| PRESENTAZIONE 
 Il Consiglio regionale ha voluto sostenere il Centro Studi Piemontesi nella pubblicazione di quest'opera ampia e originale di Valerio Monti, che permette, dopo le celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, una disamina di un secolo e mezzo di vita unitaria del nostro Paese. L'Autore ha voluto porre il punto di osservazione a Torino e in Piemonte, dove tutto è iniziato, dove la volontà di unificare l'Italia ha potuto diventare, da anelito di libertà, un processo politico compiuto, sostenuto dalle istituzioni.
 Lo diciamo con l'orgoglio e con la consapevolezza di aver svolto, come piemontesi, un ruolo fondante nel grande cammino della storia italiana, che ha visto sviluppare il senso dell'autonomia municipale, dell'autogoverno, insieme alle profonde diversità che hanno arricchito e reso l'Italia un protagonista del Rinascimento occidentale sotto molteplici punti di vista, dall'arte alla letteratura, al commercio, al progresso scientifico ed economico.
 E insieme a questo sviluppo cresceva parallelamente il senso della nostra identità nazionale, in una situazione ancora politicamente frammentata, ma già in grado di ispirare, nel cerchio più ristretto degli intellettuali e degli uomini di cultura, quella profonda consapevolezza di un sentimento nazionale italiano. Stiamo parlando di un processo che, oltre a essere sostenuto e spinto dalle idee nazionaliste sviluppatesi a livello europeo, nella prima metà del XVIII secolo, aveva anche delle reali motivazioni economiche, con l'esigenza di innescare l'industrializzazione del Paese, di favorire lo sviluppo dei commerci con il superamento delle divisioni doganali e monetarie, con la necessità di creare le infrastrutture ferroviarie che, non a caso, sarebbero state il primo e più rilevante impegno del nuovo Stato.
 Questa consapevolezza era ben presente nella classe dirigente piemontese, e in particolare in Cavour, quando scriveva che "Il risorgimento politico di una nazione non va mai disgiunto dal suo risorgimento economico". Problematiche che proiettavano la condizione italiana in una prospettiva europea, rendendo il nostro Paese parte di quel processo, lungo e articolato, di costruzione dello Stato nazionale, basato sulla tendenziale omogeneità etnica, linguistica, religiosa, culturale della Nazione, quale collettività sottesa allo Stato. Un percorso che, soprattutto in Piemonte, ha fin da subito coinvolto ampi strati sociali, permettendo di mobilitare uomini e risorse, travolgendo anche il legittimo senso di identità piemontese, sacrificata in favore di una più ampia e complessa identità nazionale.
 La straordinaria partecipazione degli italiani, e dei piemontesi in particolare, alle celebrazioni del Centocinquantesimo è, oggi, la migliore conferma che il Risorgimento e l'Unità d'Italia sono stati il momento più alto della storia italiana, un patrimonio di valori a cui possiamo e dobbiamo far riferimento soprattutto nei momenti di difficoltà, in cui trovare la forza morale per superare i problemi e ogni giorno rinnovare le motivazioni che ci fanno sentire un solo popolo.
 
 VALERIO CATTANEO
 Presidente del Consiglio regionale del Piemonte
 | INDICE 
 Presentazione, VALERLO CATTANEO, Presidente Consiglio regionale del Piemonte
 Prefazione, EDOARDO GREPPI
 Premessa
 Legenda delle Abbreviazioni
 Prologo
 
 PARTE PRIMA
 LA POSTA IN GIOCO
 
 Plombières: l'Italia sarà una confederazione
 
 CAPITOLO I
 Torino capitale
 Torino e il suo ruolo nel Risorgimento
 La politica economica di Cavour nel Regno di Sardegna
 L'economia piemontese e torinese al momento dell' Unità d'Italia
 
 CAPITOLO II
 Il Regno delle Due Sicilie
 La monarchia borbonica in epoca illuministica
 Il periodo francese: la Repubblica Partenopea, i re Giuseppe Bonaparte
 e Gioacchino Murat
 La Restaurazione nel Regno delle Due Sicilie e i moti liberali
 L'economia del Regno delle Due Sicilie nella prima metà dell'Ottocento
 Il mancato accordo tra il Regno di Sardegna e il Regno delle Due Sicilie per l'indipendenza italiana: 1859-1860
 
 CAPITOLO III
 Un'alternativa alla monarchia sabauda: "la religione civile"
 di Giuseppe Mazzini
 La linea mazziniana per l'unità d'Italia
 La summa del pensiero mazziniano: Doveri dell'uomo
 Il progetto di Dio e il ruolo della Chiesa nella storia
 La dottrina mazziniana della religione civile e il liberalismo
 La dottrina dei doveri deve sostituire quella dei diritti
 La tattica di Mazzini per conquistare le masse: religiosità e popolo
 Mazzini: la costruzione della patria-stato-nazione italiana e la missione europea
 della "terza" Roma
 
 CAPITOLO IV
 Un'alternativa alla monarchia sabauda: Carlo Cattaneo e l'Italia federale
 Cattaneo secondo Norberto Bobbio, Delia Castelnuovo Frigessi, Ernesto Sestan
 Critiche di Cattaneo alla legge comunale e provinciale del Regno di Sardegna del 1859.
 Cattaneo e la nazione armata
 Alcune considerazioni sul federalismo
 
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            | Valerio Monti 
 TORINO @ITALIA.EU
 
 editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
 edizione 2013
 pagine 980
 formato 17x24
 brossura con alette
 tempo medio evasione ordine
 2 giorni
 
 
 48.00 €43.20 €
 
 ISBN : 978-88-8262-199-5
 EAN  : 9788882621995
 
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