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| LETTERE |
| PREFAZIONE Il grande interesse attuale per l'epistolografia, che ha investito largamente la ricerca letteraria dopo essere stato soprattutto collegato all'indagine erudita in funzione della documentazione cronachistica storiografica, ha raggiunto livelli di particolare acutezza e articolazione ermeneutica a seguito della rinnovata fiducia nei generi letterari e dell'arricchimento di motivazioni derivato dalla linguistica e dalle scienze psico-sociologiche. Se ne può vedere il risultato nell'utile bibliografia che correda e correttamente sostiene il discorso e l'analisi critica e filologica di questo libro. Certo, lo stesso argomento affrontato, che raccoglie le lettere di una principessa del Quattrocento testimone di una eccezionale vicenda storica di lunga durata, che una volta sarebbero state proposte - come lo sono state, anche se in parte soltanto - per la loro valenza documentaria, ha imposto di scegliere un aspetto determinato dell'epistolografia e quasi lasciarsi alle spalle il problema generale che ha suscitato la contesa fra i sostenitori della pubblicazione del documento epistolare nella sua confezione originaria e i sostenitori della pubblicazione delle raccolte epistolari nella loro forma definitiva. Perchè il Quattrocento è proprio il momento in cui si divarica la vita dell'epistola fra l'accumulo e la dispersione di un materiale incandescente da una parte, e dall'altra il ripensamento retorico che produce i veri e propri epistolari e che avvia la conversione e perfino l'assorbimento del genere epistolare in quello dell'oratoria epidittica. [..] |
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