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TRA LIGURIA E PIEMONTE
Gli affreschi della Chiesa di San Martino ad Erli
Studio iconografico e stilistico
Il libro studia gli interessanti affreschi della chiesa di San Martino di Erli, in provincia di Savona, al confine con la provincia di Cuneo.
Si tratta di un'arte monregalese che rientra nella produzione legata al movimento dei frescanti scesi dal Piemonte in Liguria per uno scambio accattivante di formule stilistiche.
L'autrice indaga l'iconografia dei soggetti raffigurati ed individua il principale esecutore di tali dipinti in un maestro, mai prima indagato, del quale ricostruisce un interessante corpus di opere.
La scommessa è nella conservazione di queste opere che abbelliscono la chiesa di Erli, borgo arroccato sulle alture, lontano dagli agi della vita moderna, ma proprio per questo interessante luogo di riposo, meditazione, incanto...
Erli è un paese composto da piccole frazioni sparse su un pendio tra olivi e castagni alla sommità della valle Neva.
È un comune all'estrema periferia della provincia di Savona al confine con la provincia di Cuneo.
In una esigua valle collaterale, a destra della statale Albenga-Garessio, si trova l'antica Chiesa Parrocchiale dedicata a San Martino di Tours. La valle era percorsa da una delle numerose "vie del sale" e fu oggetto di aspre contese, per secoli, tra i Savoia e la Repubblica di Genova.
La chiesa di San Martino è di origine protoromanica e la sua costruzione è databile all'XI secolo. Fu Chiesa Parrocchiale fino al 1583, quando il centro religioso della comunità fu trasferito più a valle nella Chiesa di Santa Caterina.
Questo libro di Claudia Ghiraldello, redatto con accurata analisi delle fonti archivistiche e storiche (interessante è il riferimento alla Visita Apostolica di Monsignor Mascardi del 1585), propone un'analisi particolare degli affreschi interni della chiesa, studiati con una metodologia interdisciplinare (artistica - agiografica - catechetica e storica) e porta un contributo fondamentale sia alla conoscenza del territorio sia al complesso movimento dei "frescanti" tra Piemonte e Liguria in epoca quattrocentesca.
Lo studio può essere suddiviso in tre parti.
La prima parte riguarda la chiesa nella sua totalità: le sue origini, la struttura architettonica, i vari rimaneggiamenti e restauri fino al secondo dopoguerra.
Nella seconda parte del testo la Ghiraldello prende in esame gli affreschi interni della chiesa. Lo studio è molto preciso e propone osservazioni di grande interesse sia per la datazione e la paternità delle opere sia per i raffronti comparativi con opere presenti in aree limitrofe.
L'autrice mette in discussione l'attribuzione tradizionalmente accettata degli affreschi a Segurano Cigna (pittore documentato in Garessio nel 1461 e in Cerisola nel 1463) con una serie di rilievi legati alla costruzione delle figure, al loro inserimento prospettico ed alla piattezza iconica. Propone quindi la paternità delle opere ad un artista cui attribuisce caratteri originali rispetto al gruppo dei frescanti più noti ai quali si riferisce l'ultima parte del volume.
Il vero pregio di questa seconda parte consiste nell'analisi delle singole figure affrescate che si richiamano ad una serie di santi protettori legati alle memorie storiche ed alle peculiari caratteristiche economico-sociali del territorio: S. Stefano protomartire, S. Antonio Abate protettore degli animali, S. Caterina d'Alessandria patrona di numerosissime confraternite ingaune, S. Michele titolare della Diocesi, S. Pantaleo , S. Cristoforo, S. Martino, la Madonna, S. Bernardo d'Aosta protettore della gente di montagna, S. Tommaso Becket.
Dei vari santi vengono delineate biografia e personalità con motivazioni e riferimenti comparativi che si estendono induttivamente a cogliere analogie con opere presenti in aree limitrofe del Basso Piemonte e della Riviera.
Questo procedimento apre uno scenario molto interessante sul culto
dei Santi vissuto con lo spirito apotropaico di una religione considerata ancora di salvezza di fronte ai disagi e mali quotidiani. La Ghiraldello apre una pista di ricerca antropologica meritevole di approfondimento. Nel complesso si precisa il quadro di una catechesi attraverso immagini, di una didattica figurativa. Questa finalità è presente in tutta l'attività dei "frescanti" con varianti contenutistiche: ad esempio nella nostra area a S. Giorgio di Campochiesa si medita sui "novissimi", a Rezzo nel Santuario Mariano l'accento è posto sulla vita di Cristo e sulle opere di carità spirituale e materiale, a San Martino di Erli come nella Cattedrale di Albenga i santi sono proposti come modelli di virtù.
Nella terza parte l'interesse della Ghiraldello si rivolge verso un quadro più ampio su un'area che abbraccia Piemonte e Liguria. Lo studio delinea i percorsi artistici, mette in luce affinità stilistiche, illustra i lavori di pittori significativi come Maestro Antonio da Monteregale, Segurano Cigna, Frater Henricus, Giovanni Mazzucco, Nicolò da Voltri ed altri. Naturalmente il Maestro di Erli si inserisce in questo contesto artistico con sue caratteristiche specifiche.
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Francesco Gallea





Claudia Ghirardello

TRA LIGURIA E PIEMONTE

editore ALZANI
edizione 2010
pagine 128
formato 16,5x24
brossura con alette
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

15.00 €
15.00 €

ISBN : 978-88-8170-410-1
EAN : 9788881704101

 
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