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| SCANDELUZZA TRA STORIA E MEMORIA |
| PREFAZIONE Il volume che esce oggi è uno sforzo editoriale importante, considerevole e doveroso. É la storia della nostra terra, delle nostre colline, quelle di Scandeluzza e Rinco. Mi sento di poter affermare che questa pubblicazione è un lavoro che potrà costituire un valido punto di riferimento per chi già ama questa terra, per chi vuole conoscerne la storia, per chi programma le proprie vacanze in questo angolo di campagna e vede unire storia e paesaggio, riferimenti all'antico e momenti di quotidianità. La nostra campagna si veste di grandi e minuscoli fatti, di tradizione, enogastronomia, spettacoli, musica. D'estate le nostre colline si animano di feste, sagre e balli; la gente è ospitale. In primavera lo scenario è splendido: i pittori astigiani fissano su tela l'albero carico di fiori di pesco appena sbocciati e d'inverno, lo stesso albero innevato, regna nella campagna silenziosa. In autunno le colline, in un'atmosfera nebbiosa, emanano profumo di mosto e di vino. É un panorama che merita di essere conosciuto e di essere protagonista. Scandeluzza e Rinco hanno un patrimonio culturale ed ambientale ricco, costituito da castelli, chiese, borghi e paesaggi; sono risorse da utilizzare con cura, da valorizzare ogni giorno. É l'obbiettivo di questa pubblicazione. Educare al desiderio di visitare, conoscere ed apprezzare, considerando la nostra terra un buon biglietto da visita per l'Astigiano. Da tempo pensavamo di realizzare questo volume; un volume fatto di Storia e di storie, di gente e di fatti. Qualcosa da tramandare. "Passiamocelo", questo libro, non teniamolo solo in bella vista nella nostra libreria, "dimentichiamolo" sul comodino dei nostri figli. Nel 1998 abbiamo voluto la fusione del Comune di Scandeluzza, con Montiglio e Colcavagno, in un unico Comune: quello di Montiglio Monferrato. Noi, gente di campagna, con un così alto senso di appartenenza al territorio, abbiamo anticipato il percorso dei tempi, abbiamo agito con saggezza e modernità. Ora lo possiamo affermare. Ma il paese e la sua anima sono rimasti e questo libro vuole essere un invito a guardare, a leggere, a considerare le vicende, le storie di chi ha vissuto prima di noi questa meravigliosa terra, dove i vigneti alternati ai campi e prati testimoniano il lungo e paziente lavoro svolto dai nostri contadini. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo lavoro; in modo particolare un "grazie" va ad Angela Giulia Alessio che, con una caparbietà ed un entusiasmo inferiori solo all'affetto per la sua terra, ha saputo coinvolgere e contagiare tutti quelli che, in qualche modo, hanno collaborato alla stesura di questo libro, per noi prezioso. Adesso è fra le Vostre mani. Francesco Mattioli Pro Sindaco di Scandeluzza La breve storia di un libro su una storia Non c'è nulla da fare: un libro nasce solamente quando decide di nascere. E per venire al mondo ogni libro sceglie una sua propria strada. Questo, per esempio, per vedere la luce, ha realizzato una particolare alchimia. Ha fatto incontrare quattro persone che, almeno all'apparenza, poco hanno in comune tra di loro: un'impiegata comunale, un professore in pensione, un architetto ed un grafico. Se però scaviamo appena un poco, ecco che allora troviamo diversi elementi che ci portano a considerare come, in fondo, queste casualità non siano poi molto "casuali". Ma cominciamo dal principio. Da quando, cioè, Angela Giulia Alessio, già impiegata in Municipio a Scandeluzza, passata poi a quello di Montiglio Monferrato dopo la fusione tra questi comuni, inizia a cercare ed a raccogliere dati e documenti riguardanti il passato della sua famiglia, spinta dall'interesse suscitato dalle storie che nell'infanzia sentiva raccontare dalla nonna paterna. Questa ricerca la porta ad imbattersi, poco alla volta, in altre notizie e documenti relativi al suo paese d'origine: Scandeluzza, appunto. La scintilla innescata da questa ricerca accende però un piccolo fuocherello di curiosità che, in poco tempo, si trasforma in un falò consistente e, soprattutto, "insistente". Prende così a raccogliere tutto il materiale che incontra lungo il suo cammino, ad ordinarlo ed a catalogarlo. Inizia a frequentare gli Archivi di Stato di Asti e di Torino, dove trova diverse cose interessanti relative a Scandeluzza. Già, perché ormai il suo interesse si è ampliato: non riguarda più solo la sua famiglia, ma anche il paese ed il territorio in cui questa si è formata ed ha vissuto per secoli, fino ad oggi. A questo punto accade la prima "coincidenza": l'incontro con Prospero Schiaffino, professore di diritto in pensione, ligure, ma sposato con Franca Rossi, proveniente dalla famiglia Raschio di Scandeluzza. Prospero, appassionato di storia locale, ha già pubblicato diversi libri, relativi soprattutto alla zona del Levante ligure. Si lascia volentieri coinvolgere dal progetto che Angela gli propone: scrivere un libro su Scandeluzza. Perché no? Un libro sulla storia del paese, ma anche sulla sua memoria, può essere una bella ed interessante sfida. Angela continua così nella ricerca delle fonti documentali, visitando gli Archivi della Curia di Asti e di Casale Monferrato. Intanto ha luogo la seconda "coincidenza": Renato Fenoglio, cognato di Franca Rossi, è un architetto e si occupa, tra le altre cose, di evoluzione storica del tessuto urbano dei borghi. È la persona adatta per studiare l'evoluzione architettonica ed urbana di Scandeluzza, delle sue chiese e dei suoi palazzi nei secoli: l'entusiasmo di Angela e Prospero contagia anche lui. Contemporaneamente Il Pro Sindaco di Scandeluzza Francesco Mattioli ed i quattro Consultori (Irene Carpignano, Rosanna Magnone, Marcello Piglia e Lucia Travo) stanno pensando, in occasione del decennale della fusione, alla realizzazione di un libro sulla storia del paese: abbandonare l'autonomia amministrativa non significa certo perdere l'identità comunitaria; [..] |
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