La
presenza della neve è la sola cosa importante per sciatori e "snowboarders":
essi non desiderano altro che scendere da un qualsiasi pendio e divertirsi.
Gli scalatori si affidano ai chiodi infissi nella roccia, gli alpinisti
alle previsioni del tempo, gli amanti del ghiaccio solo a pochi attrezzi;
tutti quanti poi in caso di emergenza estraggono dallo zaino il telefono
cellulare , con cui da ogni parete, dirupo o cresta delle Alpi possono prontamente
chiamare l'elicottero di salvataggio. "Viva la montagna!" Ridotte
a scenario di un culto del corpo e della "performance" che costituisce
una delle poche vie di fuga dell’immaginario cittadino, le Alpi stanno
diventando un immenso parco giochi del rischio a pagamento, o più
semplicemente il luogo indifferente di un turismo distratto e devastante.
In funzione di questo turismo compaiono ovunque parcheggi, funivie, piste
tracciate, sbarramenti contro le valanghe ecc. E insieme al numero dei «tossicomani
del divertimento», aumentano gli incidenti. Da anni impegnato nella
promozione di un più equilibrato e compatibile rapporto con la montagna,
Messner denuncia qui quello che è sotto gli occhi di tutti e, lontano
da qualsiasi fondamentalismo ambientalista, propone le sue ricette per salvare
le Alpi (e l’alpinismo). |
INDICE
1. Non "Viva la montagna!" ma "Montagne intatte"
2. Viva la montagna!
3. Montagne intatte?
4. Arena della solitudine
5. Salvate le Alpi
6. Una seconda natura non esiste |
Reinhold Messner
SALVATE LE ALPI
editore BOLLATI BORINGHIERI
edizione 2001
pagine 96
formato 11,5x19,5
brossura con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
10.33 €
10.33 €
ISBN : 88-339-1336-8
EAN :
|
|