motore di ricerca
Diventa Fan su Facebook
cataloghi novità - Piemonte - Monferrato - Asticataloghi editorischede autorinotizie2022 Promozioni
Alcune proposte
TEMPO DI RACCONTARE
Tramonto del canone lirico e ricerca narrativa (1939-1956)

La prosa e il racconto possono servire per sottoporre a verifica la poesia in modo indiretto e controllato? A partire dalla seconda metà degli anni trenta questa è la speranza o l'illusione di molti poeti italiani: nel momento in cui il canone lirico prevalso all'inizio del decennio comincia a mostrare crepe, proprio i responsabili della formalizzazione più spinta della poesia (Gatto, ad esempio) sono i primi a saltare il fossato del racconto. Il rischio, intuito da Luzi, è che la 'sincerità' del narrare svuoti di significato una poesia che si è interamente affidata alla convenzione formale e all'eccezionalità della lingua. Esattamente quello che accade negli anni quaranta e cinquanta, quando il romanzo si profila come il modello vincente e la lirica un'eredità controversa, difficile da sostenere.
I poeti faticano ad adattarsi a un quadro culturale e ideologico in movimento, in cui il primato non spetta più alla lirica. Quasi tutti (Caproni, Saba, Gatto, Sereni...) sono tentati dal romanzo, ma lo vivono con angosciosa conflittualità nei riguardi della poesia: Ernesto di Saba si interrompe proprio perchè sta 'divorando' il Canzoniere. L'opera di Montale porta i segni delle trasformazioni in corso: La bufera e Farfalla di Dinard - il '56 è davvero una data simbolica - tentano invano di mettere ordine e ristabilire un equilibrio, salvando un qualche spazio per la poesia, prima di abbandonarsi completamente all'orgia autodistruttiva di Satura. Con Montale tramonta la fede in un canone lirico: nel dopoguerra non è più possibile identificare un modello forte fra le generazioni più giovani. Si apre una fase di sperimentazione senza fine che non riesce più a riformulare un codice generalmente accettato.

INDICE

1939-1956 "LA POESIA NON ESISTE"
1. Un problema di periodizzazione
2. 1939-1956: tempo di raccontare, ovvero i poeti nel gioco ambiguo della prosa
3. Quel canone per gli anni trenta: un'ipotesi di interpretazione unitaria
4. L'illusione dei poeti
5. Fine delle illusioni

CONGEDO DAGLI ANNI TRENTA: CRISI DELLE POETICHE E CRISI DELLA SCRITTURA

1. Gatto fra le prime e le seconde Poesie: un caso tipico?
2. Una svolta alla metà degli anni trenta
3. Ermetismo e tramonto del canone lirico
4. Il dibattito sulle riviste: verso una poesia di traduzione?
5. Uno spazio anche per la prosa?

POESIA, PROSA, RACCONTO: LE INCERTE STRATEGIE DEI PRIMI ANNI QUARANTA

1. Poesia e prosa: verso una ridefinizione dei campi
2. Una chiarezza forse impossibile: prosa e narrativa nella riflessione dei poeti
3. Una prosa (e un narrativo) a distanza di sicurezza
4. Un'interferenza debole: il 'pretesto' della guerra e della resistenza nei racconti di Caproni
5. Biografia a Ebe di Luzi, ovvero come si protegge la poesia rifiutando il narrativo
6. La spiaggia dei poveri vs La sposa bambina: l'incerto pendolarismo di Alfonso Gatto

GLI ANNI DEL DOPOGUERRA: IL ROMANZO SUBìTO
1. Poesia e romanzo nell'epoca della letteratura di massa
2. Un romanzo scritto guardando alla poesia: La coda di paglia di Gatto
3. L'ambiguo destino di un romanzo mancato, ovvero l'astuzia di Caproni: dalla Dimissione al Gelo della mattina
4. Fra Storia e cronistoria del Canzoniere e Ernesto: le tentazione pericolose di Saba

MECCANICA DELLA DISTRUZIONE DELLA POESIA: FARFALLA DI DINARD DI MONTALE
1. Una partita aperta
2. Premesse e limiti della Bufera: quando è la prosa a distribuire le carte
3. Satura prima di Satura: lo spazio dell'impoetico
4. La poesia contro la prosa: La bufera




Stefano Giovannuzzi

TEMPO DI RACCONTARE

editore DELL'ORSO
edizione 2002
pagine 214
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine
2 giorni

16.00 €
16.00 €

ISBN : 88-7694-377-3
EAN :

 
©1999-2024 Tutti i diritti riservati
Via Brofferio, 80 14100 Asti - Piemonte - ITALY
Cell +39 3490876581
Spedizioni corriere espresso in Italia e in tutto il mondo
Riceviamo in sede su appuntamento
P.IVA 01172300053 - Cod.Fisc. BSSVCN50C23B425R - REA AT-93224
ebussi50@gmail.com