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| STORIA DI UNO SCHIACCIANOCI |
| A Norimberga, l'antica città patria di meravigliosi giocattoli meccanici, vivono Maria e Fritz Silberhaus, 7 e 9 anni, fratello e sorella ma molto diversi per carattere e aspetto. Lei delicata e saggia, lui grassottello e spaccone. Per Natale viene in visita l'ambiguo padrino Drosselmayer e la bambina riceve in dono uno "schiaccianoci", un buffo ornino dalla grossa testa e dai forti denti. È l'inizio d'una meravigliosa ed epica avventura, tra realtà e fantasia. Maria e i suoi giocattoli devono affrontare l'armata del terribile Re dei topi, con le sue sette teste incoronate... Da questo racconto è tratto il famosissimo balletto con musiche di Eajkovskj (1892). - Ecco il villaggio di Mandorla, - dice lo Schiaccianoci. - È grazioso, come puoi vedere, e tutto intorno corre il Torrente di Miele. Gli abitanti sono molto educati, solo che sono di cattivo umore, perché hanno sempre mal di denti: con tutto quello zucchero! Lo Schiaccianoci, tenendo Maria per mano, s'incammina velocemente e lei, incuriosita, lo segue rapida. Dopo un po', un profumo di rose si sparge nell'aria e tutte le cose intorno prendono un bel colore rosato. Un fiume di essenza di rose scorre lento, sulle sue acque profumate scivolano dei cigni d'argento. Piccoli pesci splendenti guizzano intorno agli eleganti uccelli acquatici. |
PREFAZIONE Forse i bambini moderni non conoscono la Storia di uno schiaccianoci di Alexandre Dumas (1844). Forse neanche i loro genitori la conoscono... mentre, ai « nostri » tempi, era uno dei classici della letteratura per l'infanzia. Ma adesso ci sono i videogiochi, c'è il computer, ci sono i fumetti e anche i bambini che vengono educati al gusto della lettura amano « altri » racconti. Eppure Dumas padre (sì, proprio l'autore de I Tre Moschettieri, Il Conte di Montecristo, eccetera) è stato, con il suo Schiaccianoci, un precursore della letteratura fantastica: pupazzi animati, un mostro a sette teste, il sorprendente mondo dei Giocattoli... [..] |
 
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