motore di ricerca
Diventa Fan su Facebook
cataloghi novità - Piemonte - Monferrato - Asticataloghi editorischede autorinotizie2022 Promozioni
Alcune proposte
LA TORINO DELLA LIBERAZIONE
Dagli scioperi del marzo 1944 alla festa del 6 maggio 1945
Cittadini!
Domani, domenica 6 maggio alle ore 9,30, in Piazza Vittorio Veneto, sarà solennemente consegnata al nostro glorioso Corpo dei Volontari della Libertà la bandiera di combattimento.
Questa bandiera, o Cittadini, è il simbolo di venti mesi di lotta e di inenarrabili sacrifici, è la bandiera per cui hanno combattuto tutti quelli che hanno posto fine al nostro servaggio ed alle nostre sciagure, è la bandiera per cui sono caduti i nostri migliori.
Perciò a nome mio e della Giunta Popolare invito tutta la cittadinanza ad essere presente, affinchè questi nostri prodi Patrioti sentano che non c'è cuore torinese che non abbia per loro un palpito di riconoscenza e di affetto.

Torino, li 5 Maggio 1945
IL SINDACO
Giovanni Roveda


INTRODUZIONE
TORINO APRILE 1945: I GIORNI DELL'INSURREZIONE

Alle 9 di mercoledì 18 aprile 1945 inizia lo sciopero generale «contro la fame e il terrore» voluto dal Cln di Torino, prova generale per verificare la maturità del movimento di liberazione e per legittimarlo ad assumere i poteri di governo nell'imminente fase insurrezionale. Nonostante il regime di guerra e la censura, l'appello ha fatto il giro della città: le strade sono piene di iscrizioni, i manifesti stampati nella clandestinità sono sparsi ovunque. I primi a fermarsi sono gli operai di borgo San Paolo e di Regio Parco e la notizia circola immediatamente con il passaparola della popolazione in fermento: nel giro di neppure un'ora, tutte le industrie sono ferme. Alle 10 la città è paralizzata: fermi i tram, abbassate le saracinesche dei negozi, chiusi gli uffici e le scuole, bloccate le ferrovie interurbane. Camion di fascisti repubblicani cominciano a percorrere le strade a tutta velocità per intimidire con la propria presenza, mentre alcuni miliziani si mettono alla guida delle vetture tramviarie per dimostrare che i trasporti pubblici funzionano, ma il quadro d'insieme non cambia: la città ha risposto all'appello del Cln e si è fermata. Come scrive un osservatore attento quale Carlo Chevallard nel suo diario coevo, «i repubblicani abbarbicati sui camion nelle pose più inverosimili, con mitra e moschetti puntati in tutte le direzioni, sono il segno più appariscente dell'anormalità della situazione».
Non è il primo momento di agitazione antifascista della città: nel marzo 1943 ci sono state le prime interruzioni del lavoro nelle fabbriche, dalla Rasetti, alla Microtecnica, dalla Fiat Mirafiori, alle Ferriere. Si è trattato di scioperi embrionali ma dall'immensa valenza politica perché hanno dimostrato che il regime non ha più il controllo sociale sui lavoratori; nel novembre 1943 altri scioperi spontanei a singhiozzo nelle officine di Mirafiori e in gran parte delle aziende metallurgiche e meccaniche della città, in uno stretto intreccio tra rivendicazioni economiche e disagio per lo stato di guerra; nel marzo 1944 una settimana di lotta, questa volta organizzata dai comitati di agitazione clandestini ed estesa a tutti i centri industriali del Nord, sfida aperta al potere nazifascista in un territorio occupato dalle truppe di Hitler e controllato da quelle di Salò. Sono le tappe di una maturazione lenta ma costante, che prepara i giorni dell'insurrezione finale: lo sciopero del 18 aprile è la dimostrazione che il movimento è ormai pronto. Le autorità repubblicane e tedesche, durissime nella repressione in occasione delle precedenti manifestazioni, questa volta non reagiscono: il capo della Provincia, Emilio Grazioli, si limita a far affiggere un proclama in cui minimizza l'accaduto (« un'assoluta minoranza di comunisti ha tentato di trascinare nel disordine la Città») e invita i cittadini a riprendere il lavoro «nella certezza dei destini della Patria».
[..]
GIANNI OLIVA
SOMMARIO

PRESENTAZIONE
Guido Vaglio

TORINO APRILE 1945: I GIORNI DELL'INSURREZIONE
Gianni Oliva

DAGLI SCIOPERI DEL MARZO 1944
ALLA PREPARAZIONE DELL'INSURREZIONE

L'INSURREZIONE

LA LIBERAZIONE

I FESTEGGIAMENTI
E IL RITORNO ALLA VITA DEMOCRATICA




Museo diffuso della Resistenza

LA TORINO DELLA LIBERAZIONE

editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2011
pagine 112
formato 19x27
brossura
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

9.90 €
9.90 €

ISBN : 978-88-8068-521-0
EAN : 9788880685210

 
©1999-2024 Tutti i diritti riservati
Via Brofferio, 80 14100 Asti - Piemonte - ITALY
Cell +39 3490876581
Spedizioni corriere espresso in Italia e in tutto il mondo
Riceviamo in sede su appuntamento
P.IVA 01172300053 - Cod.Fisc. BSSVCN50C23B425R - REA AT-93224
ebussi50@gmail.com