Per trovarsi a metà della penisola, anzi nel baricentro del territorio nazionale, Roma occupa una posizione di centralità, emblematica per una capitale. La constatazione ne suggerisce un'altra meno ovvia: la posizione geografica di Roma appare ottimale persino nei riguardi del suo clima. Vi si riscontra cioè, più che altrove, maggior cielo sereno e meno pioggia, come si auspica sempre per i centri urbani. Dagli attuali metodi di previsione e dai rilevamenti metereologici si può desumere la dinamica del fenomeno: assai spesso le intensità e le rotte delle perturbazioni più frequenti - nord-atlantiche e africane - non infieriscono quando si avvicinano a Roma; perdono invece unità e vigore, oppure sembrano deviare leggermente escludendo la capitale. Non so se esistano documentazioni o dettagliate statistiche in proposito, ma ciascuno oha potuto sperimentare - durante i viaggi per recarsi a Roma - il ripetuto piacevole fenomeno: nella maggioranza dei casi si assiste a un miglioramento del tempo, anzichè a uno sviluppo contrario.
Se questo avviene, non è naturalmente per influsso delle stelle - in cui troppi oggi fan finta di credere - ma per cause coincidenti e forse esoteriche che circondano di un alone ottimista l'approccio alla città nostra e di tutti. Soltanto a pronunciare il nome, Roma suscita il ricordo di eventi e di scenari grandiosi, ma suggerisce anche posizioni critiche diverse, il che mette subito a fuoco la sua attualità come umana e discutibile.

Fotografie di
ATTILIO BOCCAZZI-VAROTTO

Testo di
GUGLIELMO DE ANGELIS D'OSSAT

Disegni di
FRANCESCO GIOANA / QUID

Ricerche storiche ed artistiche di
GIOVANNA TAVAZZI