un pittore che attraverso l'arte volle trasmettere le sensazioni del piacere, interpretando così il dipingere come fine e non come mezzo, allo stesso modo in cui per Mallarmé il pregio della poesia non risiedeva solamente nel concetto, ma anche e soprattutto nei suoni delle parole e nella loro capacità di evocare immagini.
A proposito di questo 'piacere del dipingere', il poeta Mirabeau ci ha lasciato una considerazione chiara del rapporto di Renoir alla pittura: "egli ha dipinto con gioia [..] ha dipinto donne, bambini, alberi con la meravigliosa sincerità di uomo che crede che la natura si offra alla sua tavolozza così semplicemente come fosse stata creata dall'eternità per essere dipinta [..] in ciò sta il segreto della sua giovinezza e della sua gioia [..]. Renoir ha l'ottimismo di coloro che si abbandonano alle forze della natura e alle forze del proprio istinto [...]. Forse è l'unico grande pittore che non abbia mai dipinto un quadro triste".

INDICE

Introduzione

Gli esordi

'En plein air'

Il periodo impressionista

Pittore di società

Il periodo 'aigre'

Gli ultimi anni


Hanno scritto di lui...

Cronologia

La pittura e i collezionisti di Renoir
di Roberto Perazzone

Bibliografia essenziale