Pochi
anni sono trascorsi dalle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione
francese e due anni ci separano dalla futura commemorazione della Repubblica
Astese del 1797, mentre si sta concludendo il novecentesimo anno del Comune
di Asti, terra storicamente insigne. In questo scenario così ricco
e così vario si colloca anche il lavoro di Luciano Rapetti, Repubblicani
e giacobini astesi (1794-1804), un compendio di biografle ragionate
di personaggi coinvolti, più o meno direttamente, nelle vicende del giacobinismo
piemontese. Il 1794 è l'anno dei circoli giacobini e della congiura antimonarchica
del Barolo a Torino, che coinvolse una dozzina di cittadini astigiani
inquisiti, il 1804 è l'anno dell'incoronazione imperiale di Napoleone
e del definitivo declino del giacobinismo.
Il diligente e minuzioso lavoro del Rapetti si propone come dizionario
biografico astigiano riguardante un'epoca in cui i nomi di rei o sospetti
di giacobinismo s'infittivano sui registri della polizia sabauda. L'Autore
non si è limitato a raccogliere i dati biografici essenziali di 300 personaggi
di varia estrazione sociale, ma li ha collocati nel loro contesto storico
evidenziando il momento culminante della loro azione. Cosi nel profilo
biografico di "Arò Secondo Gaspare Antonio" troviamo la rievocazione di
quella convulsa seduta del Consiglio municipale astese della notte tra
il 29 ed il 30 luglio 1797, in cui il rappresentante dei moderati, l'avv.
Bertarone, accusò l'Arò di aver esposto a gravissimi rischi la città erigendola
a repubblica e l'Arò, indignato, gridò: «Adunque io solo sono il reo?
Quand'è così, io mi disarmo e vado a costituirmi in Castello!».
[..]
dalla premessa di
GIUSEPPE CROSA
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Luciano Rapetti
REPUBBLICANI E GIACOBINI ASTESI
editore PLATANO
edizione 1995
pagine 366
formato 17x24
copertina cartonata
tempo medio evasione ordine ESAURITO
17.50 €
17.50 €
ISBN :
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