Nanga Parbat è una parola sanscrita e significa « montagna nuda ». I più grandi alpinisti hanno perso la vita sui poderosi ghiacciai e sugli speroni di roccia di questo Ottomila, il più temuto fra tutti. Nel 1970 per la prima volta Reinhold Messner si è trovato di fronte alla « montagna nuda ». Anche se alla fine ne ha realizzato la traversata, da tutti ritenuta impossibile, si è allontanato dal Nanga sconfitto: il fratello Giinther venne infatti travolto da una valanga durante la discesa e solo nella primavera del 2004 l'analisi del DNA di un osso ritrovato sulla montagna ha dimostrato che effettivamente il fratello ha perso la vita alla base della parete Diamir, dopo la traversata compiuta da entrambi, come Messner ha sempre affermato.
Per questo nessun'altra montagna come il Nanga Parbat rappresenta per Reinhold Messner l'indissolubile legame fra dolore e destino. Vi ritorna spesso, per cercare il fratello e trovare risposte alle sue domande e nel 1978 realizza l'impresa più ardita di tutta la sua carriera alpinistica: la solitaria alla vetta.
Solitudine bianca è il racconto personalissimo di Reinhold Messner sul Nanga Parbat, la montagna che lo ha reso ciò che è. |
SOMMARIO
LA MONTAGNA DEL DESTINO
TRAGEDIA
TRAUMA
CANAGLIA
LE RICERCHE
MORIRE
NANGA
TIKE
DIAMIR
RUPAL
VENDETTA
STORIA
BUHL
KINSHOFER
FATTI
INVENZIONI
CRONOLOGIA
Referenze bibliografiche
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Reinhold Messner
SOLITUDINE BIANCA
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2012
pagine 384
formato 14x21,5
cartonato con sovracoperta plastificata a colori - con illustrazioni b/n nel testo
tempo medio evasione ordine ESAURITO
19.50 €
19.50 €
ISBN : 978-88-8068-589-0
EAN : 9788880685890
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