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LE STAGIONI DI GIM
storia di un uomo straordinario in un giardino speciale
A diciassette anni pianto il primo albero lungo un ruscello, vicino alla Sarmassa: è un acero. Un gesto naturale che ripeterò per buona parte della vita. Con una regola precisa: ogni terra deve avere la sua vegetazione. Io metto farnie, l'albero più bello della famiglia delle querce, tigli, nocí, l'acacia con le spine del Signore, aceri, la pianta che più mi piace. [...] In 45 anni metto oltre ventimila germogli nella terra della Sarmassa, della Langa, del Sassello e nei paraggí di Nizza Monferrato: Castelnuovo Calcea, Incisa, Cortiglione, Agliano. In una parola: ovunque posso. Lo faccio per passione e senza chie-dere nulla in cambio.

La straordinaria vita di Giovanni Giolito (Gim), versione astigiana dí Elzéard Bouffier, il personaggio raccontato da Jean Giono ne L'uomo che piantava gli alberi.
Esperto conoscitore di piante ed erbe aromatiche, passione che pratica per tutta la vita, fa il cercatore d'oro in Canada, dove vive con gli Inuit, gli indiani d'America, imparando i segreti della medicina naturale. Ma il suo spirito libero lo conduce in molte altre avventure, sulle navi che attraversano l'Oceano Atlantico, nei casinò di mezza Europa come baro, tra le belle donne "annoiate dalla vita" per improvvisarsi gigolò. Infine, nuovamente nell'Astigiano, ispira la nascita del Giardino delle Aromatiche nella riserva naturale speciale della Val Sarmassa.
Un uomo che ha vissuto bene il proprio tempo. Tutto il tempo per la vita.

FEDERICO

Alla vigna della Sarmassa Federico andava di buon mattino, quando la terra non era ancora cotta dal sole. Alle sei era già lì, in mezzo ai filari che davano uva barbera e una piccola quantità di moscato.
Manteneva l'abitudine di alzarsi presto anche dopo la pensione, quando aveva smesso di bollare la cartolina alla Fiat. Ogni giorno la sveglia alle cinque e mezza, il tram e la catena di montaggío: l'unico lavoro possibile a quei tempi, per lui che veniva dalla campagna. Così per quarant'anni. Torino gli aveva levato la fame, ma Vinchio era rimasto un pensiero aggrappato al cuore.
Finita la settimana di lavoro, Federico prendeva con sé la moglie Rosetta e il figlio Livio e tornava alla campagna. Non c'erano che poche parole da ripetere ogni volta che si riaprivano le imposte della casa di via Fontemagna: "Vinchio è il paese più bello del mondo, qui si può essere liberi".
Poi andava a ritrovare i suoi luoghi.
Il vigneto della Sarmassa era dei Ratti, la fa-miglia di Rosetta. In origine, dalla strada per Cortiglione, scendeva fino in fondo alla valle.
[..]

INDICE

Prima del giardino
Federico
Rosina la Mora

Verso il giardino
Laura
Gim
Franco
Gim
Francesco
Gim
Gim
Gim
Gim
Gim
Gim
Gim
Laura
Gim
Laura
Gim

In giardino
Stefano
Fabio
Gianfranco
Laura
Gim
Laura

Le erbe del giardino
Bibliografia





Laura Nosenzo

LE STAGIONI DI GIM

editore ARABA FENICE
edizione 2009
pagine 112
formato 12,5x21
brossura con alette
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

12.00 €
12.00 €

ISBN :
EAN : 9788895853574

 
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