INTRODUZIONE
Nel semicerchio alpino che fascia, a distanza or più or meno ravvicinata,
la piana torinese, il varco della Val di Susa si profila netto e vistoso,
soprattutto nelle giornate di vento, di cui è infatti frequente foriero
alla città. Classica la simmetria con cui divergono, a destra e a
sinistra, in forma di libro semiaperto, le pendici laterali dei monti: compatte,
ancorchè non dirupate, anzi, piuttosto prative, ma non incise da
rilevanti affluenti della Dora Riparia che percorre il fondo della valle.
Poco più che ruscelli, di solito, ma possono rovinare al piano con
furia in caso d'improvvise precipitazioni. Uno di essi, il rio Prebec sulla
sinistra orografica, si è scavato la via in un profondissimo orrido
per raggiungere la valle presso l'abitato di Chianocco, tra Borgone e Bussoleno.
L'unica grande confluenza, una vera e propria biforcazione, si ha, sempre
sulla sinistra orografica, a metà valle, dove sorge la città
di Susa, ed è la valle del Cenischia, che contiene l'antica abbazia
di Novalesa e scende dal Moncenisio, il Mons Cineris, strano nome
per un grande colle, che mettendo in comunicazione le due sacche dello Stato
sabaudo, accampato al di qua e al di là delle Alpi, fu per molti
secoli il più importante e frequentato valico della zona, tanto più
dopo la costruzione della strada napoleonica. Da quell'ampio varco, fiancheggiato
da un lago, ogni sorta di viaggiatori si affacciarono nei secoli sull'Italia:
militari, eserciti, commercianti, artisti, scienziati. Nel senso inverso
i papi Pio VI e Pio VII attraversarono il colle in mesto transito, per andare
ad audiendum verbum presso l'Imperatore dei Francesi. Il traffico
era efficacemente organizzato dalla compagnia dei marroniers, guide
locali che scortavano le carrozze lungo la salita. D'inverno la discesa
avveniva con la pittoresca e spericolata usanza della ramasse, una
slitta, cioè, che un robusto montanaro guidava per di dietro a velocità
vertiginose.
Tuttavia la valle della Dora non finisce a Susa. Vi riceve da destra il
Cenischia. Ma poi si inerpica con ripido sbalzo a un livello superiore,
indi continua imperterrita nel suo ramo principale, restringendosiun poco
e rivestendosi, sulla destra orografica, di ricca vegetazione (il Gran Bosco
di Salbertrand ed Exilles). Infine, ai 1000 metri di Oulx, seconda biforcazione,
questa volta a sinistra verso Sud, per raggiungere attraverso Cesana il
Colle di Monginevro, dove le sorgenti della Dora e della Durance quasi si
voltano la schiena, avviandosi ognuna verso i suoi destini. Vero valico
internazionale il Monginevro: se attraversando il Moncenisio il torinese
non usciva dai limiti dello Stato sabaudo, e di là l'aspettava l'altra
vecchia capitale, Chambéry, il Monginevro invece fu sempre la porta
d'accesso verso un altro Stato, la Francia, e varco di frequenti, endemici
tentativi d'invasione.
Ma a oulx, ancorchè la Dora si defletta a sinistra verso il Monginevro,
la valle non è ancora finita: solcata da un torrente che non ha nemmeno
più un nome proprio, ma prende quello del principale centro abitato,
continua appunto fino alla piana di Bardonecchia, , dove finalmente cozza
contro la barriera delle Alpi e vi penetra con quattro valli dirupate -
la Valle Stretta, la Val della Rho, il Vallone del Fréjus e quello
di Rochemolles (o E'tiache)- disposte a raggiera come le dita di una mano.
Le prime tre mettono in comunicazione, attraverso vari colli, con Modane.
L'ultima, invece, si ritorce verso il Rocciamelone con una completa inversione
di marcia.
[..]
|
Vedute e piante, feste e cerimonie
dal XIII al XIX secolo
BIBLIOGRAFIA - ICONOGRAFIA - REPERTORIO DEGLI ARTISTI
|
FINITO DI STAMPARE IL
15 APRILE 1986
CON I TIPI DELLA TIPOGRAFIA TORINESE STABILIMENTO POLIGRAFICO S.P.A.
SONO STATI IMPRESSI MILLEDUECENTOTRENTA ESEMPLARI
DI CUI 30 FUORI COMMERCIO NUMERATI I-XXX
E MILLEDUECENTO NUMERATI
1-1200
|
Volume primo (1253 - 1843)
Volume secondo (1844 - 1899)
INDICE GENERALE
Introduzione di Massimo Mila
Premessa di Ada Peyrot
Bibliografia Generale
Catalogo cronologico
Aggiunte al catalogo cronologico
Repertorio degli artisti
Indice dei nomi, dei luoghi e dei monumenti
|
Ada Peyrot
LE VALLI DI SUSA E DEL SANGONE
editore TIPOGRAFIA TORINESE EDITRICE
edizione 1986
pagine 654
formato 24x31
edizione a tiratura limitata, 1200 esemplari numerati + 30 con numerazione romana fuori commercio, rilegati in tela con impressioni in oro
tempo medio evasione ordine ESAURITO
247.90 €
247.90 €
ISBN :
EAN :
|
|