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TILE DESIGNS FROM PORTUGAL
motivi delle piastrelle

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INTRODUZIONE


Questo non è un libro di design – o forse si.
Non sono mai stato minimamente interessato dall'idea di mettere insieme un asettico catalogo di motivi decorativi. Limitarmi a questo sarebbe stato assurdo. Lid die volevo fare era raccontare una storia, narrare qualcosa attraverso un libro di design.
Forse la cosa più naturale sarebbe stata presentare al Lettore La storia delle piastrelle portoghesi, ma non ne sarei stato capace. Per fortuna, ho avuto la possibilità di affidare questo difficile compito a Paulo Henriques, Direttore del Museo Nazionale della Piastrella di Lisbona, che ha dimostrato un'immensa pazienza nei confronti delle mie digressioni e che ha finito per diventare un altro personaggio di questa particolare storia sul Portogallo. Ha apportato rigore accademico là dove io ero partito per la tangente, rischiando di smarrirmi nei dettagli che formano la sostanza della mia narrazione.
Occorre sottolineare che, sebbene il libro faccia riferimento alla produzione di piastrelle in ceramica in tutto il Portogallo, il nucleo di base di questa lavoro proviene dalla sua capitale, Lisbona, un'inesauribile fonte di ispirazione. In effetti, il motivo che mi ha fatto decidere di intraprendere questo lavoro è stato il desiderio di forgiare un legame durevole e tangibile con il paese in cui la mia vita ha subito un profondo cambiamento e nei cui confronti mi sentirò eternamente debitore.
A Lisbona, ho imparato moltissimo sulvalore del tempo. Sulla parete della cocina della mia casa nel quartiere Mouraria ho trovato un orologio la cui lancetta dei secondi si era incastrata tra due tacche: ogni volta che si spostava in avanti, ritornava subito indietro di scatto. Si è trattato forse del prima segno che il tempo si era fermato, o che almeno lottava per opporsi al suo destino. Il tempo a Lisbona non scorre come in qualsiasi altro posto che io abbia mai conosciutc fluisce placido come le acque del Tago al soo delta, confidan do nel fatto che finirà comunque per raggiungere il mare. Le piastrelle di ceramica sono senz'altro un "denominator comune" nella cultura portoghese. La loro trascendenza no è solo commerciale ma anche culturale, tanto che oggi l piastrelle, insieme al fado, figurano al primo posto nell'elenco dei luoghi comuni su un paese come il Portogallo.
Tuttavia, il mio interesse per le piastrelle di ceramica non ha mai avuto a che fare con questi fattori. Lungi da me l'aspi razione ad intraprendere un particolareggiato studio storic e artistico sol valore delle piastrelle (basta una sola visita al Museo Nazionale della Piastrella per scoprire la quantità qualità degli studi già pubblicati sulle innumerevoli sfaccettature di quest'arte); ciò che ha suscitato la mia curiosità stato il fatto che la stragrande maggioranza dei portoghes trascorre la vita senza nemmeno notare il gigantesco mosai co che li circonda, forse perché troppo assuefatti a quest particolare soluzione costruttiva.
Seduto al Miradouro de Nossa Senhora do Monte, davanti s miei occhi di forestiero si è aperta una città caotica e vitals Da lassù, riuscivo ad annusarla, udirla e vederla allo stess tempo. È facile sentirsi tentati di assodare La fisionomia del centro di questa città con il suo modo di essere e di senti re. Le sue strade che si piegano e ripiegano su se stesse creando stretti vicoli in cui è difficile orientarsi, sembran tutte scorrere verso il Tago, che riafferma il suo predomin ogni qual volta on varco consente alla vista di aprirsi sull scenario.
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INFINITE VARIAZIONI SU UN TEMA LISBONESE

Questo libro di Diego Hurtado de Mendoza è una cronaca di ricordi casuali collegati a un luogo specifico, un esercizio che l'autore suggerisce ai lettori di considerare come una raccolta di infinite variazioni su un semplice tema: le piastrelle di ceramica decorate che ornano molte facciate degli edifici di Lisbona, soprattutto nelle strade dei quartieri storici della città.
L'autore non ha sviluppato in modo sistematico o accademico la sua conoscenza di questo fenomeno artistico tanto profondamente portoghese, che consiste nel comporre lo spazio urbano utilizzando i valori di colore, brillantezza e luminosità delle piastrelle. L'ha acquisita in quello che forse è il modo migliore, attraverso l'osservazione permeata di affetto che cerca di trasmettere al pubblico con questa pubblicazione, mettendo in risalto questo fenomeno e invitando il lettore a condividere attivamente La sua visione.
In Portogallo, Le piastrelle di ceramica vengono impiegate su scala monumentale dal XVI secolo ai nostri giorni. Si tratta di una tradizione artistica che affonda salde radici in questa cultura, rivelando una grandissima abilità pratica e, al contempo, un'immensa immaginazione visiva e artistica.
Tra l'ultima parte del XV e La metà del XVI secolo, le piastrelle di ceramica venivano importate da Valencia ma soprattutto da Siviglia, i cui metodi e stili di lavorazione derivavano a loro volta da conoscenze tecniche e artistiche moresche. I motivi decorativi ottenuti con esse decoravano grandi pareti negli ambienti più nobili, a volte ricoprendole completamente, come nella Cattedrale Vecchia di Coimbra, e svilupparono uno stile lusitano con riferimenti all'esotico, come si pub rilevare nel Palazzo Reale di Sintra.
La tendenza a ricoprire gli edifici di piastrelle è sopravvissuta senza soluzione di continuità fino ai nostri tempi. A metà del XVI secolo, a Lisbona fiori un notevole numero di botteghe di ceramica. In queste botteghe non si producevan piastrelle con decorazioni di stile ispano-moresco quali corde seca o aresta; questi artigiani ceramisti provenivano dalle Fiandre, e svilupparono la tecnica di dipingere direttamen te sulla superficie di piastrelle di Faenza, utilizzando motis rappresentativi etematiche manieriste di stile squisitament europeo.
A questo periodo risalgono notevoli composizioni rap presentative, ciascuna delle quali veniva progettat appositamente per uno specifico contesto; tuttavia, quest modalità di produzione era piuttosto costosa, a fronte di necessità decorative che di solito richiedevano l'impiego delle piastrelle per rivestire integralmente gli spazi.
Dalla fine del XVI a tutto il XVII secolo, pertanto, si sviluppi una gamma infinita di motivi geometrici, che si prestavano a rivestire superfici verticali delle misure più disparate dalle più piccole a quelle gigantesche. Tali motivi erani quasi sempre rifiniti con cornici e barre decorate il cui effetto complessivo modificava la conformazione strutturale dell'edificio e metteva in risalto le finestre, le porte e i profili delle pareti.
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TILE DESIGN FROM PORTUGAL

editore PEPIN
edizione 2007
pagine 208
formato 15x15
hardcover
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

17.50 €
17.50 €

ISBN : 978-90-5768-099-1
EAN : 9789057680991

 
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