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SANT'ANASTASIO - DALLA CRIPTA AL MUSEO
Atti del convegno di studi storici, archeologici e storico-artistici
INTRODUZIONE

Malgrado le rilevanti trasformazioni strutturali, le dispersioni del patrimonio documentario e artistico, malgrado i tentativi di cancellazione della memoria, il monastero di Sant'Anastasio, situato nel cuore antico della città, grazie alla sopravvivenza della sua cripta, monumento di eccezionale significato architettonico e artistico, ha lasciato una traccia ineludibile della sua presenza e del suo ruolo nella storia della città e del territorio dell'antica diocesi di Asti.
La "riscoperta" della cripta (avvenuta circa un secolo fa, nel clima più generale di rivalutazione del passato medievale della città, ad opera di Secondo Pia e di Niccola Gabiani) ha dato inizio agli studi sul monumento in quanto principale testimonianza di Asti altomedievale.
Il trasferimento, nel 1981, nei locali adiacenti alla cripta del museo lapidario medievale (costituito in gran parte da materiali provenienti da Sant'Anastasio e recuperati nel corso degli scavi del 1907-08), i più recenti scavi archeologici e la ristrutturazione del percorso museale hanno rappresentato un ulteriore stimolo per lo sviluppo degli studi e per la valorizzazione del monumento.
L'attenzione, tuttavia, è stata sino ad ora prevalentemente rivolta agli aspetti architettonici e artistici della cripta, mentre scarsa attenzione è stata riservata alla storia dell'ente monastico in generale, atta ad evidenziare il contesto storico istituzionale e il contesto urbano in cui si colloca il monumento.
Al fine di rendere noti i risultati di ricerche recenti e di mettere in maggior evidenza il ruolo storico del monastero, il 15-16 maggio 1999 ad Asti si è tenuto un convegno a carattere interdisciplinare organizzato dal Gruppo Ricerche Astigiane e dal Comune di Asti.
Onde fornire un valido supporto al convegno stesso e rendere accessibili i suoi contenuti ad un pubblico più vasto, si è pensato di arricchire il convegno con due iniziative collaterali: una mostra fotografica e documentaria nei locali dell'Archivio Storico del Comune e un concerto di canto gregoriano del coro `Sorores' di Cremona diretto da Giacomo Baroffio, che ha avuto luogo in Cattedrale.
L'intento del convegno è stato quello di riunire, studiare e quindi ripresentare (renderli ancora presenti) i "segni sparsi" di una presenza istituzionale-religiosa, che, posta nel cuore della città, ha contrassegnato secoli di storia della città e del territorio già dipendente da essa.
Segni che, con il loro potere evocativo, possono colmare almeno in parte i grandi vuoti lasciati dalle devastazioni, dalle dispersioni, dall'incuria e dall'innovazione non rispettosa del passato (basti pensare all'abbattimento eseguito senza scrupoli nel 1907-08 della chiesa barocca di Sant'Anastasio). Segni di una potenza-presenza che si è manifestata a livello di strutture fisiche, di documentazione scritta, di manifestazioni artistiche e iconografiche in parte conservate in luoghi diversi, che opportunamente raccolte, studiate e messe in relazione le une con le altre possono costituire un insieme di conoscenze acquisite e possono permettere la ricostruzione di un complesso mosaico.
Il monastero di Sant'Anastasio posto nel cuore della città ha segnato secoli di storia della città stessa e del territorio già dipendente da essa: alcuni centri dell'Astigiano e anche centri oggi situati nella Provincia di Cuneo, ma nel medioevo appartenenti alla vasta diocesi medievale di Asti. La vicenda storica del monastero infatti è strettamente collegata non solo con la storia della città, ma anche con la storia di una quindicina di paesi dell'Astigiano e del Cuneese.
Il convegno ha cercato di ricostruire il contesto dei reperti, degli arredi, la storia, le vicende dell'istituzione che li ha prodotti: dal sacello e dal monastero altomedievali, alla prima cripta dell'XI secolo, alla basilica romanica con la nuova cripta, alla chiesa secentesca, all'arredo del secolo XVIII, alle ristrutturazioni della prima metà del secolo XX.
Relativamente alla pubblicazione degli Atti, pare necessario fare alcune precisazioni e formulare i dovuti ringraziamenti a chi ha dato un contributo determinante per la realizzazione di questo volume. Non è stato possibile pubblicare i contributi di Saverio Lomartire sulla parte più antica della cripta (La cripta: l'architettura, i capitelli) e di Elena Ragusa sul nuovo museo (Il progetto museale) in quanto non pervenuti.
È doveroso ringraziare Gemma Boschiero per lo spirito di collaborazione e la disponibilità a rendere agevole la consultazione della documentazione comunale e Donatella Gnetti, che nel 2002, in seguito ai miei problemi di salute e al conseguente mio ricovero in ospedale, ha assunto praticamente il ruolo di coordinatrice del Gruppo Ricerche Astigiane, portando a termine con l'impegno e la competenza che le sono propri le iniziative programmate.
Un particolare ringraziamento infine alla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e al Rotary Club di Asti, senza il contributo dei quali questa pubblicazione non sarebbe stata possibile.

GIAN PAOLO SILICANI
INDICE

Società e monachesimo: funzione ed evoluzione di un modello di religiosità femminile
di Giulia Barone
Le fondazioni monastiche femminili nell'Italia del nord dall'età longobarda al secolo X
di Giovanni Spinelli OSB
Il monastero dí Sant'Anastasio nel quadro delle fondazioni monastiche femminili pregregoriane in Piemonte
di Giampietro Casiraghi
Sant'Anastasio: il titolo santorale e il problema dell'origine
di Gian Paolo Silicani
"Sub imperio abbatisse". Il monastero di Sant'Anastasio fra dipendenza vescovile ed esercizio di poteri signorili (secoli XI e XII) di Renato Bordone
Sant'Anastasio tra Tanaro e Stura: i segni di una presenza
di Giancarlo Comino
Le dipendenze astigiane nel medioevo
di Maria Teresa Sacco
Sant'Anastasio. Un monastero aristocratico (secc. XIII-XIV)
di Luisa Castellani
Aspetti della vita monastica nel XVIII secolo
di Donatella Gnetti
Il complesso di Sant'Anastasio e il contesto urbano: memorie e stratificazioni
di Andrea Longhi
Dal foro di Hasta alla chiesa romanica. Indagini archeologiche 1996-1999
di Alberto Crosetto
Paleobiologia del gruppo umano della chiesa di Sant'Anastasio di Asti
di Federica Severini e Angelica Vitiello
La chiesa e i capitelli romanici di Sant'Anastasio in Asti
di Laura Durando
Gli affreschi di Sant'Anastasio
di Andrea Rocco
L'arredo della chiesa nell'erudizione astigiana di fine settecento - inizio ottocento
di Gian Paolo Silicani
La vita nel monastero nei secoli XVI-XVII: dalla svolta della clausura alla visita Milliavacca
di Guglielmo Visconti

Bibliografia

Appendice




a cura di Donatella Gnetti - Gian Paolo Silicani

SANT'ANASTASIO - DALLA CRIPTA AL MUSEO

editore GRUPPO RICERCHE ASTIGIANE
edizione 2004
pagine 192
formato 21x29,7
copertina plastificata a colori
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

16.00 €
16.00 €

ISBN :
EAN :

 
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