Stendhal,
Nietzsche, Proust,
De Amicis, Pavese, Venturi, Lajolo, Piovene, Soldati, Piccinelli, Lagorio,
Mondo, Magris, Loy, Givone, Astrologo.
"Dire del gusto di un vino buono forse è impossibile,
perchè il vino buono è come una musica e una poesia in cui
l'armonia, la misura e la sapienza che presiedettero alla loro creazione
non siano più rintracciabili, ridotte allo schiocco della nostra
lingua contro il palato, magari chiudendo gli occhi e perdendoci in questi
successivi attimi deliziosi quando non sappiamo se gustiamo un vino o
sognamo".
Mario Soldati, "Il vino di Carema"
da La messa dei Villeggianti, 1959.
Il Rosso e il Bianco traccia uno stimolante quanto inedito percorso tra
le pagine che scrittori di vario genere e periodo hanno dedicato al vino
del Piemonte. Una sorta di "antologia eno-letteraria" che, in
un arco temporale che va dall'Ottocento ai nostri giorni, attraverso novelle
e brani di romanzi ci parla sì dei grandi vini - di quelli "nobili"
come quelli "rustici" - ma anche del lavoro in vigna, dell'oscurità
della cantina, del rito dell'assaggio, dei pomeriggi in piola,
della terra e dei suoi cantori.
Sono tutti scrittori che hanno parlato del Piemonte o perchè nativi
di questa Regione, o perchè vi hanno vissuto ed operato a lungo,
oppure perchè semplicemente hanno apprezzato il vino piemontese,
come presumibilmente accedde a Proust che ne La strada di Swann
cita lo spumante di Asti. |
PREFAZIONE
La viticoltura piemontese ha da sempre rappresentato il fiore all'occhiello
tra le produzioni agricole di qualità della nostra Regione: negli ultimi
anni è stata protagonista di grandi performance nell'export e di un ruolo
di primo piano nell'attrazione turistica legata all'eno-gastronomia. Ma,
come ci dimostra questa piacevole raccolta di brani, si è trattato soprattutto
di una rivincita delle grandi tradizioni, ben note anche in passato ai
protagonisti della cultura del tempo ora diventate patrimonio di molti
e per questo ancora più solide e condivise. Oggi il Barolo, il Barbaresco
tra i grandi vini rossi o l'Asti (lo spumante italiano che detiene il
primato di essere il vino più conosciuto all'estero) compaiono sulle più
apprezzate tavole del mondo, messaggeri di un gusto, di un modo di vivere
e di produrre qualità che si sta affermando come "made in Piemonte" e
tanti riconoscimenti sta ottenendo in molte parti del mondo. L'antologia
che ho il piacere di presentare oggi ci mostra un filo conduttore che
si inoltra nel tempo e di cui fanno parte tante altre componenti: dalle
filande biellesi che nel corso dei secoli hanno continuato a produrre
i migliori tessuti di lana conosciuti in tutto l'Occidente, alle fabbriche
del Verbano-Cusio-Ossola rinomate per la raffinatezza del design nella
posateria e nel pentolame, alle favolose stufe di ceramica plasmate dall'argilla
di Castellamonte e presenti nelle belle case di tante epoche e di tanti
Paesi. Il Piemonte, il suo vino e le sue risorse si svelano a poco a poco
all'intenditore, come i colli delle Langhe alle prime leggere nebbie autunnali:
qualcosa di certo e solido che una volta incontrato ed apprezzato resta
per sempre ed a cui sempre si torna. Speriamo che le giovani generazioni
piemontesi, che studieranno i classici da cui alcuni brani di questa antologia
sono tratti, sappiano cogliere quel richiamo alle radici ed al frutto
della terra dei Piemonte che fa di questi scrittori "turisti del passato",
che tutti possiamo incontrare sulla nostra strada passeggiando, in pieno
2000, nei luoghi intatti della nostra Storia.
ETTORE RACCHELLI
Assessore al Turismo Sport e Commercio della Regione Piemonte
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a cura di Italo Poma
IL ROSSO & IL BIANCO
editore GS EDITRICE
edizione 2000
pagine 210
formato 15x21
copertina in brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
13.00 €
13.00 €
ISBN : 88-87374-50-3
EAN :
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